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Ab Ovo. La mostra continua fino al 26 giugno a Milano

Alla Fabbrica del Vapore di Milano fino al 26 giugno si potrà visitare la mostra “Ab Ovo” curata da Francesca Levi Tonelli e Luigi Pedrazzi, in collaborazione con Arteutopia e all’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Milano. Una retrospettiva dedicata ai sessant’anni di coerente produzione artistica di Fulvia Levi Bianchi. Gli ampi spazi hanno permesso un’esposizione esaustiva e raffinata a rappresentazione di quell’arte essenziale e simbolica che fu caratteristica di Fulvia Levi Bianchi, focalizzando il lavoro dal simbolo prescelto dall’artista: l’Uovo.

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Opere monocrome, grandi e piccole tele e sculture a forma d’uovo, progetti e disegni, una stanza avvolta nel buio dove giochi di luce mettono in risalto le trasparenze e iridescenze della forma prediletta. Mastodontiche tele raffiguranti personaggi famosi accolgono gli spettatori: Marilyn Monroe, Giorgio Strehler, Giorgio Armani ma molti sono le notorietà ritratte dall’artista da Umberto Veronesi a Krizia a Valentina Cortese a Raissa e Michail Gorbaciov a Mariangela Melato a David Copperfield e molti altri.

E ancora tele di grandi dimensioni e sculture dove il seno diventa il soggetto principale come senso di continuità con la forma dell’uovo, primogenio vitale, fonte di vita e nutrizione, di purezza ed essenzialità. La stessa artista dichiara” l’uovo è per me un problema espressivo; anni fa la sua forma appariva nei miei dipinti inconsciamente come elemento secondario. Oggi è elemento essenziale e ricorrente in modo preminente in ogni mia opera. L’uovo è per me l forma più pura e di più istintivo sfogo, pur essendo al tempo stesso la forma più complessa e più semplice. ” 1970 – Galleria Cortina Cronache di letteratura e arte.

E’ presente anche un omaggio al mondo della Ferrari, con i famosi caschi per motocicletta, il ritratto di Michael Schumacher è il Cofano autentico di Formala 1. Una sala con un elegante tavolo pronto per accogliere amici e ospiti, a rappresentazione delle famose serate che era solita organizzare.

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Fulvia Levi Bianchi è stata un’importante interprete dell’arte meneghina, muove i suoi primi passi alla fine degli anni ’50, già alla fine degli anni’60 espone con gli artisti d’avanguardia, prima tra tutti Lucio Fontana, del quale fu grande amica, così come con Crippa, Dova, Chillida, Tapies, Manzoni, Hartung. La prima esposizione risale al 1957 alla Galleria Montenapoleone, è l’inizio di un lungo percorso espositivo in giro per tutto il mondo. Negli anni ’70 inizia a lavorare per il celebre gallerista con Alexander Jolas esponendo a New York, Madrid, Atene e Parigi. Vive tra Milano, New York e Los Angeles dove nel 2002 espone da Barbara De Vorzon. Muore nel 2006

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