La campagna di raccolta fondi lanciata da Unicoop Firenze per il restauro della chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno entra nel vivo e, da oggi, fino alla fine di ottobre, approda in rete, grazie alla collaborazione con Eppela, la prima piattaforma italiana di crowdfunding basato sul sistema delle ricompense (reward based), che seguirà, passo passo, l’andamento delle donazioni e il progresso dei lavori in cantiere.
«Dopo il restauro del Battistero di Firenze, ecco un’altra sfida che vede Unicoop Firenze impegnata nella salvaguardia del patrimonio artistico italiano, stavolta con un strumento nuovo: il crowdfunding» dichiara Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne di Unicoop Firenze. «Viviamo un epoca in cui le persone sono chiamate a essere ‘consumatrici’ della cultura, noi vogliamo trasformarle in cittadini ‘attivi e consapevoli’ della bellezza italiana».
Il coinvolgimento di Eppela mette una marcia in più alla campagna Sostieni San Paolo, partita lo scorso aprile con gli itinerari di visita nel cuore di Pisa e con la possibilità di donare punti o Euro alle casse dei supermercati di Unicoop Firenze. Da oggi al 30 ottobre il cerchio si allarga anche grazie al salto digitale del progetto: sul sito www.eppela.com (www.eppela.com/sostienisanpaolo), gli utenti possono documentarsi sul progetto, sfogliare l’album di foto e scoprire le opere custodite nella chiesa, volare con un drone sopra all’edificio e ai tetti della città e, ovviamente, contribuire in favore del progetto.
Nella logica di Eppela, a tutti coloro che effettueranno un’offerta, sarà riconosciuta una ricompensa, che non è soltanto un incentivo materiale a partecipare, ma è il vantaggio esclusivo che spetta a tutti quelli che condividono le finalità di un’iniziativa e che, contribuendo alla sua causa, entrano a fare parte di una, piccola o grande, comunità. Naturalmente, come recita il sottotitolo della campagna, “più grande è il contributo, maggiore sarà la ricompensa”.
Si va, quindi, dal ringraziamento pubblico con ricetta tipica pisana in omaggio, alla registrazione del proprio nome in un registro dei benefattori conservato nella chiesa, a un giro in battello sull’Arno per due persone. Con il salire del livello economico della donazione, in aggiunta alle precedenti ricompense, è prevista una visita guidata della chiesa per due persone, un tour a cavallo nel parco di San Rossore e uno organizzato in una zona dell’area pisana a scelta, con degustazione di prodotti locali per due persone. Ai grandi benefattori, infine, sarà riservato uno scatto fotografico d’autore del “Duomo vecchio”, come tutti chiamano familiarmente la chiesa di San Paolo.
Dopo quattro anni di chiusura e molti sforzi per trovare una parte dei fondi necessari al restauro, il cantiere è ripartito anche grazie alla campagna di Unicoop Firenze che, insieme a Eppela, punta a raccogliere i 200mila Euro mancanti per portare a termine il progetto. Un obiettivo ambizioso in favore di uno dei luoghi più significativi di Pisa, non soltanto dal punto di vista artistico e spirituale, ma anche perché, come ha ricordato Monsignor Benotto, “San Paolo è un fatto di popolo, richiama alla memoria quelle che erano le Fabbriche di questi antichi edifici”. Come nelle grandi opere di un tempo, il risultato è legato a un grande coinvolgimento popolare a sostegno del territorio, dell’arte e dell’identità cittadina che San Paolo rappresenta.
E, dopo le dichiarazioni, si passa alle azioni sulle quali si sono già attivate le sezioni soci dell’area pisana che, da giugno, promuovono la raccolta fondi con punti informativi negli spazi Coop e tante iniziative territoriali in corso di organizzazione.
Il calendario è già ricco e prevede un’estate di eventi a cielo aperto destinati a tutta la cittadinanza: il 18 giugno, nella cornice del Parco di San Rossore, è in programma una merenda per i soci del territorio, organizzata dall’Ente Parco di San Rossore in collaborazione con le cooperative di Legacoop; il 29 Giugno, nella piazza antistante la Chiesa di San Paolo, è prevista una cena allestita dalla sezione soci di Pisa in occasione della giornata dedicata ai Santi San Pietro e Paolo, mentre nel mese di luglio la cittadinanza è invitata a una cena organizzata all’interno dell’Arcivescovado.
A settembre, in concomitanza con l’inaugurazione del Festival Arno 2016, le attività continueranno con concerti ed eventi in collaborazione con il Teatro Verdi di Pisa.
Queste e molte altre ancora le iniziative, alcune in via di definizione, che si svolgeranno per riportare la chiesa al centro dell’interesse pubblico e restituirla alla città. Sarà insomma una stagione fitta di eventi e occasioni in cui far riemergere storia, aneddoti e curiosità intorno a una chiesa che, insieme al Duomo, rappresenta il cuore dell’antica Pisa.
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