Sabato 11 marzo alla Galleria d’Arte Cascina Roma di San Donato Milanese sarà inaugurata una retrospettiva dedicata a Maria Papa Rostkowska, scultrice pioniera nella lavorazione del marmo nella Versilia dei lontani anni ’60, professione difficile per una donna a quei tempi, che le ha portato però grandi soddisfazioni e una carriera ricca di successi internazionali.
Nasce a Varsavia nel 1923 da padre polacco e madre russa. Nel 1943 sposa Ludwik Rostkowski Jr, importante esponente della social-democrazia polacca, con il quale partecipa al salvataggio di numerosi ebrei del Ghetto di Varsavia. Durante l’insurrezione di Varsavia, nel 1944, è attiva nella lotta contro l’armata tedesca ottenendo, dopo la liberazione, la medaglia Virtuti Militari nel frattempo studia architettura e belle arti. Rimasta vedova nel 1950 inizia a partecipare come pittrice a varie esposizioni in Polonia.
Grazie a Edouard Pignon, conosciuto a Varsaia, nel 1957 riesce a ottenere una borsa di studio a Parigi, ed è sempre grazia a lui che conosce l’editore, scrittore e critico d’arte Gualtieri di San Lazzaro (al secolo Giuseppe Papa), fondatore della rivista d’arte “XXe Siècle” e dell’omonima galleria, che 1958 diventerà suo marito. Da quel momento si aprono le porte del meraviglioso mondo artistico che offre la Ville Lumière, conosce artisti importanti come Serge Poliakoff, Joan Mirò, Ésteve, diventa amica di scrittori, critici e personalità della cultura come Eugene Ionesco, André Pieyre de Mandiargues, Pierre Volboudt, André Verdet, Robert Lebel, Jacques Lassaigne, Beniamino Joppolo, Vittorio De Sica, Cesare Zavattini, Nina Kandinsky e scultori come Emile Gilioli, Marino Marini, Lucio Fontana e Carlo Sergio Signori.
L’estate insieme al marito, Gualtieri di San Lazzaro, e al figlio Nicolas, frequenta Albisola, famosa località di ritrovo estivo per gli artisti che si dedicano alla ceramica e alla terracotta, è qui che Maria Papa comincia a entrare in contatto con la materia, a plasmarla, a darle forma, a sentirla propria, ed è qui che inizia a vivere una nuova dimensione artistica proiettandosi verso la forma tridimensionale.
Lavora nei laboratori di Tullio d’Albisola e passa le serate in compagnia di Carlo Cardazzo e Milena Milani e degli artisti che gravitano intorno alla Galleria del Naviglio come: Capogrossi, Crippa, Fabbri, Manzoni, Scanavino, Sassu, Wifredo Lam e Asger Jorn. In pochi anni diviene una scultrice di successo, Carlo Cardazzo, nel 1960, le organizza una personale alla Galleria del Naviglio, con una presentazione di André Verdet. Seguiranno altre importanti rassegne, in cui Maria Papa si trova in un importante circuito internazionale, che vede la partecipazione di artisti delle avanguardie storiche, come Hans Arp, Marc Chagall, Alberto Magnelli, Massimo Campigli e Sonia Delaunay, e artisti della seconda École de Paris, o italiani come Alberto Burri, Agenore Fabbri, Giuseppe Capogrossi e Lucio Fontana.
Nel 1966 invitata da Giuseppe Marchiori partecipa al Symposium del Marmo organizzato dalla ditta Henraux di Querceta, in Versilia, scopre il marmo, che diventerà il suo materiale d’elezione. Da allora, e fino al 1999, la sua vita si dividerà fra la Versilia e Parigi. Maria Papa Rostkowska muore a Pietrasanta nel 2008.
Nell’aprile 2009 la città di Pietrasanta le dedica un’importante retrospettiva, rendendo omaggio a una delle rare donne scultrici che si siano dedicate alla “taglia diretta”. Numerose opere sono state collocate in luoghi pubblici: Milano (Centro APICE, Università di Milano), Varsavia (Museo di Scultura, Museo Nazionale e due nel Palazzo Presidenziale della Repubblica Polacca), Mentone, Pietrasanta. A Parigi, al Palais Bourbon, proprio davanti alla sala dei deputati del Parlamento Francese, è stata collocata nella primavera del 2011 la scultura monumentale “Promesse de Bonheur”, alta più di 3 metri, in marmo bianco di Altissimo. Maria Papa è la sola artista non-francese ad avere un’opera al Palais Bourbon.
Grazie all’incessante operare del figlio Nicolas Rostkowski e della moglie Joèlle negli anni si sono volte numerose esposizioni commemorative: Parigi, Varsavia e Milano. In questa mostra, curata da Stefano Cortina, saranno presenti 54 sculture, di cui 42 marmi, 11 in terracotta e 1 bronzo, insieme a opere di artisti amici di Maria Papa e Gualtieri di San Lazzaro: Arp, Dumitrescu, Pignon, Man Ray, Music, Verdet, Henry Moore, Sonia Delaunay, Poliakoff, Picasso, Chagall, Mirò, Calder, Hartung, Dubuffet, Max Ernst, Anita Da Caro, Aryka Madeyska, Jan Cybis, Tadeusz Dominik, Estève, Gilioli, Roger Vieillard, Capogrossi, Crippa, Dadamaino, Fabbri, Lucio Fontana, Marino Marini, Magnelli, Milena Milani, Scanavino.
Un prezioso catalogo (Cortina Arte Edizioni, in italiano, inglese e francese) accompagnerà l’esposizione con testi critici e memorie di Marco Meneguzzo (storico dell’arte e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera), Lydia Harambourg (storica e critica dell’arte), Agnieszka Tarasiuk (curatrice del Museo di Scultura Kròlikarnia a Varsavia), Massimo Mallegni (sindaco di Pietrasanta).
“…Le sue sculture sono preghiere, abbaglianti di candido marmo, o cupe come la notte, inserite nello spazio, con i loro pieni e i loro vuoti, si trasformano in giganteschi fiori oppure in antichi guerrieri…”
Milena Milani
MARIA PAPA ROSTKOWSKA (1923-2008)
Le opere, gli amici, i luoghi
Dall’ 11 marzo al 30 aprile 2017
SABATO 11 MARZO
Ore 17 concerto della pianista Magdalena Zuk Musicality of sculpture, su musiche di Frederic Chopin, Karol Szymanowski e Domenico Scarlatti.
ORE 18 Inaugurazione
GALLERIA D’ARTE CASCINA ROMA
Piazza Delle Arti 6 – San Donato Milanese
Tel +39 0255603159
email cultura@comune.sandonatomilanese.it
Orario mostra:
da lunedì a sabato 9.30/12.30 e 14.30/18.30,
domenica 10.30/12.30 e 16.30/19.00