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Pablo Atchugarry: lo scultore che accarezza il marmo

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Pablo Atchugarry in mostra all’Albemarle Gallery di Londra fino al 29 ottobre

Quando si parla di Pablo Atchugarry non occorre dilungarsi in preamboli per descrivere la sua arte: niente che non sia già stato raccontato direttamente dalle sculture servirebbe a dare un valore aggiunto all’artista stesso. L’arte, quella vera, comunica e racconta molto più di quanto noi addetti ai lavori riusciamo a fare. In questo senso, il linguaggio artistico di Atchugarry riesce ad essere moderno nelle sue forme e classico nell’ispirazione: una maniera di generare arte contemporanea con lo sguardo rivolto verso secoli di scultura che, nel passato, è stata capace ad elevare la materia da semplice corpo inerte ad archetipo di bellezza e forza.

Per questo motivo, la personale che ha aperto il 6 di ottobre a Londra presso la Albemarle Gallery mostra alcuni presupposti verso una nuova sfida alla contemporaneità estetica; a partire dal titolo stesso,“Material and Ethereal”, voluto dal Gallery Director Alessandro Lorenzetti, si “gioca” attraverso una paronimia con i due termini, rielaborando il titolo di un saggio già esistente sull’artista uruguaiano.

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Questo contrasto tra corporeo ed etereo è frutto dalla percezione che lo stesso Lorenzetti ha saputo cogliere dal rapporto diretto con l’artista e la sua poetica. Tra le 23 opere in esposizione sono infatti presenti sia sculture in marmo che in metallo (bronzo e acciaio), capaci di esaltare ancora una volta la sua abilitàdi creare linguaggio, in linea con la teoria sull’estetica formulata da Giovan Battista Vico prima e Benedetto Croce poi. Nelle opere di Atchugarry, infatti, si nasconde una sorta di sfida alla legge di gravità per come lo scultore accarezza i blocchi di marmo trasformandoli in “movimento statico”. Nel bronzo, arricchito da colori quali il rosso e il blu, si coglie un rapporto nuovo e certamente diverso con la luce e con lo spazio, quest ultimo decisamente più fluido e carico di riflessi nuovi.

Ancora una volta la luce non smette d’esser il trait d’union tra i materiali scelti dall’artista. Grazie al marmo di Carrara e quello rosa del Portogallo, il modo con cui le forme scolpite incontrano la luce richiama oltremodo la statuaria antica greco-romana: l’intaglio in superfici sottili permette alla luce di penetrare le sagome mentre le pieghe vengono avvolte dall’illuminazione che sembra per un attimo provenire dall’interno.

Con il bronzo, invece, si torna a parlare una lingua più moderna e, se vogliamo, vicina alla cultura delle installazioni senza però tradire quel segno che affonda direttamente nelle radici artistiche di Pablo Atchugarry. Resta sempre la potente “verticalità” che anela verso l’alto tipica delle sue sculture, le linee appaiono più marcate e lucenti mentre nell’impatto con la luce non vi è più compenetrazione tra elementi fisici. Stessa cosa dicasi per l’acciaio, che grazie all’intreccio delle forme voluto dall’artista conquista di diritto un posto da protagonista tra gli elementi scultorei più diffusi nella storia dell’arte.

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Fino al 29 ottobre sarà possibile visitare la mostra nello spazio della Galleria a Mayfair: per gli amanti dell’arte è un’occasione per apprezzare il rapporto che intercorre tra spazio interno e volume delle opere, mentre per i collezionisti sarà motivo ulteriore per pensare alla scultura non solo come opera d’arte a se stante ma come elemento raffinato da inserire in un contesto privato, senza interromperne l’armonia che solo la meraviglia dell’arte può generare.

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Pablo Atchugarry – Material and Ethereal

Abemarle Gallery,
49 Albemarle Street
London W1S 4JR UK

Lunedì – Venerdì 10-18
Sabato 10-16

Tel. +44 20 74991616
mail: info@albemarlegallery.com
www.albemarlegallery.com

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