Print Friendly and PDF

L’opera di Giovanni Frangi nel tempio della carta, Palazzo Poli a Roma

Giovanni Frangi, Albatros Giovanni Frangi, Albatros

Sarà inaugurata il 24 settembre nell’Istituto centrale per la grafica presenta, nella sede di Palazzo Poli a Roma, l’opera in carta di Giovanni Frangi. Lo fa con un progetto che ha tutto il sapore di una sfida: lavorare sul supporto che in questo luogo ha uno dei suoi “templi”, la carta. Frangi infatti ha cercato di saggiarne in modo imprevedibile ed estremo tutte le potenzialità.

Giovanni Frangi, Albatros
Giovanni Frangi, Albatros

Per realizzare questo progetto ha puntato su due carte dalle grandi qualità come la Hahnemuhle bianca e la Fabriano nera, alle quali ha aggiunto un “outsider”: un cartone di grandi dimensioni prodotto da Cartiere dell’Adda. Ciascun tipo di carta poi comporta anche un rapporto con grane profondamente differenti, che diventano fattore attivo nel lavoro di Frangi. Non è la prima volta che Frangi si misura con le carte, basta ricordare il ciclo “Pasadena” del 2013 dedicato ai Huntington Botanical Gardens della città californiana.

giovanni-frangi-adige-di-notte-2012-olio-su-tela-cm-200x260
Giovanni Frangi Adige di notte, 2012, olio su tela cm-200×260

Giovanni Frangi usa la carta facendone esplodere le dimensioni, che in molti casi arrivano a coprire quasi tutta l’estensione delle grandi pareti mentre è nello storico laboratorio della Stamperia che sabato 24 settembre, alle ore 19, in collaborazione con Corrado Albicocco, Frangi realizzerà due incisioni con la tecnica del carborundum; due immagini di foreste nordiche in bianco e nero che, grazie a questa tecnica sperimentata già nel ciclo “Pasadena”, acquisteranno una straordinaria materia vellutata. Al termine del workshop sarà possibile visitare la mostra in compagnia dell’artista.

Giovanni Frangi,Bel Air, olio su tela, cm. 198×160, 2015
Giovanni Frangi,Bel Air, olio su tela, cm. 198×160, 2015

Nella serie San Pietro, grandi foreste su cartone, o nella serie Fontannamare i tronchi si impongono nello spazio con l’evidenza formale di un fusto di colonna che si alza sopra le rovine. L’acqua della serie Trevi si colora invece di un rosa sfrontatamente cinematografico. La contaminazione di Frangi con Roma non poteva prescindere dal suo amore per Mario Schifano, che ritroviamo ad esempio nella libertà di tessitura della serie Antigua, grandi palme realizzate su cartone. Un video documenta il lavoro dell’artista in occasione della realizzazione della mostra.

Informazioni utili
Sede: Roma, Istituto centrale per la grafica, Palazzo Poli, via Poli 54
Inaugurazione: sabato 24 settembre 2016, ore 11.30
Date / Orario: dal martedì alla domenica dalle 14 alle 19 (ultimo ingresso ore 18.30)
Ingresso libero

www.grafica.beniculturali.it

 

Commenta con Facebook

leave a reply