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Attraverso le trasparenze e i riflessi del Vetro degli Architetti. Vienna 1900-1937

Vetro Architetti, Venezia Il Vetro degli Architetti. Vienna 1900-1937. Particolare dell'esposizione alla Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio, Venezia
Vetro Architetti, Venezia
Il Vetro degli Architetti. Vienna 1900-1937. Particolare dell’esposizione alla Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio, Venezia

Novembre 1900; l’architetto Josef Hoffmann e l’artista Koloman Moser, in occasione dell’VIII Mostra della Secessione Viennese, presentano una serie di oggetti realizzati con quello che, di lì a 30 anni, sarebbe diventato il materiale di punta per il design moderno: il vetro.

È proprio questo apparentemente fragile materiale a fare capolino all’ultima edizione de Le stanze del Vetro alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia: a cura di Rainald Franz, Il Vetro degli Architetti. Vienna 1900-1937 – mostra realizzata grazie alla collaborazione del MAK di Vienna – raccoglie oltre 300 opere frutto dei più grandi interpreti del Modernismo Viennese. Carte da parati a pattern, scatti d’epoca appesi alle pareti e teche espositive dalle lineari forme geometriche, catapultano il visitatore nelle atmosfere della prima metà del Novecento. Accomunati dalle esperienze della Secessione Viennese, della Wiener Werkstätte e del Werkbund, i preziosi “gioielli” in mostra, rappresentano il frutto di quella sinergia tra design, artigianato e industria che nella prima metà del XX secolo aveva trovato terreno fertile grazie ad architetti tra i quali Hoffmann, Joseph Maria Olbrich, Oskar Strand e Adolf Loos in contatto diretto con vetrai viennesi e intermediari tra cui E. Bakalowits & Sohne e J. & L. Lobmeyr e con aziende produttrici come la J. Lotz Witwe.

Il Vetro degli Architetti. Vienna 1900-1937.
Il Vetro degli Architetti. Vienna 1900-1937. Particolare dell’allestimento alla Fondazione Giorgio Cini, Venezia

Il percorso espositivo della mostra veneziana, segue un ordine cronologico geopolitico che trova il suo punto di partenza negli oggetti realizzati nei primi anni del Novecento fino ad arrivare al “Boudoir d’une grande vedette”, la sala interamente in vetro realizzata da Josef Hoffmann in occasione dell’Esposizione universale di Parigi del 1937.

Il Vetro degli Architetti. Vienna 1900-1937.
Il Vetro degli Architetti. Vienna 1900-1937. Particolare espositivo

L’oggettistica austriaca in vetro inizia a prendere sempre più piede a partire dagli anni Sessanta dell’Ottocento; questo anche grazie alla nascita di due realtà – da un lato l’Imperial-regio Museo austriaco di arte e industria (l’Österreichisches Museum für Kunst und Industrie) e dall’altro la Scuola viennese di arti e mestieri (la Wiener Kunstgewerbeschule) – che permisero di superare la produzione legata al gusto Biedermeier ormai non più in grado di reggere la concorrenza francese e inglese. Il vetro inizia così ad essere sempre più considerato come materiale moderno per eccellenza, stuzzicando la creatività degli architetti viennesi che iniziarono a mettere il vetro al centro anche della progettazione di oggetti d’uso quotidiano. Per andare incontro alla sempre più forte richiesta del mercato, nel 1903 Joseph Hoffmann, Koloman Moser e il banchiere Fritz Waerndorfer fondano la Wiener Werkstätte:

“Il nostro punto di partenza è l’oggetto, la nostra condizione prima è la funzionalità, la nostra forza consisterà nell’armonia delle proporzioni e nell’eccellente qualità della lavorazione”.

Rispecchiando una concezione di opera d’arte totale tanto vagheggiata da William Morris nell’Arts & Crafts, dai bicchieri ai vasi e alle lampade, gli oggetti di uso quotidiano realizzati da questa famosa impresa austriaca, sono oggetti che rispecchiano il massimo livello di capacità tecnica e artistica. Grazie alle sue peculiarità, il vetro stuzzicò la creatività di progettisti come Hoffmann che sperimentarono diverse nuove tecniche di lavorazione del prezioso materiale, visibili tra gli oggetti in mostra: dal vetro iridescente alla decorazione che permetteva di ottenere disegni neri o marroni su fondo di vetro opaco detta “Bronzit”, fino al sottilissimo vetro mussolina con il quale l’architetto realizzò nel 1917 il servizio “Patrician”, tutt’ora in produzione, come il servizio di bicchieri “n.248”, progettato da Adolf Loos nel 1931.

Il Vetro degli Architetti. Vienna 1900-1937
Particolare del servizio di bicchieri progettato nel 1931 da Adolf Loos.

Continuando la passeggiata tra le sale della fondazione veneziana, si arriva agli oggetti realizzati per l’esposizione del Werbund a Colonia nel 1914. Per l’occasione, otto designer viennesi presentarono quasi una sessantina di vetri lavorati con pittura a smalto, doratura, incisione e taglio. L’esposizione segnò il successo per la produzione boema tanto che, durante il primo conflitto mondiale, Hoffmann e la Wiener Werkstätte, con gli allievi della Kunstgewerbeschule di Vienna, furono invitati dal governo a produrre oggetti patriottici testimoniati dai bicchieri in mostra decorati da bandierine e disegni geometrici.

Vetro architetti
Josef Hoffmann, Bicchieri di Guerra (prima del 1916; vetro e smalto)

A concludere idealmente la mostra dell’Isola di San Giorgio è “il salotto del bel mondo” ovvero il “Boudoir d’une grande vedette”: una vera e propria consacrazione del vetro come materiale d’eccellenza per la progettazione di stampo modernista progettato da Hoffmann per una sala del padiglione austriaco in occasione dell’Esposizione Universale parigina del 1937.

Il vetro degli architetti
Ricostruzione del “Boudoir d’une grande vedette”, la sala di vetro di Josef Hoffmann per l’Esposizione universale di Parigi del 1937

La crisi economica mondiale del 1929, la chiusura della Wiener Werkstätte nel 32 e lo scoppio della guerra civile in Austria nel 1934, segnarono la fine di questo vero e proprio “periodo del vetro” ma, gli oggetti esposti alla Fondazione Cini, dimostrano come i frutti della collaborazione tra arte, design e industria, abbiano frantumato (si fa per dire) i tradizionali schemi degli oggetti di uso quotidiano, facendoli sconfinare nel mondo delle belle arti, in un gioco di suggestive forme geometriche, trasparenze e riflessi che solo un materiale come il vetro può dare.

Informazioni utili

Il Vetro degli Architetti. Vienna 1900-1937

LE STANZE DEL VETRO

Progetto di Fondazione Giorgio Cini onlus e Pentagram Stiftung

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

18 aprile – 31 luglio 2016

Ingresso libero.

www.lestanzedelvetro.org

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