Apre oggi, 26 maggio, nelle sale di Palazzo del Melograno (Piazza Campetto 2, Genova) l’esposizione Wannenes dei lotti delle aste di “Importanti Gioielli”, “Dipinti Antichi e del XIX secolo” e “Monete e Medaglie” del 30, 31 maggio e 1 giugno 2017. Le opere saranno visibili con orario 10.00 – 13.00 | 14.00 – 18.00.
La prima giornata di vendite è incentrata sul ricco catalogo di gioielli e orologi, che comprende un gruppo di sei lotti di Frascarolo di Valenza: un anello in oro, diamanti smalti e diamanti realizzato come una testa di zebra (lotto 110, stima 700 – 1.300 euro; lotto 114, stima 1.200 – 2.220 euro), un bracciale rigido in oro, smalto e diamanti con le fattezze di una tigre (lotto 112, stima 6.000 – 8.000 euro), una spilla in oro, smalti e diamanti che ritrae un leone (lotto 113, stima 3.000 – 6.000 euro; lotto 119, stima 1.000 – 2.000 euro), una spilla a civetta in oro, smalto e diamanti (lotto 116, stima 4.500 – 6.500 euro), ed infine un anello in oro, smalto e diamanti eseguito come una pantera (lotto 117, stima 900 – 1.300 euro).
Molto eleganti poi un pendente in oro e argento, perla naturale, smeraldo e diamante della fine del XIX secolo (lotto 236) stimato 5.000 – 6.000 euro ed un lungo sautoir in oro, argento, perline e tormalina di Buccellati del 1920 circa (lotto 238, stima 5.000 – 6.000 euro); una collana con un filo di 84 perle naturali (lotto 241) è valutata 8.000 – 12.000 euro, mentre una parure in oro, perla naturale e diamanti, firmata Petochi del 1960 circa, composta da un paio di orecchini e da un anello con perla naturale (lotto 248) è stimata tra i 16.000 ed i 20.000 euro.
Si segnalano poi un orologio da polso Cartier del 1920 con cassa in platino, decorazioni in diamanti taglio a rosa e carré e bracciale realizzato con cinque fili di perle (lotto 257, stima 5.000 – 6.000 euro), un bracciale in oro, smalto e diamanti a forma di cavallo (lotto 348, con la stima di 12.000 – 16.000 euro) ed un anello in oro, smalto e diamanti a cupola (lotto 349, stimato 4.500 – 5.500 euro), entrambi firmati Webb.
Cinque lotti rendono omaggio al genio creativo del milanese Cusi (1863 – 1930) (lotti 355-359) rappresentati da una collana in platino realizzata con una serie di ventisei brillanti (lotto 355) è valutata in catalogo tra i 24.000 ed i 35.000 euro, e anello in platino con al centro un rubino Burma taglio cuscino del peso di cts 3.98 accompagnato da certificato SSEF (lotto 357) ha una stima di 60.000 – 80.000 euro.
Altri lotti di interessante qualità presentati in questa tornata di vendita sono l’anello “Trombino” in platino, zaffiro birmano “pan di zucchero” di 10 cts che esalta, invece, la fantasia di Bulgari (lotto 360) è in catalogo a 40.000 – 50.000 euro, una spilla Panthère di Cartier in platino, onice, smeraldi e diamanti (lotto 362) è stimata 10.000 – 15.000 euro, mentre una collana in platino, oro e smeraldi e diamanti si impone per la sua indiscutibile bellezza (lotto 364): la valutazione è di 30.000 – 50.000 euro. Iconico, infine, un orologio da polso in acciaio, un Rolex Oyster Cosmograph Daytona, della metà degli anni ’70 (lotto 369) che l’esperto ha stimato tra i 30.000 ed i 40.000 euro.
Il 31 maggio sarà la volta dei dipinti antichi e del XIX secolo, con un occasione un catalogo ricco di opere di significativo valore artistico, prima fra tutte Ciro sacrifica all’idolo Bell, dipinto realizzato a tre mani da Jan Ross, Stefano Camogli e Domenico Piola (lotto 629, 40.000 – 60.000 euro). Anna Orlando definisce questa tela un tripudio pittorico “fatto di sguardi, gesti, fiori, frutti, metalli preziosi; luci e bagliori; ombre e colori. Quattro, forse sei mani, hanno lavorato allo straordinario dipinto che inscena un sacrificio pagano secondo lo schema tipico di quella che ho voluto definire la “natura morta animata fiammingo genovese”, di cui è in verità uno tra i più strabilianti esiti qualitativi”.
Tra le altre opere significative presentate in questo catalogo ricordiamo due tele del fiorentino Alessandro Salucci con il fiammingo Johannes Lingelbach, raffiguranti un Capriccio architettonico con arco trionfale e porto di fantasia e un Capriccio architettonico con chiesa e porto tra i capolavori della loro produzione (lotto 688) e stimate 15.000 – 25.000 euro. Una Marina con costa rocciosa e pescatori, di un giovanile Salvator Rosa, ci mostra un pittore che studia dal vero, con uno scorcio di mare animato da barche e figure di in lontananza, un’impervia massa rocciosa al centro della tela e delle figure in primo piano intente nella pesca (lotto 698): la valutazione è tra i 15.000 ed i 25.000 euro. Un Paesaggio del napoletano Gaetano Martoriello, di belle dimensioni ed in ottimo stato di conservazione, è un perfetto esempio delle qualità artistiche di questo allievo di Giacomo del Po e di Nicola Massaro, protagonista del genere paesistico tra Sei e Settecento, (lotto 737), stimato 8.000 – 12.000 euro.
Di grande charme è poi una Veduta Immaginaria del Tevere con La Chiesa Di San Giovanni Dei Fiorentini dell’austriaco Michael Wutky, dove l’artista rispetto alla visione illuminista di Philipp Hackert sembra anticipare una percettibilità già romantica, con questo descrivere, pur nella precisione descrittiva e prospettica, la veduta attraverso l’effetto di controluce e dei giochi d’ombra (lotto 690). L’opera è valutata 15.000 – 25.000 euro. Incantevole, infine, il bozzetto del Riposo dopo la fuga in Egitto di Corrado Giaquinto, uno dei più importanti artisti del Settecento italiano e europeo: opera realizzata ante 1739 nella cappella dedicata a San Giuseppe della chiesa di Santa Teresa a Torino (lotto 722, stima 8.000 – 12.000 euro).
Tra i dipinti del XIX secolo offerti nella vendita del 31 maggio due costituiscono un perfetto esempio dell’amore, caratteristico dei pittori ottocenteschi, per una narrazione più intima ed affettiva. Il primo è un olio su tavola di Antonio Rotta (Gorizia, 1828 – Venezia, 1903), firmato e datato 1891, raffigurante La stella di mare – presente all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Roma del 1893 e all’Esposizione Artistica di Gorizia del 1894 – dove l’artista goriziano concentra l’attenzione nell’incrocio degli sguardi delle due fanciulle al centro della scena, la prima di profilo che innalza la stella marina e la seconda in posizione frontale con lo sguardo rivolto verso l’insolito animale marino (lotto 872, stima 15.000 – 20.000 euro). Identico clima si ritrova ne La balia di Federico Andreotti (Firenze 1847 – 1930), uno dei capolavori dell’artista, dove l’artista descrive una animata scena di vita quotidiana, vera immagine della serenità familiare (lotto 919): l’opera è valutata tra i 20.000 ed i 25.000 euro.
La vendita del 1 giugno, con un catalogo di circa 300 lotti, è la prima dedicata a monete e medaglie con il nuovo dipartimento diretto da Daniele Ricci. Tra gli esemplari più antichi segnaliamo una tetradracma macedone di Filippo II (359-336 a.C.) (lotto 1008) con stima tra i 550 ed i 650 euro. La vendita offre una scelta di esemplari di monete romane repubblicane, soprattutto denari, tra cui un esemplare del 55 a.C. (Gens Plautia) con Cibele e al rovescio Bacco ai piedi di un cammello (lotto 1044: stima 100 – 150 euro). Per quanto riguarda l’Impero spiccano fra gli altri un pregevole asse di Germanico del 50-54 d.C. coniato sotto Claudio, raro e di alta qualità (lotto 1049) e stimato 300 – 450 euro, ed un sesterzio di Marco Aurelio (lotto 1064, 450 – 650 euro) coniato sotto Commodo nel 180 d.C. con ritratto e complessa scena di “Consecratio” con pira funebre a quattro livelli. Per le zecche italiane, da citare il pregevole zecchino genovese del 1733 (lotto 1186, stima 550 – 600 euro) o il testone per Masserano con busto di Ludovico II Fieschi e san Teonesto in trono (lotto 1195, stima 550 – 750 euro). Un raro ducato in oro per Ferdinando I d’Aragona (1458-1494) con al rovescio l’arma araldica e al dritto un fedele ed incisivo ritratto coronato del sovrano (lotto 1202, stima 2.600 – 3.200 euro). Una piastra con san Michele che trafigge Satana, fatta coniare nel 1692 a nome di papa Innocenzo XII Pignatelli (1692-1700) in perfetto stato di conservazione (lotto 1222) è stimata dall’esperto 900 – 1.200 euro. Per le cose veneziane, invece, è da segnalare una probabile prova in rame del ducato d’argento risalente al periodo di Alvise IV Giovanni Mocenigo (1763-1778) (lotto 1240) valutata 150-200 euro, offerta insieme a monete di varie officine italiane e ad alcuni interessanti esemplari di monetazione decimale. Ricca anche la parte medaglistica, con rare fusioni rinascimentali come quella opera dello Sperandio da Mantova per Andrea Bentivoglio, della fine del XV secolo e decorata con il ritratto al dritto e l’impresa dell’unicorno al rovescio (lotto 1253, stima 1.500 – 2.000 euro) o ancora, dello stesso autore, l’uniface con i ritratti affrontati di Ercole d’Este duca di Ferrara ed Eleonora d’Aragona, sposi nel 1473 (lotto 1256, stima 1.500 -2.000 euro). Il catalogo offre infine una bella scelta di placchette e medaglie di epoca barocca, settecentesca e napoleonica: si segnala una rara medaglia scatola in lamina d’argento contenente diciassette miniature con le battaglie dell’epopea napoleonica (lotto 1271), offerta con una stima di 750 – 850 euro).
ASTA 223
GIOIELLI E OROLOGI
30 MAGGIO 2017
Prima Tornata ore 15:00
lotti 1 * – 262
Seconda Tornata ore 21:00
lotti 263 * – 448
ASTA 224-225
DIPINTI ANTICHI
31 MAGGIO 2017
Prima tornata ore 15:00
lotti 501 – 832
Seconda Tornata ore 21:00
lotti 842 – 984
ASTA 224-225
DIPINTI DEL XIX SECOLO
31 MAGGIO 2017
Prima tornata ore 15:00
lotti 501 – 832
Seconda Tornata ore 21:00
lotti 842 – 984
ASTA 229
MONETE E MEDAGLIE
1 GIUGNO 2017
ore 10:00
ESPOSIZIONE
26 – 29 MAGGIO 2017
Palazzo del Melograno
Piazza Campetto 2, Genova
10.00 – 13.00 | 14.00 – 18.00
