Print Friendly and PDF

Il dialogo tra un architetto e un fotografo. Siza e Basilico a Reggio Emilia

Gabriele Basilico, Porto 1995 Gabriele Basilico, Porto 1995

Reggio Emilia, Vicolo Folletto Art Factories. Fino al 9 luglio 2017, Gabriele Basilico (1944-2013) e Álvaro Siza (1933) presentano Matosinhos. Non c’è spazio né architettura senza luce.

40 fotografie di Gabriele Basilico dialogano con 10 disegni dell’architetto Álvaro Siza, in occasione di Fotografia Europea. L’esposizione dei due artisti dà forma al ritratto di Matosinhos, comune portoghese situato nel distretto di Porto, e allo stesso tempo costituisce l’esito del dialogo tra un architetto e un fotografo, maturato attraverso lunghe conversazioni. Basilico e Siza si conobbero in occasione del Progetto Espositivo “Uma cidade assim (Una città così)”, commissionato dal Comune di Matosinhos.

Gabriele Basilico, Matosinhos 1996
Gabriele Basilico, Matosinhos 1996

«Stiamo passeggiando – scrive Gabriele Basilico nel 2011 – Álvaro e io, una domenica mattina per le strade di Matosinhos, non lontano dalla casa in stile eclettico di rua Brito Capelo, dove Siza ha vissuto per molti anni con la sua famiglia e dove tuttora abita sua sorella Tereza. I fabbricati che contornano le strade di questo quartiere sono capannoni, magazzini, spazi di industrie dismesse, dove una volta veniva lavorato e inscatolato il pesce. Le scritte delle compagnie, che campeggiavano enormi sulle facciate degli edifici, come nelle tele degli artisti pop, sono scolorite, quasi illeggibili e l’atmosfera, con la complicità della luce intensa che si riflette sul pavé e dell’assenza quasi totale di traffico, è come sospesa in un tempo dilatato».

«Circa venti anni fa – racconta Álvaro Siza nel 1999 – visitò il Portogallo un architetto brasiliano, Charles Nelson che dirigeva la ristrutturazione di una favela a Rio de Janeiro. Ci presentò il suo progetto, un variopinto miscuglio di lotta urbana, auto-costruzione, samba e poesia. […] Nacque in me l’idea che la città rinnovata, non sappiamo quale città, sarebbe sorta dalla periferia, dalle bidonvilles, dalle favelas, più che dalla memoria o dalla presenza dei centri storici. Provo la stessa sensazione quando guardo le fotografie di Basilico. […] Le immagini esasperate di Basilico sono l’espressione di un’enorme speranza, di comprensione e di tolleranza, della convinzione. Possiamo parlare di fede, fede nell’uomo in costruzione. […] Basilico è un architetto che non esercita? È un architetto di visione al di là del pessimismo. Sa vedere meglio e apprendere, insegnare a vedere. I suoi strumenti sono l’ombra e la luce. Le ombre disegnano lo spazio. Dipendono dalla lue. Non c’è spazio né architettura senza luce. L’accettazione è creazione. Luce».

La mostra comprende, inoltre, alcune note fotografie di Porto scattate negli stessi anni da Gabriele Basilico.

Gabriele Basilico, Porto 1995
Gabriele Basilico, Porto 1995
Alvaro Siza, Matosinhos
Alvaro Siza, Matosinhos
Gabriele Basilico, Matosinhos 1996
Gabriele Basilico, Matosinhos 1996
Un disegno di Alvaro Siza
Un disegno di Alvaro Siza

Informazioni utili

Gabriele Basilico e Álvaro Siza, Matosinhos. Non c’è spazio né architettura senza luce
5 maggio – 9 luglio 2017
Vicolo Folletto Art Factories (Vicolo Folletto 1, Reggio Emilia)
Orari: da martedì a sabato ore 10.30-13.00 e 16.30-19.30, oppure su appuntamento, chiuso il giovedì. In occasione di Fotografia Europea, apertura straordinaria domenica 7 e 14 maggio, ore 10.30-13.00 e 16.30-19.30.

www.vicolofolletto.it

Commenta con Facebook

leave a reply

*