Un Monet da 45 milioni $ della serie dei covoni guida la Evening Sale di Arte impressionista e moderna di Christie’s New York del prossimo 16 novembre
Meule (Grainstack) di Claude Monet proviene da una collezione privata americana ed è uno dei più fini esempi della serie dei covoni. Sarà esposto al Rockefeller Center dal 5 novembre, ma nelle settimane precedenti la maison di Pinault lo porterà in un tour mondiale per permettere a tutti i collezionisti di ammirarlo dal vivo. Volerà a Hong Kong dal 17 al 19 ottobre e sulla strada verso la Grande Mela, sosterà a Londra per due giorni, il 24 e il 25 ottobre.
Jussi Pylkkänen, Christie’s Global President, ha commentato: «Negli ultimi anni la passione per i dipinti impressionisti classici è cresciuta molto tra i più importanti collezionisti asiatici. Quest’opera è semplicemente un capolavoro di Monet e Christie’s lo porterà in Asia per la prima volta»
La serie dei covoni conta 25 tele in tutto. Si tratta di una delle più sfidanti e rivoluzionarie imprese di un Monet ultra cinquantenne.
Mentre verso la fine degli anni Ottanta aveva sperimentato dipingendo un singolo paesaggio con luci differenti, non aveva mai concepito prima di dipingere così tante tele che si differenziavano interamente per colore, tocco ed effetti atmosferici. L’opera in asta è tra le più azzardate dal punto di vista della composizione di quelle questa serie. E’ infatti parte di una trio di tele nelle quali Monet dipinge un unico mucchio di fieno che è tagliato dal bordo del dipinto.
E’ uno degli ultimi esempi ancora in mani private. Fu eseguito nell’inverno del 1890-1891 e immortala il mucchio di fieno all’ora del crepuscolo, proprio a un passo da casa di Monet a Giverny, in un campo conosciuto come Clos Morin. Monet aveva fissato il cavalletto proprio vicino al muro di confine del suo giardino, guardando a ovest, attraverso il campo, in direzione delle colline sulla riva opposta della Senna.
Monet e il suo mercante Durand-Ruel esposero 15 covoni nel maggio del 1891 con grande successo e alla fine delll’anno tutti tranne due avevano lasciato lo studio dell’artista. La versione in asta a novembre è uno dei cinque della serie che il mercante americano Knoedler aveva selezionato direttamente dall’artista nel settembre del 1891 ed è il solo di quel gruppo ancora in mani private.
La maggior parte dei covoni si trovano nei principali musei del mondo, tra i quali il Musée d’Orsay di Parigi, il Metropolitan Museum of Art di New York, l’Art Institute di Chicago e la National Gallery di Scozia. Sono davvero pochi quelli ancora in mani private.
Negli ultimi anni i lavori di Monet hanno visto una crescita dei prezzi eccezionale, guidati da una forte domanda dei collezionisti di tutto il mondo di capolavori impressionisti.
Il record d’asta per un dipinto di Monet è di $80.4 milioni, battuti per Le Bassin aux nympheas del 1919 da Christie’s a Londra nel giugno del 2008.