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La Pioggia secca (e bronzea) di Olì Bonzanigo si abbatte su Milano

Oli Bonzanigo Pioggia secca © Olì Bonzanigo courtesy of Viasaterna Oli Bonzanigo Pioggia secca © Olì Bonzanigo courtesy of Viasaterna
Oli Bonzanigo Pioggia secca © Olì Bonzanigo courtesy of Viasaterna
Oli Bonzanigo Pioggia secca © Olì Bonzanigo courtesy of Viasaterna

La Pioggia secca di Olì Bonzanigo si abbatte su Milano, sugli spazi di Viasaterna per la precisione. Il progetto è il secondo capitolo di una serie di mostre curate dalla galleria e dedicate al lavoro di giovani artisti emergenti. Viasaterna presenta per la prima volta il lavoro di Olì Bonzanigo (Milano, 1989), invitata a dialogare con lo spazio della galleria. Nella project room, due misteriosi oggetti emergono dal buio e riverberano grazie alla luce di due lampade di Wood in vetro soffiato progettate appositamente dall’artista grazie al supporto dell’azienda Neonlauro, che ne evidenziano e ridisegnano le superfici. Fortemente legata ai processi artigianali di lavorazione la ricerca scultorea di Olì Bonzanigo non mira tanto al raggiungimento di una chiara ed esplicita purezza formale, ma, capace di accogliere imprevisti ed errori, si rivolge piuttosto allo studio della materia, dei suoi comportamenti, e delle trasformazioni che la investono nel tempo e nello spazio.

Spinta dal desiderio di indagare le diverse modalità di relazione e adattamento dell’uomo rispetto al territorio ed alle sue risorse, dopo una serie di viaggi attraverso il bacino del Mediterraneo, nel 2015 Olì Bonzanigo si trasferisce in Marocco, a Tamegroute, antico villaggio situato nella Valle del Draa.

Oli Bonzanigo Pioggia secca © Olì Bonzanigo courtesy of Viasaterna
Oli Bonzanigo Pioggia secca © Olì Bonzanigo courtesy of Viasaterna

30°16’N 5°40’W. È qui che scorre il fiume più lungo e importante del paese, attraversandolo per più di mille chilometri dalle vette dell’Alto Atlante sino all’Oceano Atlantico, ed è qui che Olì Bonzanigo inizia ad immaginare la serie di opere appartenente a المطر الجافة / Pioggia secca. Nel bel mezzo della Valle, là dove ancora crescono rigogliosi i palmeti e le distese di pastéques (angurie), nell’ultima oasi verde del Marocco, oggi messa in pericolo dalle incaute politiche di sfruttamento di un territorio sempre più a rischio di desertificazione proprio a causa delle ingenti quantità d’acqua di cui le angurie hanno bisogno per essere coltivate.

Da qui le due opere in mostra: una fusione in bronzo a cera persa realizzata con la collaborazione di Fonderia Artistica Battaglia, che replica in scala 1:1 un’anguria, ormai trasfigurata, dopo essere stata svuotata della sua polpa ed essiccata attraverso un processo lento e meticoloso che l’ha vista esposta per quarantacinque giorni all’azione del tempo e degli agenti naturali; ed infine una tela in lino grezzo, proveniente dall’azienda di Salvatore Parlato (1858) e poi ricamata tono su tono, che si poggia direttamente al suolo e si offre allo spettatore quale trasposizione in miniatura di un paesaggio, mappa fisica e mentale di un territorio tanto circoscritto quanto complesso, come quello della Valle del Draa.

Informazioni utili

Olì Bonzanigo
 المطر الجافة / Pioggia secca

Project room #2
A cura di Viasaterna

Da mercoledì 21 Giugno a venerdì 21 Luglio 2017

Inaugurazione: martedì 20 Giugno 2017, dalle 18.00 alle 21.00
Mostra aperta: dal lunedì al venerdì, dalle 12.00 alle 19.00. Mattine e sabato su appuntamento.
Dove: VIASATERNA, Via Giacomo Leopardi 32, Milano,
02.36725378 www.viasaterna.com

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