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Nelle mani di Vivian Maier. La magia fotografa

Vivian Maier, Undated, 40x50 cm(16x20 inch.) , © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York Vivian Maier, Undated, 40x50 cm(16x20 inch.) , © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York
Vivian Maier, Undated, 40x50 cm(16x20 inch.) , © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York
Vivian Maier, Undated, 40×50 cm(16×20 inch.) , © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York

L’Arengario di Monza accoglie la poesia di Vivian Maier. Nuova mostra per la bambinaia fotografa. Vivian Maier. Nelle sue mani: un racconto per immagini composto da oltre cento fotografie in bianco e nero e a colori, oltre che da pellicole super 8 mm, dell’artista newyorkese, tra le maggiori esponenti della street photography. Esposti i più celebri scatti della singolare e affascinante fotografa di strada, nata a New York da madre francese e padre austriaco. Le opere stesse a sottolineare gli aspetti più intimi e personali della sua produzione.

L’artista (1926-2009) trascorre la maggior parte della sua giovinezza in Francia, dove comincia a scattare le prime fotografie utilizzando una modesta Kodak Brownie. Nel 1951 torna a vivere negli Stati Uniti e inizia a lavorare come tata per diverse famiglie. Una professione che manterrà per tutta la vita e che, a causa dell’instabilità economica e abitativa, condizionerà alcune scelte importanti della sua produzione fotografica.

Vivian Maier, New York, July 27th, 1954 , 40x50cm (16x20 inch.) © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York
Vivian Maier, New York, July 27th, 1954 , 40x50cm (16×20 inch.) © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York
Vivian Maier, New York, March 1954, 40x50 cm(16x20 inch.) , © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York
Vivian Maier, New York, March 1954, 40×50 cm(16×20 inch.) , © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York

Fotografa per vocazione, non esce mai di casa senza la macchina fotografica al collo e scatta compulsivamente con la sua Rolleiflex accumulando una quantità di rullini così numerosa da non riuscire a svilupparli tutti.

Tra la fine degli anni Novanta e i primi anni del nuovo millennio, cercando di sopravvivere, senza fissa dimora e in gravi difficoltà economiche, vede i suoi negativi andare all’asta a causa di un mancato pagamento alla compagnia dove li aveva immagazzinati. Parte del materiale viene acquistato nel 2007 da John Maloof, un agente immobiliare, che, affascinato da questa misteriosa fotografa, inizia a cercare i suoi lavori dando vita a un archivio di oltre 120.000 negativi.

Vivian Maier, Self-Portrait, Undated, 40x50 cm(16x20 inch.) , © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York
Vivian Maier, Self-Portrait, Undated, 40×50 cm(16×20 inch.) , © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York
Vivian Maier, Self-portrait, Chicago, July 1978, 30X40cm (11x14 inch.) © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York
Vivian Maier, Self-portrait, Chicago, July 1978, 30X40cm (11×14 inch.) © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York

La mostra nasce dal desiderio di rendere omaggio a questa straordinaria artista che mentre era in vita ha realizzato un numero impressionante di fotografie senza farle mai vedere a nessuno, come se volesse conservarle gelosamente per se stessa.

Con uno spirito curioso e una particolare attenzione ai dettagli, ritrae le strade di New York e Chicago, i suoi abitanti, i bambini, gli animali, gli oggetti abbandonati, i graffiti, i giornali e tutto ciò che le scorre davanti agli occhi. Il suo lavoro mostra il bisogno di salvare la “realtà” delle cose trovate nei bidoni della spazzatura o buttate sul marciapiede. Pur lavorando nei quartieri borghesi, dai suoi scatti emerge un certo fascino verso ciò che è lasciato da parte, essere umano o no, e un’affinità emotiva nei confronti di chi lotta per rimanere a galla.

Vivian Maier, Armenian woman fighting on East 86th Street, September, 1956. New York, NY, © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York
Vivian Maier, Armenian woman fighting on East 86th Street, September, 1956. New York, NY, © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York

All’Arengario non mancano i celebri autoritratti in cui il suo sguardo severo riflette negli specchi, nelle vetrine e la sua lunga ombra invade l’obiettivo quasi come se volesse finalmente presentarsi al pubblico che non ha mai voluto o potuto incontrare.

Vivian Maier, 1978, 30X40cm (11x14 inch.) © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York
Vivian Maier, 1978, 30X40cm (11×14 inch.) © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York

Informazioni utili

Vivian Maier. Nelle sue mani

Arengario di Monza

Piazza Roma – 20090 Monza

8 ottobre 2016 – 8 gennaio 2017

A cura di Anne Morin

Orari

Lunedì chiuso

Da martedì a venerdì: 10.00-13.00 / 14.00-19.00

Sabato, domenica e festivi: 10.00-20.00

Biglietti

Intero: 9,00 euro

Ridotto: 7,00 euro

Audioguide incluse nel prezzo

Scuole:5,00 euro

Informazioni

www.arengariomonzafoto.com

Tel. + 39 039 329541

Tel. +39 02 36638600

Vivian Maier, Self-Portrait, Undated, 40x50 cm(16x20 inch.) , © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York
Vivian Maier, Self-Portrait, Undated, 40×50 cm(16×20 inch.) , © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York

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