ARRIVA IN ITALIA IL CROWDFUNDING PER L’ACQUISTO DI OPERE DA DONARE AI MUSEI: DALLA PUGLIA UNA LEZIONE DI CIVISMO
Gli inglesi lo fanno sempre, per gli italiani è una novità. Parliamo dell’ottima consuetudine di lanciare campagne popolari di raccolta fondi finalizzate all’acquisto di opere da donare ai musei. Il clima però sta cambiando, anche in Italia l’idea di sostenere e incrementare il patrimonio culturale della nazione con piccole azioni concrete sta prendendo piede.
Nel corso dell’asta di archeologia proposta a Londra lo scorso 24 marzo da Bertolami Fine Arts, la Fondazione Apulia Felix di Foggia si è aggiudicata una stele Daunia risalente al VII/VI secolo a.C., un frammento di storia del territorio pugliese che sarà donato a un museo locale. La Fondazione, presieduta da Giuliano Volpe, si è intestata un’iniziativa partita dal basso su idea di due giovani archeologi: Domenico Sergio Antonacci e Domenico Moretti.
I due Domenici avevano intercettato la stele sul catalogo della casa d’aste e lanciato su Facebook una sottoscrizione popolare per acquistarla. La Fondazione Apulia ha accolto e rilanciato con entusiasmo l’appello, risultato? La stele torna a casa per la modica spesa di 3.190 euro.
Intendiamoci, nei musei del territorio pugliese di stele come quella acquistata dalla Fondazione Apulia ce ne sono tante e i promotori dell’iniziativa ne erano ben consapevoli. Lo spirito che ha animato sin dall’inizio i battaglieri ragazzi di Foggia è stato più che altro quello di dimostrare che ognuno di noi può fare qualcosa per valorizzare il patrimonio culturale della nazione. Sostenere il patrimonio culturale italiano con azioni utili e concrete si può e costa poco, dalla Puglia una bella lezione di civismo e amore per il territorio.