Beyond Caravaggio è la prima grande mostra del Regno Unito che esplora l’opera di Caravaggio e la sua influenza sull’arte dei suoi contemporanei e seguaci. Aprirà al pubblico il prossimo 12 ottobre alla National Gallery di Londra. Successivamente si sposterà alla National Gallery of Ireland (11 febbraio – 14 maggio 2017) e alla Royal Scottish Academy (17 giugno – 24 settembre 2017).
Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571–1610) fu una delle figure più rivoluzionarie della storia dell’arte. Straordinariamente originali, i suoi dipinti, carichi di emotività, intenso naturalismo, illuminazione drammatica e potente narrativa, ebbero un impatto duraturo sull’arte europea, il cui eco arriva fino ai giorni nostri.
«A Roma i pittori erano totalmente attratti dalla novità e i più giovani, in particolare, accorrevano per venerarlo come l’unico vero imitatore della natura, considerando le sue opere come miracoli, entrando in rivalità l’uno con l’altro per seguirlo» Giovanni Pietro Bellori, 1672
Caravaggio non aveva allievi né viaggiò molto, e morì relativamente giovane a 39 anni, ciononostante la sua influenza fu ampia e sorprendentemente svariata. Dal 1600, artisti da tutta Europa accorsero a Roma per vedere le sue opere, e molti continuarono ad imitare il suo naturalismo e gli accentuati effetti di illuminazione. Tra questi vi erano artisti del calibro di Orazio Gentileschi, Valentin de Boulogne, Jusepe de Ribera e Gerrit van Honthorst. I dipinti di Caravaggio e dei suoi seguaci furono molto ambiti nelle decadi successive alla sua morte, tuttavia dalla metà del XVII secolo la loro importanza cominciò a scemare.
La mostra, che nel 2017 approderà alla National Gallery of Ireland (Dublino) e alla Royal Scottish Academy (Edimburgo), offre un’opportunità unica di scoprire vari tesori artistici nascosti delle isole britanniche. La maggior parte dei 49 dipinti in mostra proviene da musei, case signorili, castelli, chiese e collezioni private di Gran Bretagna e Irlanda. Questi dipinti, molti dei quali sono sconosciuti ai visitatori, dimostreranno come l’arte di Caravaggio ha ispirato un’intera generazione di pittori.
Oltre Caravaggio inizia esplorando i primi anni di Caravaggio a Roma, dove dipinse opere rappresentanti giovani, musicisti, bari e cartomanti. Questi dipinti erano considerati fortemente originali a causa dei soggetti appartenenti alla vita quotidiana e all’uso della luce naturale. Il Fanciullo morso da un ramarro (1594-5) della stessa National Gallery verrà esposto insieme a opere tra cui Un musicista (1615 circa, Apsley House) di Cecco del Caravaggio, La zingara indovina (1615-20 circa, Detroit Institute of Arts) di Bartolomeo Manfredi e un capolavoro del pittore caravaggesco francese Georges de la Tour, Il baro dell’asso di fiori (1630-34) dal Kimbell Art Museum di Dallas.
La presentazione del primo incarico pubblico di Caravaggio nel 1600 fece scalpore e portò rapidamente ad altri numerosi incarichi da parte di raffinati mecenati, tra cui Ciriaco Mattei per cui Caravaggio dipinse Cena in Emmaus (1601, The National Gallery, Londra) e il dipinto recentemente riscoperto La cattura di Cristo (1602, in prestito a tempo indeterminato alla National Gallery of Ireland dalla Comunità gesuita, Leeson St, Dublino). Questi due dipinti verranno riuniti con altre opere caravaggesche precedentemente nella collezione Mattei: Gesù e il tributo della moneta (Scottish National Gallery) di Giovanni Serodine e Cristo fra i dottori (1613 circa, the Archdiocese of St Andrews and Edinburgh) di Antiveduto Gramatica.
La vivacità dello stile pittorico di Caravaggio e il suo uso del chiaroscuro (effetti luminosi altamente contrastanti) furono presto emulati, ma gli artisti non replicavano solamente il suo stile; presero le opere di Caravaggio come punto di partenza per poi rispondere a diversi aspetti della sua arte e sviluppare i propri approcci personali. L’Estasi di San Francesco (1601, The Art Institute of Chicago) di Giovanni Baglione è il primo vero dipinto caravaggesco di un altro artista; Orazio Gentileschi, amico di Caravaggio, è rappresentato con due opere molto diverse, mentre la sua talentuosissima figlia, Artemisia, è presente in mostra con Susanna e i vecchioni (1622, The Burghley House Collection). Cristo che mostra le sue ferite (1625-35 circa, Perth Museum and Art Gallery) di Giovanni Antonio Galli (detto Lo Spadarino) è uno dei più sorprendenti e memorabili dipinti in mostra.
Caravaggio viaggiò due volte a Napoli, entrambe le volte fuggendo dall’accusa di omicidio. Il Regno di Napoli era parte dell’Impero spagnolo e base di molti artisti spagnoli, come Jusepe de Ribera rappresentato qui da 3 opere, (in particolare Il martirio di San Bartolomeo, 1634, National Gallery of Art, Washington). Gli artisti napoletani viaggiavano spesso a Roma dove ebbero l’opportunità di vedere le prime opere di Caravaggio: come ad esempio Mattia Pretti, presente in mostra con il Gioco della dama (1635 circa, Ashmolean Museum, Oxford).
Il lascito maggiore di Caravaggio è il potere duraturo della sua narrazione. Iniettò nuova linfa alle storie bibliche, spesso sfumando la distinzione tra soggetti sacri e profani, come in San Giovanni Battista nel deserto (1604-5, The Nelson-Atkins Museum of Art, Kansas City). Questo dipinto verrà esposto insieme a capolavori dei suoi seguaci, quali San Sebastiano curato da Sant’Irene (1626-30 circa, Ferens Art Gallery, Hull – gentile concessione durante i festeggiamenti di Hull – Città della Cultura 2017) di Nicolas Régnier e Cristo davanti ai preti di Gerrit van Honthorst (1617 circa, The National Gallery, Londra).
Sedotti dal potere dei dipinti di Caravaggio, gli artisti continuarono ad emularlo anche dopo la sua morte, ma dalla metà del XVII secolo, l’approccio naturalista di Caravaggio era stato rifiutato in favore di una tradizione pittorica più classica. Ci vollero circa trecento anni affinché la reputazione dei dipinti di Caravaggio fosse ripristinata e i suoi risultati artistici fossero totalmente riconosciuti. Oggi è di nuovo ammirato per le sue immagini memorabili, l’inventiva e la sorprendente modernità.
Letizia Treves, curatrice di Oltre Caravaggio commenta: «La National Gallery può ritenersi fortunata di possedere tre dipinti di Caravaggio, ognuno appartenente a una fase diversa della sua carriera, ma solitamente nelle nostre gallerie non siamo in grado di mostrare queste opere in contesto. L’ispirazione per questa mostra deriva dal voler esporre questi dipinti insieme ad altri dei seguaci di Caravaggio e di dimostrare la portata e la rilevanza della sua influenza su un’intera generazione di pittori»
Il direttore della National Gallery, Dott. Gabriele Finaldi, afferma: «Quattro secoli dopo, l’arte di Caravaggio mantiene il potere di ispirare, stupire e sorprendere. L’esposizione mostra come i suoi dipinti rivoluzionari, lodati e criticati allo stesso tempo dai suoi contemporanei, ebbero un impatto profondo su dozzine di artisti da tutta Europa, dando luogo a un vero e proprio fenomeno internazionale. I visitatori potranno ammirare molte opere mai viste prima»
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Beyond Caravaggio
12 ottobre 2016 – 15 gennaio 2017
Orari di apertura
Anteprima per la stampa: 11 ottobre 2016 (10.30 – 13.30)
Apertura al pubblico: 12 ottobre 2016
Orario giornaliero 10–18 (ultimo ingresso ore 17)
Venerdì 10–18 (ultimo ingresso ore 20.15)
Ingresso
Intero – £16
Senior/Ridotto/Disabili (accompagnatori GRATIS) – £14
Disoccupati/Studenti/Membri dell’Art Fund/Ragazzi 12–18 anni – £7
Minori di 12 anni (richiesto biglietto) – GRATIS
I SOCI ENTRANO GRATIS
Biglietti
Per prenotare i biglietti per Oltre Caravaggio, si prega di visitare il sito nationalgallery.org.uk o di chiamare il numero 0800 912 6958 (costo di prenotazione applicato). È inoltre possibile prenotare i biglietti per posta o di persona presso la biglietteria del museo. Dall’estero si prega di contattare il numero +44 (0)20 7126 5573.