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Arte Fiera 2017 chiude con 48.000 visitatori

La 41esima edizione di Arte Fiera ha chiuso con oltre 48.000 visitatori (27 – 30 gennaio, padiglioni di BolognaFiere). Le gallerie selezionate erano 153  (su 178 espositori) con una voluta commistione tra moderno e contemporaneo, collettive e solo show sotto la direzione di Angela Vettese.

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Alcuni commenti della curatrice, dei galleristi e dei collezionisti: 

“La mia prima Arte Fiera – dichiara il Direttore Artistico, Angela Vettese – si chiude dopo giorni di contatti, talk, mostre in fiera e in città, nell’ambito di un nuovo progetto espositivo che ha cercato di cogliere i segnali per un’ulteriore selezione e arricchimento dei contenuti. Obbiettivi raggiunti: snellire, offrire stand di qualità, mescolare il moderno al contemporaneo, puntare su libri e fotografie. Il mio lavoro proseguirà, nel costruire l’edizione di Arte Fiera 2018, nella direzione di una sempre maggiore qualità dell’esposizione e di un ulteriore rafforzamento del rapporto già ottimo con le Istituzioni e le realtà culturali di Bologna. “

Mauro Stefanini, presidente dell’Associazione Nazionale delle Gallerie di Arte Moderna e Contemporanea: “Per noi galleristi italiani Arte Fiera è il primo evento dell’anno e l’appuntamento più importante in assoluto a livello italiano sul quale abbiamo tutti grandi aspettative, grazie anche all’afflusso di collezionisti e visitatori. Reputo che sia una bella edizione, di qualità, con opere importanti. Le gallerie hanno portato il meglio della loro attività e dei loro artisti. Il direttore artistico Angela Vettese ha fatto un ottimo lavoro, nonostante sia la sua prima esperienza a livello fieristico, ha messo un grande impegno a cui seguiranno sicuramente ottimi risultati perché Bologna ripaga sempre di questo grande impegno e di questo grande lavoro”.

Patrizia Raimondi, presidente dell’Associazione delle Gallerie di Arte Moderna e Contemporanea di Bologna: “La scelta della direttrice Angela Vettese di diminuire il numero delle gallerie e sorvegliare la qualità delle opere proposte si è rilevata vincente. Ritengo che la sfida dell’edizione di Arte Fiera 2017 sia stata vinta e che abbia attirato un pubblico numeroso e una presenza di collezionisti, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, molto elevata. Mi pare che ci sia un buon risultato di mercato, e quindi si possa parlare di un bilancio positivo per questa edizione, sia in termini di aspettative che di risultati, prodotti dalla fiera in relazione al programma proposto. Direi che gli sforzi di Bologna Fiere in senso generale e di Angela Vettese siano stati ricompensati da un risultato oltre le aspettative”.

Laura Trisorio, Studio Trisorio:
“Il bilancio è positivo. La qualità è migliorata ed è aumentata l’affluenza. Abbiamo visto anche dei collezionisti stranieri, quest’anno più degli altri anni. Anche in termini di vendite le cose sono andate bene e quindi siamo soddisfatti”;

Alessandra Bonomo, Galleria Bonomo:
“Sono venuti collezionisti che già conosciamo ma anche altri nuovi che non avevo mai visto, tutti molto interessati agli artisti che non conoscono e che noi rappresentiamo perché cerchiamo sempre di portare qualcosa di nuovo”;

Dario Bonetta, Galleria A+B:
“Le cose stanno andando bene, la scelta della Fiera ha prodotto dei buoni risultati perché il minor numero di espositori ha consentito un maggiore approfondimento da parte dei visitatori e dei collezionisti, legato sia al lavoro che alla pratica degli artisti. In questo modo c’è stata molta più attenzione rispetto agli anni scorsi”.

Matteo Lampertico, Galleria Lampertico:
“Una bella edizione, migliorata molto grazie alla curatela del nuovo direttore, Angela Vettese che ha imposto criteri selettivi più rigorosi: gli stand sono meno affollati, meno sovraccarichi e mi pare che il pubblico abbia già dato segni di apprezzamento per questa edizione”;

Daniele Palazzoli – Galleria Blu Milano:
“C’è stata molta gente già da giovedì, per cui sono davvero contento. Gente interessata che si informa, chiede i prezzi e acquista”;

Matteo Boetti, Galleria Bibo’s Place:
“Molto soddisfacente. Tanta gente giusta, perché non è il numero ma la qualità che conta. La selezione operata dalla nuova direttrice ha alzato ulteriormente il livello della manifestazione che trovo assolutamente convincente”;

Ida Pisani, Prometeo Gallery:
“Mi sembra molto bene: c’è un grande pubblico, sempre più interessato all’arte contemporanea. Questa edizione della Fiera mi pare davvero positiva”;

Alessia Paladini, Contrasto Galleria:
“C’è un buon interesse verso la fotografia sia per la presenza di pubblico che di riscontro e di interesse all’approfondimento. La fotografia sta entrando sempre più nelle corde dei collezionisti che, magari, passano dal collezionismo di altre forme d’arte a quello della fotografia. Siamo contenti”;

Michele Bella, Galleria Valeria Bella:
“Siamo contenti del lavoro che Arte Fiera fa sulla fotografia e di essere tra le Gallerie protagoniste di questa edizione. Penso che il Salone d Bologna possa continuare in un lavoro che dia sempre maggiore visibilità alla fotografia, e soprattutto possa riuscire a portare ad Arte Fiera delle importanti Gallerie straniere”;

Michela Rizzo dell’omonima Galleria:
“Io credo che la Fiera di Bologna sia sempre interessante. Bisogna partecipare perché si incontra moltissima gente, il flusso del pubblico è sempre molto numeroso, anche quest’anno confermato, e quindi si lavora bene”;

Filippo Di Carlo, Galleria dello Scudo:
“Abbiamo incontrato nuovi collezionisti, Arte Fiera offre sempre occasioni di scambio. Siamo moderatamente soddisfatti”;

Marco Niccoli, Galleria Niccoli:
“Il flusso è notevole ed è indiscutibile. Ieri soprattutto è stata una giornata campale.
C’è molto interesse: molti appassionati, molti curiosi. Dal punto di vista commerciale penso che in qualche modo ci sia più attenzione ma meno propensione alla spesa”.

Clicca qui per leggere il nostro report sulla fiera.

ARTE FIERA BOLOGNA

venerdì 27 – lunedì 30 gennaio 2017

www.artefiera.it

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  • ArteFiera a Bologna: fiera dell` arte o evento mondano? I dubbi mi sono venuti quando lo scorso anno sul sito ufficiale fu celebrata, con un articolo in grande evidenza, la “prestigiosa” partecipazione di Lapo Elkan a cui io avrei persino precluso l’ ingresso, chi ha visitato l’ odierna edizione riferisce che era frequente incontrare “illustri” ,i cosiddetti VIP, personaggi quali noti imprenditori, calciatori , allenatori , attori, politici etc… quasi tutti accomunati da un ricco portafoglio inversamente proporzionale alla loro sensibilità artistica e competenza, non sorprendono quindi le scelte operate dai galleristi, in una logica utilitaristica dettata da criteri rigorosamente dettati dal profitto non si può dare loro torto. Perchè spendere soldi per produrre cioccolata da offrire a clienti privi del senso del gusto, quando si può propinare loro il noto surrogato marrone con simile consistenza? In un approccio che appare snaturato , le loro scelte sembrano caratterizzarsi da logiche rigorosamente imprenditoriali. E’ vero che la qualità di un opera non si misura proporzionalmente al tempo impiegato per eseguirla, ma quando riscontro che la quasi totalità delle “opere” esposte alla fiera hanno evidentemente richiesto un tempo di esecuzione inferiore alle 2 ore, mi chiedo quale ne sia la ragione, e trovo una sola spiegazione: trattano l` arte e gli artisti alla stregua di un qualsiasi prodotto commerciale prediligendo la quantità rispetto alla qualità. Mi chiedo se De Chirico o Dalì che in tutta la loro vita hanno realizzato un numero di quadri inferiore a quello che tanti di questi pseudoartisti realizzano in alcuni mesi, avrebbero trovato spazio nell’ ambito di queste fiere. Questi “artisti” , reclamizzati, e uso questo termine nella sua accezione più dispregiativa e commerciale, da imprenditori nelle vesti di galleristi e da parte di critici prezzolati, sono spesso mediocri o talvolta, quando dotati di talento, sono condizionati dalle tempistiche loro richieste, l’ arte informale, astratta, minimalista e concettuale offrono il fianco a questo approccio speculativo, ma non le stigmatizzerei in quanto tali, piuttosto le obbligherei ad una ricerca artistica seria, che pur potendo trovare espressione in molteplici tecniche e stili, non può prescindere dal talento, dalle idee, dall’ inventiva, dalla personalità, dal buongusto, dalla tecnica e dalla passione e tensione artistica, che hanno caratterizzato tutte le vere opere d’ arte realizzate nel corso dei secoli. Quando condizionati dalla propria mediocrità o dai tempi stringenti imposti, realizziamo un’ opera il cui pregio sembra limitarsi alla firma apposta, e la realizziamo affinché avidi galleristi e critici prezzolati confezionino la loro cornice dorata ed allettino ignoranti acquirenti, rechiamo una onta, offesa e vilipendio al sacro fuoco dell’ arte che ha animato nei secoli artisti, committenti, collezionisti, critici ed estimatori. Lo stesso termine impiegato “fiera” nella sua etimologia e nel suo uso comune non si addice ad un evento artistico, ma si connota per la sua natura prettamente e meramente commerciale a cui purtroppo questi baracconi sembrano essersi ridotti.

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