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Le geometrie elementari e silenziose di Giorgio Morandi. Pitture, acquerelli, incisioni

Giorgio Morandi, Natura morta, 1955, Olio su tela, Morat-Institut für Kunst und Kunstwissenschaft, Freiburg im Breisgau © 2016, ProLitteris, Zürich Giorgio Morandi, Natura morta, 1955, Olio su tela, Morat-Institut für Kunst und Kunstwissenschaft, Freiburg im Breisgau © 2016, ProLitteris, Zürich
Giorgio Morandi, Natura morta, 1955, Olio su tela, Morat-Institut für Kunst und Kunstwissenschaft, Freiburg im Breisgau © 2016, ProLitteris, Zürich
Giorgio Morandi, Natura morta, 1955, Olio su tela, Morat-Institut für Kunst und Kunstwissenschaft, Freiburg im Breisgau © 2016, ProLitteris, Zürich

Forme, colori, spazio, luce. Le Nature Morte di Giorgio Morandi irradiano il Castello di San Materno di Ascona, Svizzera. In mostra (fino al 18 settembre) 30 opere del maestro italiano: 15 disegni e 11 acqueforti, realizzati tra gli anni venti e gli anni sessanta del Novecento, e tre oli su tela, significativi esempi di Natura morta, soggetto che ha caratterizzato la sua cifra espressiva più riconoscibile.

Giorgio Morandi, Natura morta, 1958, Acquerello su carta artigianale di Fabriano, Morat-Institut für Kunst und Kunstwissenschaft, Freiburg im Breisgau © 2016, ProLitteris, Zürich
Giorgio Morandi, Natura morta, 1958, Acquerello su carta artigianale di Fabriano, Morat-Institut für Kunst und Kunstwissenschaft, Freiburg im Breisgau © 2016, ProLitteris, Zürich

L’esposizione dal titolo Forme, colori, spazio, luce, prima iniziativa temporanea organizzata negli spazi del Castello, nasce da un progetto della Fondazione per la cultura Kurt e Barbara Alten di Soletta il cui fondatore Franz Armin Morat, collezionista e profondo conoscitore dell’opera di Morandi, ha concesso in prestito 28 delle 30 opere del maestro italiano.

La rassegna ruota attorno a un nucleo di 15 disegni e 11 acqueforti, realizzati tra gli anni venti e gli anni sessanta del Novecento, esemplificativi della sua carriera grafica, tecnica che lo ha consacrato come uno dei maggiori incisori del XX secolo.
A queste opere si associano tre oli su tela, significativi esempi delle sue nature morte, composizioni di bottiglie, caraffe, vasi di fiori, fruttiere, che hanno caratterizzato la sua cifra espressiva più riconoscibile.

Giorgio Morandi, Natura morta, 1941, Olio su tela, Morat-Institut für Kunst und Kunstwissenschaft, Freiburg im Breisgau © 2016, ProLitteris, Zürich
Giorgio Morandi, Natura morta, 1941, Olio su tela, Morat-Institut für Kunst und Kunstwissenschaft, Freiburg im Breisgau © 2016, ProLitteris, Zürich

Nell’approccio agli oggetti comuni e allo spazio dei paesaggi, Giorgio Morandi individua composizioni di geometrie elementari (cubi, cilindri, sfere, triangoli), in cui si esprime la loro stessa essenza visibile.

“L’artista – afferma Mara Folini, direttrice dei Musei di Ascona – spoglia l’oggetto da ogni elemento superfluo per restituirlo sulla tela nella sua limpidezza sensibile, che si accompagna a un’atmosfera silenziosa e contemplativa, specchio profondo di un artista straordinario che ha saputo essere se stesso, al di fuori dei movimenti e con scarsissimi contatti con gli altri pittori e maestri del tempo, dipingendo quasi esclusivamente gli stessi soggetti nella stessa stanza dove ha abitato per tutta la vita”.

Giorgio Morandi, Natura morta, 1929, Acquaforte su zinco, Morat-Institut für Kunst und Kunstwissenschaft, Freiburg im Breisgau © 2016, ProLitteris, Zürich
Giorgio Morandi, Natura morta, 1929, Acquaforte su zinco, Morat-Institut für Kunst und Kunstwissenschaft, Freiburg im Breisgau © 2016, ProLitteris, Zürich

Giorgio Morandi è un pittore che ha fatto della sua arte il suo mestiere quotidiano, come medium del suo sentire più autentico, grazie a uno stile originale che ha saputo mantenere sempre, come sua sigla identitaria pur confrontandosi con le avanguardie, attraverso la mediazione di Cézanne, il suo primo maestro.

“Un artista classico – continua Mara Folini, non solo per l’armonia e la saldezza che evocano le sue opere, ma soprattutto per la sua capacità di trasformare ogni oggetto, anche il più banale della realtà, in solennità pacata e austera, in accento lirico e poetico”.

Giorgio Morandi, Paesaggio, 1929, Acquaforte su zinco, Morat-Institut für Kunst und Kunstwissenschaft, Freiburg im Breisgau © 2016, ProLitteris, Zürich
Giorgio Morandi, Paesaggio, 1929, Acquaforte su zinco, Morat-Institut für Kunst und Kunstwissenschaft, Freiburg im Breisgau © 2016, ProLitteris, Zürich

Giorgio Morandi (Bologna, 1890-1964)

Note biografiche

Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1913, dove conosce Osvaldo Licini, Severo Pozzati, Giacomo Vespignani e Mario Bacchelli, gli amici-artisti con i quali espone nel 1914 all’Hotel Baglioni di Bologna. La sua formazione si basa sullo studio dei grandi maestri, da Giotto a Piero della Francesca, da Chardin a Corot, fino a Cézanne. Fin dagli esordi Morandi predilige come soggetti delle sue opere paesaggi, nature morte e fiori, che costituiranno i temi essenziali di tutta la sua opera.

Dal 1928 è presente ad alcune edizioni della Biennale di Venezia, alle Quadriennali romane ed espone in varie città italiane ed estere. Dal 1930 al 1956 insegna Tecniche dell’Incisione all’Accademia di Belle Arti di Bologna, realizzando in questi anni la maggior parte delle sue acqueforti. Soltanto in età matura si dedica invece con continuità all’acquerello, dopo alcune rare e sporadiche prove negli anni Dieci e negli anni Trenta. Pur non allontanandosi quasi mai da Bologna e da Grizzana, il borgo appenninico dove usa trascorrere ogni estate, la sua fama comincia a crescere e a varcare le mura della città grazie a critici acuti e intelligenti e ad una scelta pattuglia di amatori d’arte e collezionisti.

L’affermazione giunge nel 1948 con il Primo Premio per la Pittura alla Biennale di Venezia, a cui fanno seguito due primi premi alle Biennali di San Paolo del Brasile nel 1953 e nel 1957, rispettivamente per l’incisione e per la pittura e il Premio Rubens conferitogli dalla città di Siegen nel 1962.

Informazioni utili

FORME, COLORI, SPAZIO, LUCE – GIORGIO MORANDI – Pitture, acquerelli, disegni, incisioni
Ascona, Museo Castello San Materno (via Losone 10)
20 maggio – 18 settembre 2016

Orari:
Giovedì – sabato
10.00 – 12.00
14.00 – 17.00 (marzo – giugno / settembre – dicembre)
16.00 – 19.00 (luglio – agosto)
Domenica
14.00 – 16.00
Lunedì – mercoledì
chiuso

Ingresso:
Intero
CHF 7
Ridotto (AVS, studenti, gruppi min. 15 persone)
CHF 5
Ragazzi fino a 18 anni
ingresso gratuito
Biglietto combinato Museo Castello San Materno e Museo Comunale d’Arte Moderna valido 3 giorni
CHF 12 (intero) / CHF 8 (ridotto)
Visite guidate in italiano, tedesco e francese per gruppi fino a max 25 persone (solo su prenotazione)
CHF 150 + biglietto singolo ridotto per partecipante

Informazioni:
tel. +41 (0)91 759 81 60; museosanmaterno@ascona.ch

Sito internet:
http://www.museoascona.ch

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