Preamium Imperiale 2016, assegnato dalla Japan Art Association, per la pittura a Cindy Sherman.
L’ambito riconoscimento, un premio di 15 milioni di yen (circa 108.000 euro), un diploma e una medaglia conferiti dal Patrono onorario della Japan Art Association, il Principe Hitachi, è andato agli statunitensi Cindy Sherman e Martin Scorsese per la pittura e il teatro/cinema, la francese Annette Messager per la scultura, il brasiliano Paulo Mendes da Rocha per l’architettura (che per motivi di salute non ha potuto partecipare personalmente ed è stato sostituito dal figlio Pedro Mendes da Rocha) e il lettone Gidon Kremer per la musica.
I premiati – Biografie brevi
Per la Pittura CINDY SHERMAN (Stati Uniti)
Nata a Glen Ridge, New Jersey (Stati Uniti) il 19 gennaio 1954
Cindy Sherman si impose all’attenzione del pubblico con una serie di fotografie in bianco e nero, Untitled Film Stills, tutte contenenti immagini dell’artista stessa in diverse pose, con ambientazioni progettate in modo da sembrare scene di film. Questi ritratti richiedevano molte ore di attenta ricerca sui luoghi e sui costumi, ma il risultato era unico e stimolante. Nel corso della sua carriera ha continuato a lavorare da sola, dando vita a nuove serie fotografiche e anche a un film, esplorando una miriade di temi tra cui il grottesco e il glamour. Le sue opere si collocano nell’ambito dell’Arte Concettuale. Risponde così alle polemiche che le sue opere spesso suscitano: “Desidero che il pubblico, osservando le mie opere, immagini storie differenti. È questo che voglio.” Nel 2012 le è stata dedicata una grande retrospettiva al MoMA di New York. Recentemente ha esposto venti nuove immagini, le prime dal 2012. Gli scatti, nati nell’arco di due mesi, mostrano l’artista in pose e paesaggi che ricordano le fotografie stilizzate delle attrici degli anni ’20.
Per la Scultura ANNETTE MESSAGER (Francia)
Nata a Berck-sur-Mer (Francia) il 30 novembre 1943
Adottando nuove prospettive e non lasciandosi condizionare dagli stili esistenti, Annette Messager fin dagli anni ’70 ha creato un enorme corpus di opere che mettono in luce la complessità e i conflitti più profondi che interessano la condizione umana e in particolare la questione dell’identità femminile. Scegliendo di porsi come una outsider e sfidando l’autorità, attraverso la propria arte propone messaggi di grande rilevanza in ambito sociale o femminista. I suoi lavori, creati con l’ausilio di arnesi casalinghi, riviste e oggetti della vita quotidiana, esprimono spesso un carattere surreale, giocoso o umoristico legato alla memoria o alla poesia. Nel 1982 esplorò nuove strade con un’opera ambiziosa e di notevoli dimensioni intitolata Chimere, che fondeva fotomontaggio e fantasia. Dopo il successo che ne seguì, l’artista ha lavorato su materiali e motivi degli stereotipi femminili, utilizzando capi di abbigliamento, peluche, ricami e filati, mescolandoli con fotografie di parti del corpo e animali imbalsamati, per creare opere dal messaggio potente. Le sue realizzazioni sono state esposte in moltissime occasioni tra le quali, nel 2008, una grande mostra monografica al Mori Art Museum in Giappone. Nel 2005 è stata insignita del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia.
Per l’Architettura PAULO MENDES DA ROCHA (Brasile)
Nato a Vitoria, Espirito Santo (Brasile), il 25 ottobre 1928
L’architetto brasiliano Paulo Mendes da Rocha rivelò fin da giovane un talento eccezionale, aggiudicandosi a soli 29 anni il concorso di progettazione del Ginnasio del Club Atletico Paulistano. A quel progetto, di enorme successo, ne seguirono altri come il restauro della Pinacoteca di Stato di San Paolo, il Museo Brasiliano di Scultura e la riqualificazione della Piazza del Patriarca, famosa per il suo iconico Portico. Mendes da Rocha ha una solida conoscenza dell’ingegneria (suo padre era un ingegnere affermato) e i suoi progetti mettono in luce l’attrattiva intrinseca di materiali semplici quali il cemento e l’acciaio, e sono strutturati per massimizzare l’effetto degli spazi utilizzati. Ricercando “una ideale armonia fra interno ed esterno”, la sua opera prende in considerazione contestualmente il luogo, la storia e il paesaggio. Anche se ha progettato il Padiglione Brasiliano per l’Esposizione Mondiale di Osaka in Giappone, Mendes da Rocha ha lavorato principalmente nel suo paese natale, il Brasile. Il suo primo progetto di ampie dimensioni oltremare, il Museo delle Carrozze a Lisbona, è stato completato nel 2015. Il valore di Mendes da Rocha è riconosciuto a livello internazionale. Nel 2006 ha vinto il Premio Pritzker. È il secondo architetto brasiliano ad essere insignito del Praemium Imperiale (il primo era stato Oscar Niemeyer nel 2004) e alla Biennale di Architettura di Venezia del 2016 ha ricevuto il Leone d’Oro alla Carriera.
Per la Musica GIDON KREMER (Lettonia)
Nato a Riga (Lettonia) il 27 febbraio 1947
Quando nacque il violinista Gidon Kremer, il suo paese, la Lettonia, faceva ancora parte dell’Unione Sovietica. Il nonno e i genitori erano violinisti professionisti, perciò crebbe circondato dalla musica. Conquistò presto il successo, aggiudicandosi all’età di 16 anni una competizione musicale in Lettonia. Poi, nel 1969, arrivò primo al Premio Paganini e nel 1970 vinse il Concorso Internazionale Čajkovskij. Che avesse talento era evidente, e nel 1976 fu prescelto da Herbert von Karajan per eseguire il Concerto per violino di Brahms a Berlino. Ha lavorato con i principali direttori del momento, tra i quali Nikolaus Harnoncourt, Leonard Bernstein e Seiji Ozawa, e ha pubblicato oltre 120 registrazioni. Vanta un vasto repertorio che include musica classica e contemporanea. Ha eseguito e promosso le composizioni di autori della ex-Unione Sovietica come Alfred Schnittke e anche il tango argentino di Astor Piazzolla. La sua passione per la musica è talmente grande che non si è limitato a suonare. Ha anche contribuito a organizzare il Festival della Musica da Camera di Lockenhaus, per offrire ai giovani musicisti di tutto il mondo la possibilità di suonare insieme, e nel 1997 ha fondato la Kremerata Baltica, un’orchestra di musica da camera per giovani musicisti degli Stati baltici. Ha doppia nazionalità, lettone e tedesca.
Per il Teatro/Cinema MARTIN SCORSESE (Stati Uniti)
Nato a New York (Stati Uniti) il 17 novembre 1942
Fin dal suo debutto all’inizio degli anni ’70, Martin Scorsese è stato considerato uno dei più importanti e influenti cineasti della sua generazione. New York, la città in cui è nato e cresciuto, fa spesso da sfondo ai suoi film: opere piene di aggressività, di violenza, che esplorano il lato oscuro della società americana. Fede, tentazione, peccato ed espiazione, questioni di ordine essenzialmente morale e religioso, sono anche i temi che permeano molte delle sue opere. Nel 1976 è stato insignito della Palma d’Oro al Festival del Cinema di Cannes per Taxi Driver e nel 2006 ha conquistato l’Oscar come migliore regista per The Departed – Il bene e il male. Nel corso della sua lunga carriera ha lavorato con moltissimi attori importanti, ma è noto soprattutto per la sua stretta collaborazione con Robert De Niro e, più recentemente, con Leonardo DiCaprio. Oltre che regista e produttore, Scorsese occasionalmente è stato anche interprete. Ha impersonato Vincent van Gogh in Sogni di Akira Kurosawa (1990) e succesivamente si è cimentato nella produzione di serie televisive. Ha molto a cuore le sorti dell’industria cinematografica, in cui ha trascorso la vita, e nel 1990 ha creato la Film Foundation, una organizzazione no-profit dedicata al recupero e alla conservazione dei film. Il suo ultimo progetto cinematografico, Silence, basato sul romanzo dello scrittore giapponese Shusaku Endo, ha richiesto 27 anni per vedere la luce. L’uscita del film è prevista nel corso di quest’anno.