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I “Santi d’Italia” annunciano Papa Francesco a Milano

GIOVANNI SERODINE Ascona o Roma 1594/1600 – Roma 1630 SAN PIETRO CHE LEGGE 1628-1630 circa Olio su tela Rancate, Pinacoteca Cantonale Giovanni Züst GIOVANNI SERODINE Ascona o Roma 1594/1600 – Roma 1630 SAN PIETRO CHE LEGGE 1628-1630 circa Olio su tela Rancate, Pinacoteca Cantonale Giovanni Züst

In occasione della visita di Papa Francesco a Milano prevista per il prossimo 25 marzo, aprirà dal 24 marzo al 4 giugno 2017 a Palazzo Reale la mostra “I Santi d’Italia. La pittura devota tra Tiziano, Guercino e Carlo Maratta”. Una cinquantina di opere sulla devozione popolare di Roma e Milano raccontano la pittura devota dal Trecento all’Ottocento.

GIOVANNI SERODINE Ascona o Roma 1594/1600 – Roma 1630 SAN PIETRO CHE LEGGE 1628-1630 circa Olio su tela Rancate, Pinacoteca Cantonale Giovanni Züst
GIOVANNI SERODINE Ascona o Roma 1594/1600 – Roma 1630 SAN PIETRO CHE LEGGE 1628-1630 circa Olio su tela Rancate, Pinacoteca Cantonale Giovanni Züst

Protagonisti della mostra sono Francesco d’Assisi e Caterina da Siena che sono stati proclamati patroni d’Italia da Pio XII il 18 giugno 1939, Pietro e Paolo che sin dal primo secolo furono designati patroni di Roma e Ambrogio e Carlo Borromeo che tutt’oggi sono i protettori di Milano. Tra i capolavori in mostra, un Tiziano che rappresenta il momento in cui Cristo fa dono delle “sacre piaghe” a San Francesco. Lo stesso viene dipinto da Guercino nella pala d’altare della Cattedrale di Novara. Una presenza importante, che getta luce sul terremoto che ha colpito il centro Italia, è l’Estasi di San Francesco d’Assisi, tratto in salvo dalla distrutta chiesa di San Francesco di Accumoli. Santa Caterina si potrà ammirare raccolta in preghiera nelle opere del Cozzarelli, del Sodoma del Brescianino e di Raffaello Vanni.

GIOVANNI FRANCESCO BARBIERI, DETTO IL GUERCINOCento 1591 - Bologna 1666 SAN FRANCESCO RICEVE LE STIMMATE 1633olio su tela Novara, cattedrale di Santa Maria
GIOVANNI FRANCESCO BARBIERI, DETTO IL GUERCINOCento 1591 – Bologna 1666 SAN FRANCESCO RICEVE LE STIMMATE 1633olio su tela Novara, cattedrale di Santa Maria

L’esposizione prosegue attraverso opere rappresentanti Pietro e Paolo, i due santi patroni di Roma. Dalla preziosa chiave in argento a smalti, pietre e vetri colorati ad una “misteriosa” tavola dipinta senza l’ausilio dei pennelli nel 1525 da Ugo da Carpi su disegno di Parmigianino. Emergono figure avvolte nel buio nei due capolavori caravaggeschi dipinti da Ribera e da Giovanni Serodine. Questa sezione si chiude con due opere che inaugurano il Settecento: San Pietro battezza il centurione Cornelio dipinto dal marchigiano Carlo Maratta e l’opera di Giuseppe Cades con San Pietro appare a Santa Lucia e a Sant’Agata.

JUSEPE DE RIBERA, DETTO LO SPAGNOLETTOJátiva 1591 - Napoli 1652 SAN PIETRO PENITENTE 1626-1630 circa olio su tela collezione privata
JUSEPE DE RIBERA, DETTO LO SPAGNOLETTOJátiva 1591 – Napoli 1652 SAN PIETRO PENITENTE 1626-1630 circa olio su tela collezione privata

La mostra-incontro tra Roma e Milano, prosegue con una sezione su Ambrogio e Carlo Borromeo. Segue un dipinto di Cerano con il San Carlo in gloria ed una tela con la Visione di San Carlo Borromeo dipinta intorno al 1630 da Giovan Francesco Guerrieri.

Sarà infine possibile ammirare a Palazzo Reale due importanti recuperi di opere d’arte trafugate. La prima è una serie di cinque statue lignee della fine del Quattrocento di Domenico da Tolmezzo. La seconda è il recupero di un dittico cinquecentesco dipinto su tavola ancora tutto da studiare.

Informazioni utili

I SANTI D’ITALIA
La pittura devota tra Tiziano, Guercino e Carlo Maratta

A cura di Daniela Porro

Palazzo Reale, Milano
(Sala conferenze 3° piano)
Piazza Duomo, 12

Orari

Lunedì: 14.30-19.30
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30-19.30
Giovedì e sabato: 9.30-22.30
(ultimo ingresso un’ora prima della chiusura)

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