Magdalena Lamri. La rivincita della pittura

Magdalena Lamri

Encore, la peinture! è il titolo scelto per la mostra di Magdalena Lamri, giovane artista francese, inaugurata presso Federico Rui Arte Contemporanea. Encore, la peinture! è la certezza che la pittura non ci lascia tregua e, per quanto sia da anni minacciata di aver esaurito le sue potenzialità, fa sempre capolino dietro l’angolo. È la dimostrazione che la pittura è un linguaggio che ha ancora tanto da dire, è viva e gode di ottima salute, come scrive il curatore Emanuele Beluffi. Encore, la peinture! è il ritornello implicito nelle pennellate della Lamri, l’essenza della sua prima personale in Italia.

Classe 1985, diplomata nel 2008 a Parigi presso la Ensaama (École Nationale Supérieure des Arts Appliqués et des Métiers d’Art), è una pittrice talentuosa, con una buona formazione e capacità tecnica perché – come dichiara lei stessa – la padronanza del disegno e la conoscenza della Storia dell’Arte sono il passepartout per un artista di poter essere libero e sperimentatore.

Nei suoi dipinti, che nascondono sottesi riferimenti al surrealismo belga e a una certa pittura britannica (come Justin Mortimer o Ashley Wood), contrappone uno stile realistico a paesaggi onirici. Lascia spazio all’immaginazione, crea figure e ambientazioni proprie dei sogni, in cui esterno e interno, reale e fantastico, si compenetrano,convivono, diventano un tutt’uno. I suoi quadri appaiono come visioni intimistiche, mostrano una realtà filtrata, in cui spesso la figura umana è emarginata, mentre gli oggetti quotidiani sono decontestualizzati, al di là di ogni certezza. Con perizia gioca con la tecnica del ‘non-finito’, affascinata dall’idea che i suoi lavori possano essere interpretati da chi li guarda, possano far viaggiare lo spettatore con il pensiero e, perché no, anche con l’emozione.

Magdalena Lamri porge un omaggio all’espressività della pittura e della figurazione e alle domande incalzanti poste da Beluffi sui motivi di questa scelta risponde senza esitare: “Dipingo perché è l’unica cosa che so fare… Per me dipingere è come respirare”.