Per scoprire le nuove tendenze nel mercato dell’arte, è fondamentale seguire le fiere. Giovedì 30 inaugura a Milano (su invito) la ventiduesima edizione di Miart, la fiera dell’arte moderna e contemporanea meneghina che quest’anno è diretta da Alessandro Rabottini.
La sua nomina è arrivata in una ricerca di continuità rispetto al lavoro svolto nelle ultime quattro edizioni dirette da Vincenzo de Bellis, di cui Rabottini è stato collaboratore fin dal 2013 come coordinatore curatoriale e nel 2016 come Vice Direttore.
Le 175 gallerie internazionali sono chiamate a raccolta nel padiglione di Fieramilanocity fino al 2 aprile. Interessante la crescita del 13% di quelle estere che saranno 71, il 41% del totale, con una spiccata presenza di partecipanti da Stati Uniti e Gran Bretagna.
L’edizione 2016 aveva visto oltre 45 mila visitatori, con un incremento dell’11% degli ingressi e soprattutto con un programma di eventi in città che aveva registrato il tutto esaurito. Anche quest’anno il capoluogo lombardo si animerà per la cosiddetta “artweek” che prevede una serie di inaugurazioni, aperture straordinarie, visite guidate, contenuti speciali, eventi realizzati in collaborazione con tutte le istituzioni pubbliche e private per una settimana che, come ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo del Corno metterà « in luce l’energia e la vitalità creativa di Milano, riaffermandone il ruolo di capitale della creatività contemporanea».
Gli eventi saranno diffusi in maniera capillare sul territorio, dal PAC, alla Fondazione Arnaldo Pomodoro, dall’Albergo Diurno di Porta Venezia ai Frigoriferi Milanesi, dal Triennale Design Museum alle aperture straordinarie della mostra a Palazzo Reale dedicata a Keith Haring. E ancora i progetti di Fondazione Prada e le visite speciali al Pirelli HangarBicocca.
Una delle caratteristiche peculiari di miart – che si articola in 5 sezioni principali, Established, Emergent, Decades, Object e la nuova sezione su invito Generations, che raccoglie l’eredità della precedente THENnow – è la ricerca di dialogo tra arte moderna, contemporanea e design, tra sperimentazione e maestri del dopoguerra.
Una delle novità dell’edizione 2017 è la sezione On Demand, dove vengono presentate opere site-specific come installazioni e wall paintings, performance, il cui filo conduttore è la necessità di essere “attivate” da chi le possiede. Come nella maggior parte delle fiere internazionali, non mancheranno i talks che coinvolgeranno più di 40 personalità internazionali tra curatori, artisti, collezionisti, direttori di musei e di festival internazionali. L’offerta italiana non è solo fieristica.
miart – fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea
31 marzo – 2 aprile 2017
preview 30 marzo 2017
fieramilanocity, padiglione 3, gate 5
Milano
www.miart.it
