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Il Museo Universale al Quirinale. Dal sogno di Napoleone alla realtà di Canova

Guido Reni - Particolare della Fortuna con una corona , 1637 circa olio su tela Roma, Accademia Nazionale di San Luca Provenienza : Roma, Pinacoteca Capitolina (già collezione Sacchetti) Guido Reni - Particolare della Fortuna con una corona , 1637 circa olio su tela Roma, Accademia Nazionale di San Luca Provenienza : Roma, Pinacoteca Capitolina (già collezione Sacchetti)
Guido Reni - Particolare della Fortuna con una corona , 1637 circa olio su tela Roma, Accademia Nazionale di San Luca  Provenienza : Roma, Pinacoteca Capitolina (già collezione Sacchetti)
Guido Reni – Particolare della Fortuna con una corona , 1637 circa
olio su tela
Roma, Accademia Nazionale di San Luca
Provenienza : Roma, Pinacoteca Capitolina (già collezione Sacchetti)

La mostra “Il Museo Universale. Dal sogno di Napoleone a Canova“- allestita dal 16 dicembre 2016 al 12 marzo 2017 alle Scuderie del Quirinale – racconta tutte le fasi di un importante pezzo di storia del nostro paese attraverso autentici capolavori provenienti dalle migliori collezioni italiane : da Raffaello a Tiziano, da Carracci a Guido Reni, da Tintoretto a Canova.

Una grande esposizione che rievoca l’anniversario di un passaggio cruciale della storia civile e culturale del nostro paese: il bicentenario della restituzione della maggior parte dei capolavori artistici dello Stato Pontificio requisiti dai napoleonici . Una spedizione partita nel novembre del 1815 -in seguito al Congresso di Vienna – per terminare con il rientro trionfante a Roma nel giugno dello stesso anno, preceduta dal recupero da parte di altre amministrazioni della penisola di molti degli oltre 500 dipinti sottratti durante le campagne militari francesi, per essere esposti al nascente Museo del Louvre.

Raffaello Sanzio  (Urbino 1483 – Roma 1520) Ritratto di papa Leone X con i cardinali Giulio de’Medici e Luigi de’ Rossi, 1517-1518  Olio su tavola   Firenze, Galleria degli Uffizi, inv. 1912 n. 40 Provenienza: Firenze, Palazzo Medici  Per gentile concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Gabinetto Fotografico, Gallerie degli Uffizi
Raffaello Sanzio (Urbino 1483 – Roma 1520) Ritratto di papa Leone X con i cardinali Giulio de’Medici e Luigi de’ Rossi, 1517-1518 Olio su tavola Firenze, Galleria degli Uffizi, inv. 1912 n. 40 Provenienza: Firenze, Palazzo Medici Per gentile concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Gabinetto Fotografico, Gallerie degli Uffizi

 Il progetto della mostra, nato due anni fa, non vuole dunque rappresentare solo una passerella della magnificenza dell’arte italiana ma offrire alcuni spunti di riflessione e magari risvegliare quel senso di profondo orgoglio nazionale suscitato nel 1816 in seguito all’avventuroso recupero dei capolavori italiani dalla Francia dopo Napoleone. Non un orgoglio fine a se stesso ma inserito in un contesto più ampio,  di respiro europeo. La consapevolezza che l’immenso patrimonio artistico del nostro paese rappresenta non solo un perno del nostro senso di appartenenza , ma della stessa comune identità europea. Proprio per questo motivo i capolavori italiani vennero posti al centro del progetto culturale della Francia rivoluzionaria e nell’idea di un museo universale concepito come “museo della libertà”.

Pietro Vannucci detto il Perugino  (Città della Pieve, 1450 ca. – Fontignano di Perugia 1523)  San Giovanni Battista tra i santi Francesco Girolamo, Sebastiano e Antonio da Padova, 1510 circa  Tempera e olio su tavola - 205 x 173 cm  Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria Provenienza: Perugia, chiesa di S. Francesco al Prato Inv. 280  Per gentile concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo -Galleria Nazionale dell'Umbria
Pietro Vannucci detto il Perugino (Città della Pieve, 1450 ca. – Fontignano di Perugia 1523)
San Giovanni Battista tra i santi Francesco Girolamo, Sebastiano e Antonio da Padova, 1510 circa
Tempera e olio su tavola – 205 x 173 cm Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria Provenienza: Perugia, chiesa di S. Francesco al Prato Inv. 280
Per gentile concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo -Galleria Nazionale dell’Umbria

In particolare i capolavori dei maestri del Rinascimento, considerati dalla tradizione accademica come  la fonte primaria della cultura figurativa occidentale. Questo era il sogno di Napoleone come evoca il titolo della mostra, che sottolinea anche il fondamentale apporto di Antonio Canova nelle trattative per la restituzione delle opere , in particolare dei beni pontifici. Lo scultore, infatti ,  tenuto in grande considerazione per il suo immenso talento  presso tutte le nazioni, fu nominato da Pio VII commissario straordinario e portò a termine la sua missione con grande successo.

Antonio Allegri, detto il Correggio (C​orreggio, 1489 –1534) - Compianto sul Cristo morto, 1523-1524 Olio su tela Parma, Galleria Nazionale, Polo Museale dell'Emilia Romagna  Provenienza: Parma, Chiesa di S. Giovanni Evangelista  Su concessione del Ministero dei beni, delle Attività Culturali e del Turismo Complesso Monumentale della Pilotta
Antonio Allegri, detto il Correggio
(C​orreggio, 1489 –1534) – Compianto sul Cristo morto, 1523-1524
Olio su tela
Parma, Galleria Nazionale, Polo Museale dell’Emilia Romagna
Provenienza: Parma, Chiesa di S. Giovanni Evangelista
Su concessione del Ministero dei beni, delle Attività Culturali e del Turismo
Complesso Monumentale della Pilotta

Tuttavia, e questo è un altro spunto di riflessione dell’esposizione, il ritorno delle opere in Italia poneva il problema della ricollocazione di quelle sottratte da chiese e conventi dopo la soppressione degli ordini religiosi anche perchè il Canova, durante le trattative, aveva assicurato che sarebbero state musealizzate e quindi  messe a disposizione della collettività. Un problema che suscitò un fervido dibattito e che fu alla base della nascita di importanti musei come la Pinacoteca di Brera, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, la Pinacoteca di Bologna e di quella che oggi è la Galleria Nazionale dell’Umbria. Al rientro delle opere quasi tutte le città italiane organizzarono delle mostre. Per la prima volta la gente comune entrava nei musei e per la prima volta, attraverso quell’immenso patrimonio artistico che solo l’Italia poteva vantare, provava un senso di appartenenza collettivo.

Venere Italica, 1809-1811 gesso 72x52x55 cm  Possagno, Fondazione Canova  inv. 207  Un ringraziamento particolare alla sede di Unindustria di Treviso per aver concesso la movimentazione dell’opera Venere e Marte di Antonio Canova della Fondazione Canova di Possagno
Venere Italica, 1809-1811 gesso 72x52x55 cm
Possagno, Fondazione Canova
inv. 207
Un ringraziamento particolare alla sede di Unindustria di Treviso per aver concesso la movimentazione dell’opera Venere e Marte di Antonio Canova della Fondazione Canova di Possagno

La mostra -curata da Valter Curzi, Carolina Brook e Claudio Parisi Presicce – è organizzata in due percorsi e un’aula didattica con tutte le date dei rientri delle opere. Un primo percorso nel quale, come spiega il curatore della mostra Valter Curzi  ” si raccontano le scelte dei commissari napoleonici  dentro quella tradizione codificata nel corso del settecento che racconta l’arte italiana come erede del classicismo. Nel secondo percorso invece, abbiamo recuperato l’importanza delle opere del Tecento e del Quattrocento che cresce proprio in questi anni“.

Francesco Hayez (Venezia, 1791 – Milano, 1882) La Meditazione (L’Italia del 1848), 1851 Olio su tela 92,3x71,5 cm Verona, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti Provenienza: Verona, collezione Giacomo Franco (1851) © Verona, Galleria Moderna di Palazzo Forti
Francesco Hayez (Venezia, 1791 – Milano, 1882)
La Meditazione (L’Italia del 1848), 1851
Olio su tela 92,3×71,5 cm Verona, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti
Provenienza: Verona, collezione Giacomo Franco (1851)
© Verona, Galleria Moderna di Palazzo Forti

In un primo momento infatti, l’attenzione dei commissari napoleonici si diresse verso i maestri del Rinascimento.  Tra i capolavori presenti in questo primo percorso segnaliamo :  Il Ritratto di Papa Leone X con i cardinali Giulio de Medici e Luigi de Rossi di Raffaello, la  Strage degli innocenti e la Fortuna con una corona ( immagine simbolo della mostra) di Guido Reni, la monumentale Assunzione della Vergine considerata nei cataloghi francesi la più bella composizione mai eseguita da Tiziano, il Compianto su Cristo morto di Correggio , la Deposizione di Annibale Carracci,  la Cattedra di San Pietro di Guercino e Il Battista tra quattro Santi di Perugino . Saranno presenti modelli assoluti della statutaria classica come la Venere capitolina  o il Giove di Otricoli dai Musei Vaticani. Degno di nota anche il gesso di Marte e Venere, modello preparatorio al gruppo scultoreo commissionato dal futuro re d’Inghilterra Giorgio IV a Canova.

Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino   (Cento, 1591 – Bologna, 1666) La cattedra di San Pietro (Cristo invita Pietro a salire sul trono per amministrare le chiavi del regno dei cieli), 1618 Olio su tela- 378x222 cm Cento, Pinacoteca Civica "Il Guercino"  Provenienza: Cento, collegiata di San Biagio
Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino
(Cento, 1591 – Bologna, 1666) La cattedra di San Pietro (Cristo invita Pietro a salire sul trono per amministrare le chiavi del regno dei cieli), 1618 Olio su tela- 378×222 cm Cento, Pinacoteca Civica “Il Guercino”
Provenienza: Cento, collegiata di San Biagio

Il secondo percorso invece, è un passaggio a ritroso e si sofferma sulla consacrazione dei cosiddetti pittori primitivi ovvero dei pittori precedenti a Raffaello  – ritenuto il simbolo del Rinascimento – fino a quel momento considerati artisti di ” secondo ordine”, fatta eccezione per il Perugino e pochi altri .  Nel 1811 infatti, Vivant Denon, direttore generale del Musée Napoleon ( come si chiamava  allora il Louvre ) decise di intraprendere un viaggio in Italia per cercare personalmente le opere del Trecento e Quattrocento con lo scopo di ricostruire le origini , la cosiddetta “infanzia” dell’Arte italiana. Da quel momento si capisce invece il valore di quell’Arte nell’armonia delle opere di artisti come Taddeo Gaddi, Benozzo Gozzoli, Zanobi Macchiavelli, Giovanni Mazone e Luca Baudo. In questo spazio espositivo sarà eccezionalmente esposto il Monumento funebre a Guidarello Guidarelli di Tullio Lombardo concesso per la prima volta in prestito dal Museo d’Arte di Ravenna. Segnaliamo inoltre due opere che l’allestimento della mostra pone in  un significativo dialogo tra loro. Un contrasto che non sfuggirà ai visitatori più attenti. Al centro della sala del secondo piano troneggia infatti la Venere Italica di Canova che nell’intento dello scultore doveva onorare il genio dell’Italia. Vicino la splendida scultura invece, alla chiusura della mostra, troviamo un’opera particolare ,  il dipinto di Hayez dove l’Italia non ha le sembianze di una divinità, ma quelle di una fanciulla del popolo. Bella e con lo sguardo fiero, ma oltraggiata. Un’allegoria della nazione dolente dopo i fatti del 1848 e che invita ad una profonda riflessione ancora oggi.

Tiziano Vecellio  Pieve di Cadore, 1480/1485 – Venezia, 1576) Assunzione della Vergine, 1530-1532 Olio su tela / 394 x 222 cm  Verona, chiesa cattedrale di S. Maria Assunta  Provenienza: chiesa cattedrale di S. Maria Assunta  Foto. Piero Codato di Camerafoto, Bologna
Tiziano Vecellio
Pieve di Cadore, 1480/1485 – Venezia, 1576) Assunzione della Vergine, 1530-1532 Olio su tela / 394 x 222 cm
Verona, chiesa cattedrale di S. Maria Assunta
Provenienza: chiesa cattedrale di S. Maria Assunta
Foto. Piero Codato di Camerafoto, Bologna

INFORMAZIONI UTILI

Il Museo Universale. Dal sogno di Napoleone a Canova dal 16 dicembre 2016 al 12 marzo 2017 presso le Scuderie del Quirinale, via XXIV Maggio 2016 , Roma .

ORARI :

Domenica – giovedi dalle 10 :00 alle  20:00 ; venerdì e sabato dalle 10:00 alle 22:30. Non si effettua chiusura settimanale. La biglietteria chiude un’ora prima. Date particolari :

24 e 31 dicembre 2016 – dalle 10:00 alle 15:00

25 dicembre 2016 e 1 gennaio 2017 dalle 16:00 alle 20:00

6 gennaio 2017 dalle 10:00 alle 22:30

INGRESSO :

Intero 12 euro – Ridotto 9,50 euro – Gratuito per ragazzi fino ai 18 anni.

Audioguide in italiano ed inglese

Infoline, prenotazioni e visite guidate (individuali e per gruppi) : Tel 0639967500  – www.scuderiequirinale.it

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