Sabato 18 marzo, lo studio Santaseveso, in occasione di STUDI FESTIVAL#3, ha presentato RIGIDE FLESSIBILITA’ del GRUPPO P+. Il gruppo, composto da Simona Santaseveso, Antonio Marciano, Barbara Crimella, Antonio Sammartano e Anna Marino, prende nome dall’uso dei diversi tipi di polimero utilizzati, puri o miscelati. Il gruppo utilizza, tra gli altri, il PMMA (polimetilmetacrilato), il polietilene ad alta densità ABS (Acrilonitrile, Butadiene, Stirene), la bioplastica, il polietilene tereftalato metallizzato, i polimeri termoindurenti trasparenti, la fibra di vetro e le acrilite.
Il gruppo, supportato dall’artista Franco Mazzucchelli, da Giorgio Bonafè, tecnico storico di Polimero Arte e supervisore del MAP (Museo Arte Plastica) dall’Arch. Alberto Quercetti della Quercetti s.p.a e dal Dott.Paolo e Gerardo De Luca di Gesiplast s.n.c., vuole storicizzare i materiali, banalmente identificati in blocco come “plastica”, che hanno invece una ben definita collocazione sia in chimica che in fisica.
La ricerca del gruppo ha portato a sfruttare le caratteristiche delle materie Polimeriche. Le alterazioni dei supporti plastici hanno trasformato la materia inerte in opera d’arte. La soluzione progettuale adottata dal singolo artista ha sospinto la metamorfosi della materia per agevolare una diversa fruibilità. Il supporto è stato liberato della sua ferma fisicità per arricchirsi della leggera piacevolezza estetica.
Anna Marino con le sue light box rapisce l’osservatore che trova nelle stanze dello studio Santaseveso un dialogo fitto tra le coperte isotermiche rivitalizzate da Barbara Crimella e le sferzate ironiche e graffianti dei lecca lecca, in liquid latex prevulcanizzato, di Simona Santaseveso; la tranquillità della forma circolare delle opere di Sammartano viene scardinata dai chiodini quercetti di Antonio Marciano.
RIGIDE FLESSIBILITA’ per STUDI FESTIVAL#3
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