Roma. In occasione della conferenza stampa del 21 marzo 2017 nella sede del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, è stato presentato il tema del progetto della curatrice Cecilia Alemani per il Padiglione Italia alla 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Il titolo della mostra “Il Mondo magico” prende ispirazione dall’omonimo libro dell’antropologo napoletano Ernesto de Martino (1908-65), pubblicato subito dopo la seconda guerra mondiale e dedicato allo studio della magia come strumento attraverso il quale varie culture e popolazioni reagiscono a situazioni di crisi e all’incapacità di comprendere e dare forma al mondo. Tre gli artisti scelti che realizzeranno tre nuovi progetti, appositamente commissionati e prodotti per il Padiglione : Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi e Adelita Husni-Bey. Ecco dunque una novità per questa edizione: il numero ristretto degli artisti invitati che -come spiega la curatrice Alemanni- “ allinea il Padiglione Italia agli altri padiglioni nazionali presenti alla Biennale . Il Padiglione Italia secondo me non deve presentare una panoramica sull’arte italiana, quanto piuttosto offrire agli artisti un’occasione imperdibile”. I tre artisti, nati in Italia tra gli anni ‘70 e degli anni ’80, nonostante le molte differenze stilistiche, condividono una fascinazione per il potere trasformativo dell’immaginazione e un interesse del magico. “I tre artisti cercano non una via di fuga nelle profondità dell’irrazionale, ma un mezzo cognitivo con cui affrontare e ricostruire la realtà” tiene a precisare la curatrice.
Ecco alcuni estratti delle biografie del testo curatoriale di Cecilia Alemanni:
L’opera di Giorgio Andreotta Calò – classe 1979 – si focalizza sulle connessioni tra pensiero magico e tecnologia. Nelle sue installazioni l’artista, che lavora tra Venezia e Amsterdam, crea paesaggi di rovine nei quali mette a nudo gli scheletri di fabbriche ed edifici industriali: carcasse di un’era ormai obsoleta investita di una nuova aura magica. Uno dei temi che contraddistingue tutta la pratica artistica di Calò è la ricerca sul paesaggio lagunare di Venezia, sua città natale, nella cui architettura coglie un senso di fine imminente. L’acqua è spesso utilizzata come ‘materiale’ nelle sue opere.
Roberto Cuoghi –classe 1973 – è da sempre interessato al tema della metamorfosi. Vive e lavora a Milano utilizzando una varietà di mezzi espressivi, come il video, l’animazione, la scultura, la pittura e l’installazione sonora. Attraverso le sue opere ha costruito una poetica complessa che lo ha imposto come una delle voci più interessanti dell’arte italiana e internazionale. Negli ultimi anni Cuoghi sta dedicando la propria attenzione a una serie di sculture di varie dimensioni. La realizzazione di queste sculture sperimentali prevede spesso la combinazione di tecniche tradizionali ed esperimenti con nuove tecnologie, secondo quella combinazione di arcaico e futuristico che è una qualità distintiva della sua opera.
Adelita Husni-Bey – artista italiana di origine libica nata nel 1985- è l’artista più giovane tra quelli chiamati a esporre in questa mostra, ma ha già ricevuto importanti riconoscimenti in Italia e all’estero. Vive e lavora a New York .Spesso le opere dell’artista si sviluppano a partire da processi di creazione collettiva, quali giochi di ruolo, workshop e lavori di gruppo. In una delle sue opere più note, Postcards from the Desert Island (2011), l’artista ha invitato un gruppo di alunni dell’École Vitruve, una scuola elementare parigina autogestita, a partecipare a un workshop in cui i bambini hanno creato e governato per tre settimane un’isola deserta costruita in una sala della scuola mettendo in risalto le dinamiche sociali e i processi collettivi attraverso i quali si creano relazioni di potere, processi di emarginazione e sistemi di solidarietà.
(N.B. Le foto si riferiscono ad alcune opere passate dei tre artisti).
A parte le biografie e i lavori passati dei tre artisti scelti, durante la conferenza stampa non sono stati forniti molti particolari sui tre progetti studiati per il Padiglione Italia.
Saranno svelati soltanto in occasione dell’apertura durante le giornate inaugurali della Biennale Arte 2017 , dal 10 al 12 maggio. L’unica anticipazione che si è fatta sfuggire Cecilia Alemanni è la presenza di grandi installazioni (ambientali, scultoree, video) che dialogheranno con l’architettura del bellissimo spazio del Padiglione messo a disposizione degli artisti . Inoltre ha assicurato che, nonostante la maggiore esperienza di Cuoghi rispetto agli altri due, le tre presenze saranno equilibrate tra loro e con distinti spazi a disposizione. Saranno i visitatori a creare collegamenti tra le opere.
E’ previsto inoltre un programma di attività che offrirà agli allievi delle Accademie di Belle Arti italiane la possibilità di partecipare a dei workshop, confrontandosi non solo con gli artisti, ma anche con galleristi, curatori e direttori di museo.
INFORMAZIONI UTILI
57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia
PADIGLIONE ITALIA
Apertura al pubblico dal 13 maggio al 26 novembre 2017 – Arsenale, Tese delle Vergini
Orari di apertura : dalle ore 10.00 alle ore 18.00
Dal 13 maggio al 30 settembre – sede Arsenale – apertura prolungata il venerdì e il sabato dalle ore 10.00 alle ore 20.00
Giorno di chiusura : lunedì ad eccezione dei giorni 15 maggio, 14 agosto, 4 settembre, 30 ottobre,20 novembre
Main sponsor : Fendi
Catalogo pubblicato da Marsilio in edizione bilingue.
http://www.ilmondomagico2017.it/