Il 29 agosto di 36 anni fa moriva Franco Basaglia, psichiatra e promotore della riforma psichiatrica in Italia che si impegnò nel compito di cambiare l’organizzazione dell’assistenza psichiatrica ospedaliera e territoriale, proponendo un superamento della logica manicomiale.
Con Legge Basaglia si intende la Legge Italiana numero 180 del 13 maggio 1978, “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori”. La Legge 180 è la prima e unica Legge Quadro che impose la chiusura dei manicomi e regolamentò il Trattamento Sanitario Obbligatorio, istituendo i servizi di igiene mentale pubblici.
«Non è importante tanto il fatto che in futuro ci siano o meno manicomi e cliniche chiuse, è importante che noi adesso abbiamo provato che si può fare diversamente, ora sappiamo che c’è un altro modo di affrontare la questione; anche senza la costrizione»
(Franco Basaglia)
Il tema della salute mentale è un tema delicato, non sempre facile da affrontare. Ma c’è un luogo, a Roma, sulla Collina di Monte Mario, che si estende su circa centotrenta ettari: Santa Maria della Pietà, era il manicomio più grande d’Europa. Oggi, lì dentro, c’è anche un museo inaugurato nel 2000, che è stato creato proprio per far riflettere sul tema della salute mentale e sulla condizione dei pazienti che lì venivano rinchiusi: Museo Laboratorio della Mente.
>>Lo scopo del Museo è quello di riuscire ad abbattere le paure e i pregiudizi attraverso la conoscenza, raccontando la condizione in cui i pazienti vivevano con l’aiuto di un itinerario immersivo.
Parte rilevante del percorso è dovuta all’allestimento di Studio Azzurro. Si articola in sette aree, dedicate alla percezione della malattia mentale.Lo spettatore è invitato ad interagire fisicamente con le installazioni che stimoleranno diversi sensi tra cui l’udito e la vista. Si viene interamente coinvolti nell’opera di cui lui si diventa protagonisti.
Nell’area esterna, invece, grazie a CALEIDOSCOPIO (il progetto di Muracci Nostri in collaborazione con la ASL Roma E) si contano più di trenta interventi di street- art che hanno decorato le facciate di alcune cabine del Parco di Santa Maria della Pietà di altrettanti artisti.
Come spiega Maurizio Mequio, ideatore del progetto: «CALEIDOSCOPIO nasce dall’idea di far vedere il bello, attraverso i colori dell’arte urbana, anche in luoghi difficili come questo».