Con l’arrivo della primavera, turisti e romani non possono perdere l’occasione di trascorrere qualche ora passeggiando in uno dei più importanti colli di Roma: l’Aventino. E’ un luogo carico di storia e leggenda, che in questo periodo dell’anno diventa ancora più straordinario grazie all’apertura al pubblico, il 21 aprile, del Roseto Comunale.
L’Aventino si trova proprio di fronte al Palatino, il colle sede del vasto palazzo imperiale; nella vallata naturale ai loro piedi, fu edificato in epoche remote, l’imponente Circo Massimo, amato luogo di divertimento per i romani, grazie alle celebri corse con i cavalli. La posizione dominante dell’Aventino, che si affaccia da un lato sul fiume Tevere, lo rende uno dei punti panoramici più famosi di Roma. Sulla sua cima infatti si trova il romantico Giardino degli Aranci e dalla sua terrazza si gode di una vista mozzafiato sull’intera città.
Fu proprio questa sua strategica posizione a rendere di fatto l’Aventino un luogo frequentato e abitato fin dalle origini: da ricco quartiere residenziale di epoca romana, divenne rocca militare della famiglia Savelli (i muri esterni del Giardino degli Aranci corrispondono proprio a questo antico edificio) e meta di pellegrinaggio fin dal medioevo per la presenza di alcune basiliche come per esempio Santa Sabina, Santa Prisca e Sant’Alessio.
L’Aventino è poi il colle scelto anche da due importanti ordini cavallereschi del passato: i Templari prima e i Cavalieri di Malta poi. Ancora oggi, proprio sulla sommità del colle, si trova la sede del Priorato dei Cavalieri di Malta, un’imponente villa protetta da alti muraglioni, il cui portone regala una sorpresa sensazionale: accostando l’occhio al buco della serratura, si può vedere, in uno straordinario gioco prospettico, un viale di piante appositamente tagliate e piantate che accompagnano lo sguardo fino alla cupola della Basilica di San Pietro. In questo modo tre sono gli stati che si possono osservare: Italia, Vaticano e Sovrano Militare Ordine di Malta.
Tornando a valle però, prima di lasciare il colle, si consiglia una passeggiata all’interno del Roseto Comunale. A partire dal 21 aprile, giorno del Natale di Roma, e fino alla metà di maggio, aprono al pubblico i cancelli di questo piccolo ma incantevole giardino in cui sbocciano più di 1.100 diversi tipi di rose provenienti da tutto il mondo, un vero e proprio trionfo di colori e profumi inebrianti. La sua storia è antica e particolare.
Il Roseto dell’Aventino fu infatti creato negli anni Cinquanta del Novecento, andando a sostituire un precedente roseto realizzato nel 1931 sul Colle Oppio (di fronte quindi al Colosseo), per volere della Contessa Mary Gailey Senni. La nobildonna partecipò a tutte le fasi di realizzazione del roseto ed è a lei che si deve l’istituzione annuale del “Premio Roma”, per l’elezione della rosa più bella in concorso! Il roseto del Colle Oppio però andò completamente distrutto durante la II Guerra Mondiale e nel 1950 si decise quindi di realizzarne uno nuovo, proprio qui sull’Aventino.
La scelta del posto non fu casuale: qui infatti, in seguito al trasferimento del cimitero ebraico al Verano effettuato nel 1934, il Comune di Roma aveva a disposizione una “nuova” area verde. In memoria dell’antico luogo sacro ebraico, fu posto all’ingresso una stele, mentre i vialetti interni del roseto che dividono ancora oggi le aiuole, furono disegnati in modo da formare una menorah, il candelabro a sette bracci, simbolo sacro dell’Ebraismo.
Il giardino è oggi tagliato a metà da via di Valle Murcia e non casualmente: nella parte alta del roseto si trovano infatti tutte le variegate specie di rose (tra cui le più stravaganti sono indubbiamente la rosa dai petali verdi, quella maleodorante e quella dai petali che mutano colore), mentre nella porzione inferiore, più a valle, si trovano tutte le rose vincitrici del concorso “Premio Roma” – dal 1993 ad oggi – e le specie in gara annualmente.
Durante la primavera romana, si consigli di perdere l’occasione di fare una passeggiata all’Aventino.
Approfondimento a cura di L’Asino d’Oro Associazione Culturale, che organizza visite guidate e passeggiate per andare alla scoperta di Roma con archeologi e guide turistiche abilitate della Provincia.