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Philip Guston and the Poets. Ritorno a Venezia, tra poesia e rinascimento

Philip Guston: The Line, 1978, oil on canvas, 71 x 73 1/4 in. Private Collection. © The Estate of Philip Guston. Curtesy Hauser & Wirth Philip Guston: The Line, 1978, oil on canvas, 71 x 73 1/4 in. Private Collection. © The Estate of Philip Guston. Curtesy Hauser & Wirth

Un ritorno con una “prima”. Le Gallerie dell’Accademia di Venezia -dal 10 maggio al 3 settembre 2017- presentano la prima mostra veneziana dedicata a Philip Guston (1913, Montréal, Canada – 1980, Woodstock, Stato di New York, Stati Uniti). La mostra, dal titolo “Philip Guston and The Poets”, avrà un’impronta critico-letteraria e ripercorrerà l’intera carriera del pittore canadese. Una cinquantina di dipinti e venticinque disegni -realizzati tra il 1930 ed il 1980- illustreranno l’intimo legame con la poesia e il suo prolifico rapporto con l’Italia.

Philip Guston: Painter’s Forms, 1972, oil on panel, 48 x 60 in. Private Collection. © The Estate of Philip Guston. Curtesy Hauser & Wirth
Philip Guston: Painter’s Forms, 1972, oil on panel, 48 x 60 in.
Private Collection.
© The Estate of Philip Guston.
Curtesy Hauser & Wirth

Philip Guston. Uno dei grandi luminari dell’arte del XX secolo. Una carriera costellata da dipinti che ancora oggi esercitano una potente e profonda influenza sulle giovani generazioni di pittori contemporanei. Talento eclettico e multiforme miscelato a una lirica tensione alla libertà. Dai murales che evocano forme stilizzate all’astrazione. Dagli impasti densi e cromie minacciose agli affreschi delle dimore storiche del Rinascimento, fino agli ultimi lavori figurativi. Un lessico personale fatto di lampadine, libri, orologi, città, sigarette, scarpe abbandonate e figure incappucciate del Ku Klux Klan.

Philip Guston: Pittore, 1973, oil on canvas, 72 3/4 x 80 1/2. Private Collection. © The Estate of Philip Guston.  Curtesy Hauser & Wirth
Philip Guston: Pittore, 1973, oil on canvas, 72 3/4 x 80 1/2.
Private Collection.
© The Estate of Philip Guston.
Curtesy Hauser & Wirth

Philip Guston and The Poets. Temi umanistici, linguaggio e prosa. Una riflessione su cinque poeti fondamentali del XX secolo che fecero da catalizzatori per i dipinti e le visioni di Guston. D.H. Lawrence (Gran Bretagna, 1885 – 1930), W.B. Yeats (Irlanda, 1865 – 1939), Wallace Stevens (Stati Uniti, 1879 – 1955), Eugenio Montale (Italia, 1896 – 1981) e T.S Eliot (Gran Bretagna, americano di nascita, 1888 – 1965).

Una “prima” nella città che ha esercitato profonda influenza sulla sua opera. Un omaggio alla relazione dell’artista con l’Italia. Sin da giovane, ad esempio, nel realizzare murales Guston attinse dagli affreschi rinascimentali. Un amore per la pittura italiana che rimase come leitmotiv di tutta la sua carriera.

In una lettera del 1975 indirizzata all’amico Bill Berkson, poeta, critico e docente, Guston affermava: “Sono più che mai immerso nella pittura del Quattrocento e del Cinquecento! E quando vado verso nord, a Venezia, davanti a Tiepolo, Tintoretto e alle cosiddette opere manieriste di Pontormo e Parmigianino perdo la testa e tradisco i miei primi amori.”

L’artista canadese e cinque poeti. La mostra si sviluppa per nuclei tematici, le opere vengono poste in relazione con una selezione di scritti e di poesie. Un lavoro presentato non in sequenza cronologica, ma in rapporto all’ambiente poetico. Una rilettura. Una riconsiderazione inedita del suo lavoro.

Philip Guston: Mother and Child, c. 1930, oil on canvas, 40 x 30 in. Private Collection. © The Estate of Philip Guston.  Curtesy Hauser & Wirth
Philip Guston: Mother and Child, c. 1930, oil on canvas, 40 x 30 in.
Private Collection.
© The Estate of Philip Guston.
Curtesy Hauser & Wirth

D.H. Lawrence. Grazie al saggio del 1929 “Making Pictures”, la pittura di Guston sarà presentata da un’esplorazione del suo mondo di immagini. Dalla riflessione sull’atto creativo a quello sulle possibilità contenute nella pittura. Un percorso intimo di Philip Guston verso una “consapevolezza visionaria”. Emerge un rapporto sempre in evoluzione con forme, immagini, idee, e la loro manifestazione fisica. W.B. Yeats. Attraverso il poema “Byzantium” del 1930, Guston viaggia alla ricerca di una visione personale della pittura. Ecco che, come in Yeats, emergono riferimenti all’agonia e alla purificazione. L’artista abbandona il modernismo e l’astrazione per andare verso una nuova struttura pittorica più espressiva che egli individua nella figurazione.

Eugenio Montale. Una condivisa poetica del frammento espressa attraverso simboli tragici e potenti. Wallace Stevens e T.S. Eliot: Guston fa esplicito riferimento al poeta nel dipinto del 1979 “East Coker-T.S.E.”. L’esposizione offre una ricognizione letteraria della metafisica, degli enigmi e della ricerca di significato così come essi appaiono nel lavoro di Guston.

Philip Guston: Position I, 1965, oil on canvas, 65 x 80 in. Private Collection. © The Estate of Philip Guston.  Curtesy Hauser & Wirth
Philip Guston: Position I, 1965, oil on canvas, 65 x 80 in.
Private Collection.
© The Estate of Philip Guston.
Curtesy Hauser & Wirth

Nel 1948, un giovane Guston, dopo aver ricevuto il Prix de Rome, visita l’Italia per la prima volta. Vi ritorna ancora nel 1960. Il suo lavoro viene esposto alla Biennale di Venezia. Fa capolino in laguna ancora una volta nel 1970 per una residenza d’artista a Roma. Emerge un grande debito verso i più noti maestri italiani. Dalle vedute urbane antiche e moderne che popolano la sua serie dedicata a Roma, passando per i riferimenti ai film di Federico Fellini. Masaccio, Piero della Francesca, Giotto, Tiepolo e De Chirico vengono omaggiati in Pantheon (1973). Dipinti ispirati alla storia dell’arte italiana. Il Rinascimento soprattutto, come quelli che alludono alle atmosfere di Cosmè Tura e Giovanni Bellini. Opere realizzate da Guston durante i suoi viaggi e ora in mostra a Venezia.

Philip Guston: The Line, 1978, oil on canvas, 71 x 73 1/4 in. Private Collection. © The Estate of Philip Guston. Curtesy Hauser & Wirth
Philip Guston: The Line, 1978, oil on canvas, 71 x 73 1/4 in.
Private Collection.
© The Estate of Philip Guston.
Curtesy Hauser & Wirth

Informazioni utili

PHILIP GUSTON AND THE POETS

Venezia, Gallerie dell’Accademia

10 maggio – 3 settembre 2017

A cura di Kosme de Barañano
Allestimenti curati dallo studio GRISDAINESE di Padova

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