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Dipinti antichi all’asta a Vercelli da Meeting Art

PIETER RYSBRACK Anversa 1655 - Bruxelles 1729 Immagine Opera Le arti della pace cercano di fermare Marte. Olio su tela, cm 61x76; firmato in basso a destra. Pittore fiammingo di soggetti mitologici ed acquafortista, fu allievo di Philips Augustyn Innenraet ad Anversa nel 1672, lavorò a Londra nel 1675 ed in seguito fu a Parigi dove incontrò Francisque Millet e terminò la sua carriera a Bruxelles dove si stabilì nel 1719. In quest'opera firmata, importante e caratteristica dell'autore, il tema è trattato con un'eleganza classicista tipica della fine del Seicento, tanto che appaiono visibili influenze rubensiane soprattutto nella figura di Venere in primo piano. Di analogo soggetto sulle "Conseguenze della guerra" infatti l'opera di Rubens a Firenze, Galleria Palatina. Scheda in parte tratta da una relazione scritta del prof. D.Bodart a corredo dell'opera. Oil on canvas; signed. Stima € Base d’Asta € 20.000

Nel week end inizia l’asta dedicata agli arredi e ai dipinti antichi da Meeting Art a Vercelli. L’asta 814 si divide in sette sessioni che disperderanno dal 29 ottobre al 6 novembre 650 lotti. I 10 appuntamenti vedranno porcellane, cassettoni, dipinti e cornici.

PIETER RYSBRACK Anversa 1655 - Bruxelles 1729  		  Immagine Opera	Le arti della pace cercano di fermare Marte. Olio su tela, cm 61x76; firmato in basso a destra. Pittore fiammingo di soggetti mitologici ed acquafortista, fu allievo di Philips Augustyn Innenraet ad Anversa nel 1672, lavorò a Londra nel 1675 ed in seguito fu a Parigi dove incontrò Francisque Millet e terminò la sua carriera a Bruxelles dove si stabilì nel 1719. In quest'opera firmata, importante e caratteristica dell'autore, il tema è trattato con un'eleganza classicista tipica della fine del Seicento, tanto che appaiono visibili influenze rubensiane soprattutto nella figura di Venere in primo piano. Di analogo soggetto sulle "Conseguenze della guerra" infatti l'opera di Rubens a Firenze, Galleria Palatina. Scheda in parte tratta da una relazione scritta del prof. D.Bodart a corredo dell'opera.  Oil on canvas; signed. Stima €	 	  Base d’Asta €	20.000
PIETER RYSBRACK Anversa 1655 – Bruxelles 1729
Immagine Opera Le arti della pace cercano di fermare Marte.
Olio su tela, cm 61×76; firmato in basso a destra.
Pittore fiammingo di soggetti mitologici ed acquafortista, fu allievo di Philips Augustyn Innenraet ad Anversa nel 1672, lavorò a Londra nel 1675 ed in seguito fu a Parigi dove incontrò Francisque Millet e terminò la sua carriera a Bruxelles dove si stabilì nel 1719.
In quest’opera firmata, importante e caratteristica dell’autore, il tema è trattato con un’eleganza classicista tipica della fine del Seicento, tanto che appaiono visibili influenze rubensiane soprattutto nella figura di Venere in primo piano. Di analogo soggetto sulle “Conseguenze della guerra” infatti l’opera di Rubens a Firenze, Galleria Palatina.
Scheda in parte tratta da una relazione scritta del prof. D.Bodart a corredo dell’opera.
Oil on canvas; signed.
Stima €
Base d’Asta € 20.000

Tra i lotti in vendita questo fine settimana, si segnala un grande arazzo in lana policroma del 1650 raffigurante il ratto di Elena. La sigla “BB” con scudo al centro identifica in maniera certa la manifattura di provenienza a Bruxelles. Dal 1528 infatti un i pezzi lavorati a Bruxelles dovevano recare nella bordura uno scudo fiancheggiato da due B (Bruxelles e Brabant). La base d’aste è di 18 mila euro.

ARAZZO IN LANA POLICROMA, MANIFATTURA DI BRUXELLES, ARAZZIERE ERASMUS DE PANNEMAKER, 1650 CA., raffigurante il ratto di Elena entro ricca cornice ricamata con trofei di fiori e frutta; siglato "BB" con scudo e firmato "E.DE.P"; restauri e usure. Cm 320x526. La sigla "BB" con scudo al centro identifica in maniera certa la manifattura di provenienza di questo importante esemplare tessuto nella metà del XVII secolo a Bruxelles. Dal 1528 infatti un editto stabilì che i pezzi lavorati a Bruxelles recassero tessuto nella bordura uno scudo fiancheggiato da due B (Bruxelles e Brabant). L'importanza dell'arazzeria di Bruxelles nel Cinque e Seicento è testimoniata dai molti artisti di cui ci sono giunte opere e notizie, tra i quali spicca la famiglia dei Pannemaker: Pieter de Pannemaker (attivo nella prima metà del XVI secolo) eseguì parte degli arazzi istoriati del trono di Carlo V a Madrid e La storia di David, oggi al museo di Cluny, mentre Willem de Pannemaker (1535-1578) realizzò nella sua bottega alcuni degli arazzi più noti delle serie di Madrid e Vienna, quali Vertumno e Pomona e Storia di Noè, ma anche nel 1560 un arazzo a giardino architettonico, modello che ebbe gran fortuna nell'arazzeria fiamminga. Loro diretto discendente fu Erasmus de Pannemaker (1634-1685), continuatore della grande tradizione familiare e noto per la sua maestria nel lavoro al telaio, testimoniata anche dall'arazzo qui rappresentato: la sigla E.DE.P. ricamata nella bordura accanto alla marca di Bruxelles è infatti la sua firma.  A WOOL TAPESTRY, BRUXELLES, by ERASMUS DE PANNEMAKER, circa 1650; restorations and wears. 	18.000
ARAZZO IN LANA POLICROMA, MANIFATTURA DI BRUXELLES, ARAZZIERE ERASMUS DE PANNEMAKER, 1650 CA., raffigurante il ratto di Elena entro ricca cornice ricamata con trofei di fiori e frutta; siglato “BB” con scudo e firmato “E.DE.P”; restauri e usure.
Cm 320×526.
La sigla “BB” con scudo al centro identifica in maniera certa la manifattura di provenienza di questo importante esemplare tessuto nella metà del XVII secolo a Bruxelles. Dal 1528 infatti un editto stabilì che i pezzi lavorati a Bruxelles recassero tessuto nella bordura uno scudo fiancheggiato da due B (Bruxelles e Brabant).
L’importanza dell’arazzeria di Bruxelles nel Cinque e Seicento è testimoniata dai molti artisti di cui ci sono giunte opere e notizie, tra i quali spicca la famiglia dei Pannemaker: Pieter de Pannemaker (attivo nella prima metà del XVI secolo) eseguì parte degli arazzi istoriati del trono di Carlo V a Madrid e La storia di David, oggi al museo di Cluny, mentre Willem de Pannemaker (1535-1578) realizzò nella sua bottega alcuni degli arazzi più noti delle serie di Madrid e Vienna, quali Vertumno e Pomona e Storia di Noè, ma anche nel 1560 un arazzo a giardino architettonico, modello che ebbe gran fortuna nell’arazzeria fiamminga. Loro diretto discendente fu Erasmus de Pannemaker (1634-1685), continuatore della grande tradizione familiare e noto per la sua maestria nel lavoro al telaio, testimoniata anche dall’arazzo qui rappresentato: la sigla E.DE.P. ricamata nella bordura accanto alla marca di Bruxelles è infatti la sua firma.
A WOOL TAPESTRY, BRUXELLES, by ERASMUS DE PANNEMAKER, circa 1650; restorations and wears. 18.000

Ma le sessioni continuano nei prossimi giorni:

I sessione Sabato 29 Ottobre 2016
Dalle ore 14:30
II sessione Domenica 30 Ottobre 2016
Dalle ore 14:30
III sessione Martedì 1 Novembre 2016
Dalle ore 14:30
IV sessione Mercoledì 2 Novembre 2016
Dalle ore 16:00
V sessione Giovedì 3 Novembre 2016
Dalle ore 16:00
VI sessione Sabato 5 Novembre 2016
Dalle ore 14:30
VII sessione Domenica 6 Novembre 2016
Dalle ore 14:30
PIETRO DANDINI Firenze 12/04/1646 - 1712  		  Immagine Opera	(ambito di)  Nettuno ed Anfitrite  Olio su tela, cm 72,5x90,5.  Oil on canvas. Stima €	 	  Base d’Asta €	8.000
PIETRO DANDINI Firenze 12/04/1646 – 1712
Immagine Opera (ambito di)
Nettuno ed Anfitrite
Olio su tela, cm 72,5×90,5.
Oil on canvas.
Stima €
Base d’Asta € 8.000
FRANCESCO TIRONI 1745 - 1797  		  Immagine Opera	(attribuito a)  Venezia Olio su tela, cm 32x25.  Oil on canvas. Stima €	 	  Base d’Asta €	10.000
FRANCESCO TIRONI 1745 – 1797
Immagine Opera (attribuito a)
Venezia
Olio su tela, cm 32×25.
Oil on canvas.
Stima €
Base d’Asta € 10.000
ELISABETTA SIRANI Bologna 1638 - Bologna 1665  		  Immagine Opera	(attribuito a) Sant'Orsola  Olio su tela, cm 57,5x44,5. Il dipinto aveva una antica attribuzione verbale ad Elisabetta Sirani di Giuliano Briganti. L'attribuzione va confermata e l'opera appare come un giovanile capolavoro della pittrice, di grande bellezza inventiva, con la figura della martire giovinetta che risalta sullo sfondo per via di una diffusa e perlacea luminosità e per aristocratica eleganza del tratto.  Oil on canvas. Stima €	 	  Base d’Asta €	4.000
ELISABETTA SIRANI Bologna 1638 – Bologna 1665
Immagine Opera (attribuito a)
Sant’Orsola
Olio su tela, cm 57,5×44,5.
Il dipinto aveva una antica attribuzione verbale ad Elisabetta Sirani di Giuliano Briganti. L’attribuzione va confermata e l’opera appare come un giovanile capolavoro della pittrice, di grande bellezza inventiva, con la figura della martire giovinetta che risalta sullo sfondo per via di una diffusa e perlacea luminosità e per aristocratica eleganza del tratto.
Oil on canvas.
Stima €
Base d’Asta € 4.000

Il catalogo di tutte le sessioni è online su www.meetingart.it

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