Attraverso la passerella sospesa, che collega Il Museo del ‘900 a Palazzo Reale a Milano, si accede alla sezione che affronta gli anni Sessanta e le esperienze dell’Arte Cinetica e Programmata con una serie di ambienti del Gruppo T.
L’Arte Cinetica è una corrente artistica che si propone di introdurre il movimento nell’opera artistica. Gli artisti italiani sono stati protagonisti assoluti dell’arte cinetica. I capiscuola, possono essere considerati: Bruno Munari, Alberto Biasi, Gianni Colombo, Getulio Alviani.
Questi artisti si pongono come obiettivo di indagare le relazioni spazio-temporali che intercorrono fra i diversi aspetti della realtà. Cosa determinante nell’arte cinetica è l’intervento dello spettatore, l’opera si realizza compiutamente quando entra in dialogo con l’osservatore: resta a questo proposito famoso il provocatorio biglietto “Si prega di toccare” con cui gli artisti accompagnavano l’esposizione delle loro opere alle mostre, invitando esplicitamente i visitatori a un intervento attivo.
Davide Boriani, Ambiente Stroboscopico n.4, 1967
Una stanza buia al cui interno sono presenti degli specchi rotanti e lampade stroboscopiche rosse e verdi che vengono attivati casualmente attraverso dei sensori inseriti nel pavimento. A questo punto lo spettatore si trova al centro di uno spazio e di dimensioni espanse e artificiosamente incommensurabili. L’effetto di spaesamento percettivo si moltiplica quando nell’ambiente sono presenti più fruitori.
Giovanni Anceschi, Ambiente a shock luminosi, 1964
L’intenzione dell’artista è di mettere alla prova la capacità dello spettatore di sopportare lo spaesamento.Sopra due corridoi accostati e percorribili sono collocate due forti fonti luminose: l’interazione delle luci con le pareti provoca nello spettatore un effetto di abbagliamento e perdita dei confini dello spazio.
Gianni Colombo, Topoestesia – Itinerario Programmato (1965-70)
L’ambiente simula la struttura di un labirinto ed è composta da tre tunnel diversi e percorribili, le cui facce interne hanno trame di vari colori che interagiscono con le luci, a loro volta colorate. La sensazione è quella di camminare lungo pareti inclinate.