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L’invenzione della gloria nella grazia di Canova

canova amore e psiche
Antonio Canova
Antonio Canova: Endimione dormiente, 1819, gesso, 93 x 123 x 95

Negli spazi del Teatro del Falcone di Genova va in scena la gloria di Canova. Un’esposizione di settantaquattro disegni provenienti dalla raccolta del Museo Civico di Bassano del Grappa.

I disegni sono stati selezionati da Giuliana Ericani, già Direttrice del Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa, tra i 1800 circa che costituiscono la più grande raccolta al mondo di grafica di un artista, donata a metà Ottocento all’appena inaugurato Museo Civico di Bassano da Giambattista Sartori Canova, fratellastro ed erede universale di Antonio Canova. Il fondo bassanese è costituito da 10 grandi album e 8 taccuini non omogenei nella struttura, comprendenti fogli di differenti dimensioni, da più di 500 ad una decina di millimetri, disegni finiti di accademia e schizzi di getto, progetti interi e parziali per bassorilievi in gesso e grandi sculture a tutto tondo.

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I disegni esposti in mostra sono accompagnati da modelli e bozzetti in terracotta e in gesso e da dipinti dell’artista provenienti dalle raccolte bassanesi e dell’Accademia Ligustica, oltre che da incisioni fatte eseguire da Canova per illustrare le proprie opere scultoree.

Alla Maddalena penitente (1790 – 1796), l’unica opera di Canova ad essere conservata a Genova e attualmente esposta a Palazzo Tursi, è dedicata in mostra una sezione che ripercorre il lungo iter di invenzione ed esecuzione del famoso marmo, con l’esposizione del disegno e del bozzetto preparatorio, proponendone anche le rocambolesche ed in parte finora inedite vicende di collezionismo che portarono la statua da Parigi a Genova.

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Una scelta espositiva che offre un quadro storico ineguagliabile dell’Europa tra Settecento ed Ottocento, chiarendo il ruolo di Canova come primo artista della modernità. La mostra affronta con chiarezza lo studio del disegno di Canova da due punti di vista. Da una parte quello stilistico, affrontando le sue caratteristiche e il rapporto di Canova con gli artisti contemporanei; dall’altro quello della prima idea per l’opera realizzata.

Metamorfosi, nel suo lavoro di qualità di affiancamento di prestigiose istituzioni culturali, con questa mostra continua così una proficua collaborazione col Museo Civico di Bassano del Grappa, volto a valorizzare lo straordinario patrimonio culturale lì conservato.

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Le sezioni della mostra

La prima sezione della mostra (“Il disegno di Antonio Canova”) seleziona dall’intera produzione grafica i fogli esplicativi della varietà del suo segno e dei modi della progettazione. Le parole di Cicognara (1822), «solea gittare in carta il suo pensiero con pochi e semplicissimi tratti, che più volte ritoccava e modificava», costituiscono la traccia per la comprensione dei disegni dei taccuini a matita, ma talora a penna, con un segno che ritorna più volte su se stesso ad indicare l’urgenza del pensiero. Fra i disegni esposti, e particolarmente Interessante per la comprensione dello sviluppo del disegno canoviano, è il foglio preparatorio per la Venere Italica.

La seconda sezione (“Canova e lo studio dell’antico”) include i disegni di statue antiche eseguiti da Antonio Canova a Roma e a Firenze, contenuti in diversi album della raccolta bassanese. Vi sono compresi ben 25 disegni dei due celeberrimi gruppi scultorei dei Colossi di Montecavallo, interpretati come Castore e Polluce o Alessandro e Bucefalo, ritenuti dallo stesso Canova espressione di un canone geometrico perfetto e, al tempo stesso, semplice e universale. In esposizione il disegno del cosiddetto Antinoo del Belvedere e i disegni di due tra le opere più sensazionali di Musei Capitolini, la coppia dei Centauri, uno giovane e l’altro vecchio, detti “Furietti”, e il disegno del Gladiatore Borghese, uno dei più importanti capolavori di statuaria antica presenti nella collezione Borghese. Insieme ai disegni dei Dioscuri e all’Antinoo del Belvedere, anche il disegno del Torso del Belvedere, il più studiato tra i disegni di Canova relativi all’approfondimento dell’antico, massima espressione dello stile “severo” della statuaria classica, per le tensioni muscolari, le esuberanze anatomiche e delle proporzioni.

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La terza sezione (“Antonio Canova e i grandi del suo tempo”) espone fogli con disegni che costituiscono “pensieri” o “prime idee” o “progetti” per opere in marmo realizzate o anche solo eseguite nei modelli in gesso per i protagonisti della storia italiana, europea e mondiale tra Settecento ed Ottocento. Vi compaiono i disegni per i monumenti e le sculture di Clemente XIII e Clemente XIV, Napoleone Bonaparte, Maria Luisa d’Asburgo, Maria Cristina d’Austria, Carlo III e Ferdinando IV di Borbone, George Washington, Vittorio Alfieri, Orazio Nelson, Paolina Borghese Bonaparte, opere commissionate da Giorgio IV re d’Inghilterra, Joséphine Beaurnhais Bonaparte e Pio VII. Il pubblico potrà confrontare i progetti con le opere realizzate, grazie alle acqueforti fatte eseguire da Canova in un’impresa di documentazione e promozione delle proprie opere, che ha le caratteristiche di una campagna acquisti di assoluta modernità.

Informazioni utili

Canova. L’invenzione della gloria

Data Inizio: 16 aprile 2016
Data Fine: 24 luglio 2016
Costo del biglietto: 10.00 euro; Riduzioni: 8,00 euro
Prenotazione:Facoltativa
Luogo: Genova, Teatro del Falcone di Palazzo Reale
Città: Genova
Provincia: GE
Regione: Liguria
Orario: da Martedì a Sabato ore 10,00 – 19,00Domenica e festivi ore 14,00 – 19,00chiuso il Lunedì
Telefono: 0102710286
E-mail: pal-ge@beniculturali.it
Sito web: http://www.palazzorealegenova.beniculturali.it

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