Dal 3 settembre alla Triennale di Milano è in mostra il neoespressionista americano Marcus Jansen. L’esposizione dal titolo Decade sarà visitabile fino al 21 settembre. La mostra è la prima di un tour internazionale che indaga a ritroso, partendo da Milano e arrivando nei prossimi mesi in Germania e a New York, gli ultimi dieci anni di attività di una delle figure di riferimento della scena del Neoespressionismo americano. Esposte dodici tele di grande formato, realizzate dal 2013 ad oggi, che esorcizzano gli spettri delle insicurezze dello scacchiere socio-politico internazionale.
DECADE è la mostra personale dell’artista americano Marcus Jansen (New York, 1968), considerato tra i punti di riferimento per la scena del Neoespressionismo di nuova generazione.
L’appuntamento alla Triennale di Milano, rappresenta il punto di partenza di un viaggio a ritroso, nel tempo e nello spazio, che attraverso tre diverse tappe ricostruisce gli ultimi dieci anni di produzione di Jansen. La mostra a Milano fa da prologo alle personali in programma nei prossimi mesi in Germania e al Queens Museum di New York, andando a coprire così in modo completo un arco cronologico che ci riporta idealmente al 2006, anno in cui viene dato alle stampe il volume Modern Urban-Expressionism, primo grande momento di visibilità e riconoscimento internazionale per l’artista.
Jansen si è formato nell’ambiente della street-art ed è poi maturato seguendo il modello della grande scuola della pittura americana del Novecento (guadando a Jackson Pollock, Willem de Kooning, Arshile Gorky). Fondamentale per la formulazione del suo linguaggio creativo e la costruzione del suo immaginario concettuale è l’esperienza militare durante la Prima Guerra del Golfo (1990 – 1991), nel corso della quale presta servizio con le truppe aviotrasportate di stanza in Iraq.
I mesi passati al fronte accentuano la sua profonda riflessione sulle contraddizioni della società contemporanea, soprattutto per quanto concerne l’influenza dell’industria delle armi nelle dinamiche politiche degli Stati Uniti.
La disillusione e insieme lo smarrimento, lo straniamento dell’uomo contemporaneo nei confronti della realtà in cui è calato passano, nella pittura di Jansen, da una dimensione intima ad una universale, trasferendosi all’ambiente di vita. In opere come Sitting Ducks, Transitions, Under infrared, Shifts in Nature o la programmatica Orwellian infiltration un paesaggio inquinato, fosco e abbruttito si carica di nuove tensioni e inquietudini, diventando scenografia per incubi post-apocalittici.
Informazioni utili:
Marcus Jansen
Decade
A cura di Brooke Lynn McGowan e Rossella Farinotti
Triennale di Milano (viale Alemagna 6)
3 – 21 settembre 2016
Ingresso libero
Orari: martedì-domenica 10.30–20.30. Lunedì chiuso
www.triennale.org