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Michela Pomaro torna a Milano. Un rompete le righe a suon di acidità psichedeliche

Michela Pomaro Michela Pomaro
Stripes di Michela Pomaro
Stripes di Michela Pomaro

Rompete le righe! Nuova personale di Michela Pomaro (Biella, 1971) alla Galleria Federica Ghizzoni di Milano. Di ritorno da un doppio successo -quello di Alla Fin della Fiera e quello riscontrato a Dubai in occasione di Art Dubai- le atmosfere psichedeliche dell’artista biellese tornano a saturare gli spazi di una galleria, illuminando piccoli poliedri in serie. Acide tonalità luminescenti. Micro cassette di legno, vaschette di gelati raccolgono i “frutti” del lavoro dell’artista piemontese, ormai di scena fissa a Milano tra creazioni d’arte e di moda.

In esposizione cassette di legno di albicocche, di fragole e di ciliegie… di tutti i frutti del mondo che in realtà si trasformano e diventano coni, dadi, rigatoni, formine seriali palpitano in combinazioni astratte. Cassette in miniatura, di identico formato, di gesso di tutti i colori, come pronte a essere messe in un forno, da cui riemergere magicamente glassati e fluorescenti, grazie alla resina dega brek.

Cassette di gelato di Michela Pomaro
Cassette di gelato di Michela Pomaro

E vaschette di alluminio di gelati, ricolme di ceramica sintetica fluorescente, materia traboccante e volutamente eccessiva, a tratti ridondante, contengono ognuna delle sculture monocrome, gialle, arancio e rosa fucsia, apparentemente morbide e cremose, ma in realtà dure. È il colore acido e quasi psichedelico che caratterizza il lavoro di Michela. Tutto è avvolto da una luce al neon blu che avendo  la stessa lunghezza d’onda dei colori fluorescenti, trasformare la galleria in un’ultima fiera notturna. E ancora Smiles, le stupide faccine sorridenti americane, che da oltre mezzo secolo, a ondate ricorrenti, riappaiono.

Tutte le informazioni: http://www.federicaghizzoni.it/

Michela Pomaro
Michela Pomaro, Stripes
Michela Pomaro
Michela Pomaro

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