Print Friendly and PDF

Vera Lutter: Paestum. Visioni in bianco e nero

Vera-Lutter-PAESTUM-veduta-parziale-della-mostra-II-settembre-2016-Courtesy-Galleria-Alfonso-Artiaco-Napoli Galleria Alfonso Artiaco_VERA LUTTER Paestum_2016_© ph.Luciano Romano
Vera-Lutter-PAESTUM-veduta-parziale-della-mostra-II-settembre-2016-Courtesy-Galleria-Alfonso-Artiaco-Napoli
Galleria Alfonso Artiaco_VERA LUTTER Paestum_2016_© ph.Luciano Romano

Paestum è l’antica città della Magna Grecia, la casa degli Dei per i suoi tre templi che si ergono maestosi lungo la Piana del Sele, in Campania. La sua millenaria storia è stata racchiusa nelle fotografie di Vera Lutter (Kaiserslautern, 1960), artista tedesca che da anni vive e lavora a New York, attualmente in mostra presso la Galleria Alfonso Artiaco a Napoli.

La fotografia per Vera Lutter, da puro mezzo di registrazione della sua pratica scultorea (i suoi primi passi mossi nel mondo dell’arte), diviene dopo il suo trasferimento a New York, nei primi anni Novanta, il bisogno di registrare quello che il paesaggio metropolitano, con la sua fisionomia vertiginosa le regalava. Da lì, l’idea di fare del suo appartamento una grande camera oscura, rendendolo completamente buio, lasciando che dalla finestra, l’unico canale di transito, le informazioni esterne si introiettassero verso l’interno e sulla carta fotografica poggiata sulla parete opposta. Un procedimento questo “antico”, di ricordo rinascimentale, e che l’artista da allora non ha mai più abbandonato.

Vera-Lutter-PAESTUM-veduta-parziale-della-mostra-VII-settembre-2016-Courtesy-Galleria-Alfonso-Artiaco-Napoli
Vera-Lutter-PAESTUM-veduta-parziale-della-mostra-VII-settembre-2016-Courtesy-Galleria-Alfonso-Artiaco-Napoli

La serie Paestum, realizzata anche in collaborazione con la galleria, è stato il frutto di un lavoro durato un mese all’interno di un container, provvisto di apposito foro dal quale far passare la luce, situato dinanzi ai grandi templi di Athena e Nettuno. Il risultato finale di questo incontro con il passato, un patrimonio materiale tramandatoci dal VI sec. a.C, corrisponde a delle splendide fotografie in bianco e nero.

Ognuna di essa risulta essere “immagine unica conservata nel suo negativo”, come vista allo specchio, pezzo originale che non può essere alterato o modificato. L’artista continua: “Il processo di realizzazione consente inoltre al mondo esterno un intimo ingresso nella privacy della grande camera oscura nella quale vivo durante ogni esposizione.” Attraverso quel foro è il mondo a passare, con il regolare mutare del giorno e lo scorrere del tempo, che si imprime con i suoi attimi in successione, e preserva costante l’immediatezza dell’esperienza.

Galleria Alfonso Artiaco_VERA LUTTER Paestum_2016_© ph.Luciano Romano
Galleria Alfonso Artiaco_VERA LUTTER Paestum_2016_© ph.Luciano Romano

Non solo archeologiche le architetture, ad accompagnare i templi di pietra ci sono anche quelle in ferro e vetro di New York (ritorno costante nelle opere dell’artista) o quelle della laguna di Venezia, esposte nelle altre sale in un dialettico quanto riuscito incontro. I grattacieli della metropoli si appiattiscono contro il fondo nero diventando un’ininterrotta serie di moduli che si ripetono, quasi un motivo optical in cui perdere lo sguardo, e poi scritte pubblicitarie al contrario, fanno di New York un grande parco dei divertimenti.

Venezia, così bella e irripetibile con le sue gondole, entrambe sospese sull’acqua, acqua che è all’ origine del suo fascino ma anche della sua distruzione. Infine frammenti di Luna, sono anch’essi a poca distanza dall’occhio umano, catturati questa volta in maniera digitale dall’artista tedesca. Un progetto diverso, che risale al 2010, quando iniziò quasi come forma di diario una ripresa fotografica delle diverse fasi lunari, dalla crescente alla calante, compresa d’eclissi, in diverse parti del mondo. Una visione affascinante e in primo piano del volto butterato di questo corpo celeste che vediamo dalla Terra. Rimane comunque legato all’esito delle altre fotografie, seppur prodotte in maniera diversa; perché la ricerca è sempre diretta “all’esplorazione della luce e al suo ruolo fondamentale di manifestare la visione e il tempo”.

Galleria Alfonso Artiaco_VERA LUTTER Paestum_2016_© ph.Luciano Romano
Galleria Alfonso Artiaco_VERA LUTTER Paestum_2016_© ph.Luciano Romano

Camminando tra le opere, la sensazione provata è quella di riconoscere quei luoghi e al tempo stesso di non riconoscerli affatto. Lo straniamento è dato proprio dall’inusuale modo di riproduzione, perché è cambiato il modo di vederli, o piuttosto il modo in cui questi ci vengono presentati: spettrali e deserti, persi in un vuoto senza fine e senza tempo, dei non-luoghi in cui i punti di riferimento sono al rovescio, al nero si è sostituito il bianco e al bianco il nero. Il tempo si dilata e noi siamo portati con esso lungo un viaggio nuovo, oltre il tempo presente.

Galleria Alfonso Artiaco_VERA LUTTER Paestum_2016_© ph.Luciano Romano
Galleria Alfonso Artiaco_VERA LUTTER Paestum_2016_© ph.Luciano Romano

Informazioni utili

Vera Lutter – Paestum

8 settembre – 22 ottobre 2016

Martedì – Sabato 10.00 – 20.00

Galleria Alfonso Artiaco

Piazzetta Nilo n°7, Napoli

www.alfonsoartiaco.com

Galleria Alfonso Artiaco_VERA LUTTER Paestum_2016_© ph.Luciano Romano
Galleria Alfonso Artiaco_VERA LUTTER Paestum_2016_© ph.Luciano Romano
Galleria Alfonso Artiaco_VERA LUTTER Paestum_2016_© ph.Luciano Romano
Galleria Alfonso Artiaco_VERA LUTTER Paestum_2016_© ph.Luciano Romano

Commenta con Facebook

leave a reply