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Maria Stuarda al Teatro Carlo Felice di Genova

Maria Stuarda al Teatro Carlo Felice di Genova

Maria Stuarda al Teatro Carlo Felice di GenovaPrima assoluta (nella storia del teatro) di Maria Stuarda al Teatro Carlo Felice di Genova. Opera in due atti dalle fortune alterne di Gaetano Donizetti, musicata su libretto di Giuseppe Bardari e rappresentata in prima assoluta alla Scala il 30 dicembre 1835, esprime bene il complesso lavoro di tessitura che il compositore italiano costruì intorno alle sue protagoniste: forti – spietate a volte – eppure fragili.

«Ah! quando all’ara sorgemi… Ah dal ciel discenda un raggio…»
(Maria Stuarda – Atto I)

Tutto il mondo è palcoscenico” scriveva Shakespeare, l’animo umano si alimenta di contrasti che spesso lacerano l’intimità dell’uomo, talvolta in maniera del tutto dissimulata dall’aspetto visivo che parrebbe rimanere inalterato.
Le tensioni che si scatenano al proprio interno, invece, di natura così travagliata, necessitano dell’analisi disperata di tutte le possibili risoluzioni ed anche di tutti i possibili suggerimenti.

In Maria Stuarda, opera dalla difficile nascita e dalla particolare tinta mesta e priva di reale svolgimento temporale (si immagina sin dall’inizio che l’epilogo sarà comunque il patibolo), si descrive il turbamento interiore di due regine, protagoniste della Storia, accennando motivazioni politiche, religiose e umane.Maria Stuarda al Teatro Carlo Felice di Genova

Donizetti intesse la tragedia lirica di melodie accorate e complesse, di lunghe frasi musicali accompagnate da una orchestrazione attenta a sottolineare, con rapidi ma penetranti colori, il sentimento espresso col canto.

Il lungo percorso finale che porta Mary Stuart al patibolo è un lento, melanconico, sereno saluto alla vita e al proprio passato. E anche la celebre scena di incontro-scontro tra le due regine si risolve forse fin troppo brevemente, quasi a sottolineare la necessità del tragico finale.

Delle opere dedicate dal compositore italiano alle regine Tudor (la cosidetta “trilogia Donizzetiana”) Maria Stuarda è decisamente la più fragile, soprattutto da un punto di vista prettamente compositivo; per questo motivo è proprio la Stuarda che più di Bolena e Devereux necessita di un’esecuzione di livello eccelso per far brillare le gemme che contiene e al contempo lasciare spazio al bel canto, per il quale occorrono bravi interpreti, un direttore che li assecondi ed un allestimento funzionale alla musica.

Un obiettivo che il teatro genovese raggiunge con un’ottima prova della due protagonista, in particolare Elena Mosuc, mirabile e folgorante. Il canto della Mosuc trova la sua espressività non solo nel fraseggio che esalta ogni parola ma nella stessa perfezione della linea di canto, senza bisogno di sovrapporre accenti enfatici o naturalistici.

A lei si contrappone la brillante e magnificamente ferrigna Elisabetta di Silvia Tro Santafe, anch’ella in serata di grazia. Della regina d’Inghilterra la Ganassi coglie ogni singola sfumatura caratteriale, così come proposta nell’opera, e la rende con autorevole sicurezza sia nel canto perfetto che nella recitazione sempre convincente.

Valido l’apporto offerto da Celso Albelo (Leicester), capace di offrire al pubblico genovese una buona prova pur senza lasciare il segno. Adeguati gli altri interpreti (Andrea Concetti, Stefano Antonucci e Alessandra Palomba).Maria Stuarda al Teatro Carlo Felice di Genova Buona la direzione del giovane maestro ucraino Andriy Yurkevych, che pare avere trovato il punto giusto nell’interpretazione di questo Donizetti. I suoni precisi, puliti e mai sovrastanti evidenziano i caratteri melodici del belcanto, senza rallentare troppo nei passaggi patetici, ma lasciando spazio ai fraseggi e ai colori, in un evidente dialogo continuo col palcoscenico. Ottima la prova del Coro del Teatro Carlo Felice, diretto dalla solita mano salda del Maestro Acquaviva.

Alfonso Antoniozzi opta per una regia fatta di tanti movimenti e di molti sguardi. Lascia qualche dubbio la sottolineatura della finzione teatrale (sipario aperto con attrezzisti in vista, trucco iniziale per le due regine con tanto di saluto iniziale tra le interpreti) che toglie qualcosa alla magia e spezza l’immersione nella musica. Da segnalare il cast del secondo turno, con la sempre brava Desiré Rancatore (reduce dalla prima stagionale) al debutto nel ruolo.

Maria Stuarda– Opera in due atti di Gaetano Donizetti
Teatro Carlo Felice di Genova
da mercoledì 17 maggio, repliche 18,20,21 24 maggio 2017
carlofelicegenova.it

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