Il premio Nobel per la pace 2016 è andato al presidente colombiano Juan Manuel Santos, l’uomo della riconciliazione tra le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia e il governo. Un’impresa decisamente storica (le FARC sono l’organizzazione di guerriglia comunista più antica del mondo) che si spera possa anche avere un benefico influsso sulla piaga del narcotraffico (di fatto la fonte di reddito principale dei guerriglieri), ampliando quindi la pacificazione anche a livello sociale.
È in seguito a quest’occasione che Mauricio Mayorga, designer e artista colombiano da sempre attento a tematiche sociali e ambientali, ha creato “La Paz es el Camino“: il progetto, nato in appoggio al vertice governativo del Premio Nobel che si terrà a Bogotà il 5 febbraio, invita a sostenere la pace tramite eventi di carattere culturale ed artistico, promossi da varie Fondazioni ed Enti distribuiti in tutto il mondo.
L’Italia è coinvolta tramite la Fundacion Internacional Cultural El Puente, nata nel 2011 in Venezuela e creata dalla Prof.ssa Cosetta Falasco, da anni attiva in ambito culturale a livello internazionale, che quest’anno – con la collaborazione della Prof.ssa Gioia Villanova – ha visto la creazione di due sedi operative, in Spagna (Gran Canaria) e nel nostro Paese. El Puente avalla il progetto di Mayorga con due eventi: un concerto a Playa del Carmen (Messico) con importanti musicisti locali, e una mostra d’arte a Gran Canaria, nella Ermita de San Pedro Martir a Telde.
A esporre è l’artista internazionale Cosi, le cui opere si caratterizzano per porre il focus sull’importanza dell’essenza rispetto alla forma, in perfetta linea con la filosofia giapponese che è riferimento primario dell’artista. Anche il materiale usato, la china (altro “retaggio” della cultura del Sol Levante) è caratterizzato da estrema essenzialità.
Concetti – questi, tra l’arte, la pace e l’essenza – su cui insistono anche due conferenze che si svolgeranno in concomitanza dell’evento di Telde, dedicate alla spiritualità nell’arte e all’essenziale come veicolo di pace. In questo, l’artista, la fondazione El Puente e Mayorga con il suo progetto sono perfettamente allineati: spesso è necessario accantonare la razionalità, quando ciò che la realtà mostra è palesemente l’opposto della Verità: percepire è sentire nel profondo, più che “cadere sotto i sensi”.
Per dirla insomma con Saint-Exupery, che di poesia e arte per contrastare la guerra se ne intendeva, “Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi”.