È possibile oggi far dialogare l’arte e il sacro, sullo sfondo di una contemporaneità che pare rendere sempre più difficile tale relazione? Michela Beatrice Ferri lo chiede ad alcuni studiosi e critici di storia dell’arte e a diversi protagonisti del panorama artistico contemporaneo che hanno lavorato in questo ambito.
Mai come oggi il mondo dell’arte appare distante dalla teologia e dalla spiritualità cristiana, dopo secoli in cui la Chiesa è stata un attore fondamentale dell’elaborazione estetica e anche della committenza di opere artistiche. Come si è arrivati a questa situazione? Siamo a un punto di non ritorno?
Interpellando sul tema noti artisti e studiosi di storia dell’arte ed estetica, sono nati 19 dialoghi. La domanda trasversale che Michela Beatrice Ferri ha posto è come l’arte contemporanea, figlia di una tradizione più che millenaria, possa tornare a porsi in rapporto con il “sacro” cristiano, e come possa essere in grado di esprimerlo.
Quindi, se si possa parlare – e che cosa si intende con ciò – di “sacro contemporaneo”, oggi. Che cosa è “sacro”? Che cosa è “contemporaneo”? Che cosa è “arte”?
La necessità dell’uomo di fare arte, e della religione di esprimersi attraverso di essa, è un segnale del richiamo dell’uomo verso l’infinito. Questo saggio è solo l’inizio di un cammino: un dialogo sul “sacro” nell’arte di oggi, in quell’arte che si consideri capace di parlare di “sacro” al cristiano e al non cristiano, al credente e al non credente.Michela Beatrice Ferri (Treviglio, 1983), dottore di ricerca in Filosofia, è docente di Filosofia e di Estetica presso una università cattolica degli Stati Uniti d’America e insegna Filosofia, Storia e Scienze Umane in un liceo. Suoi saggi sono apparsi in riviste e in pubblicazioni scientifiche. Come giornalista collabora con diversi giornali e riviste; come saggista collabora con case editrici italiane e internazionali.
Michela Beatrice Ferri
Sacro contemporaneo. Dialoghi sull’arte
Áncora, 2016
Collane: ArTeo
Pagine: 184
Prezzo: 18,00€