Fino al 22 gennaio 2017 Palazzo Strozzi di Firenze ospita la prima grande retrospettiva italiana dedicata ad Ai Weiwei.
Ai Weiwei (1957) è conosciuto soprattutto per essere un dissenziente del governo cinese. Stars è il gruppo artistico fondato dall’artista e attivista con l’intento di allontanarsi dall’arte ufficiale del paese e dallo stile del realismo socialista di influenza sovietica – un movimento culturale che si opponeva ai principi della Rivoluzione culturale cinese. Ai Weiwei affronta temi scottanti, denuncia la libertà personale e mette continuamente in discussione uno scomodo presente. Tanto si è detto e si è scritto riguardo il taglio politico delle sue opere che non serve dire altro.
Ma quali sono le opere di Ai Weiwei più care aggiudicate all’asta?
1)
Circle of Animals/Zodiac Heads (2010)
Scultura Volume (12), Bronzo
5.424.347 $
Phillips , London
Regno Unito, 29/06/2015
2)
Circle of Animals/Zodiac Heads (2010)
Scultura Volume (12), Bronzo ,
4.398.695 $
Phillips , London
Regno Unito, 12/02/2015
Le prime due opere più costose fanno parte della serie Circle of Animals / Zodiac. Opera mastodontica composta da 12 sculture in bronzo raffiguranti le teste dei 12 animali appartenenti allo zodiaco cinese. Reinterpretando questi soggetti in scala monumentale, Ai Weiwei focalizza la sua attenzione sulla costante esplorazione del falso e della copia rispetto all’originale.
Circle of Animals / Zodiac è anche una mostra itinerante globale e pluriennale presentata negli Stati Uniti, Europa e Asia.
3)
Map of China (2009)
Scultura Volume , Scultura in legno
2.517.000 $
Christie’s , New York
Stati Uniti, 11/05/2016
4)
Map of China (2008/09)
Scultura Volume , Scultura in legno , 88 cm x 125 cm x 91,5 cm
1.527.360 $
Sotheby’s , Hong Kong
Hong Kong, 04/10/2015
5)
Map of China
Scultura Volume , Installazione , 50,8 cm x 380,5 cm x 55 cm
1.165.254 $
Sotheby’s , Hong Kong
Hong Kong, 05/04/2014
Le altre 3 opere sono tutte Map Of China. Sculture formate da assi di legno che fecero parte dei templi antichi appartenuti alla dinastia Qing e distrutti dal governo cinese per promuovere l’immagine del nuovo, ovvero l’immagine della società capitalistica occidentale.