Metti un artista fuori dagli schemi convenzionali. Aggiungi la collezione d’arte definita la più bella del mondo. Mescola con una buona dose di tecnologia d’avanguardia e una generosa manciata di coraggio. Ne uscirà fuori un progetto sperimentale e ambizioso, “Respira” di Daniele Puppi alla Galleria Borghese fino al 24 settembre 2017. Una creazione artistica coraggiosa perché inserita nella sacralità delle sale seicentesche della Galleria dove la perfezione estetica sembra non aver bisogno di altro che essere ammirata. Un’opera alla quale la direttrice Anna Coliva crede fortemente tanto da inaugurare le celebrazioni per i venti anni della riapertura al pubblico della Galleria Borghese dopo un lungo restauro, proprio con questa mostra, inserita all’interno del programma “Committenze Contemporanee”: “Non potrà – non dovrà – mai calare sulla Galleria Borghese la coltre sonnolenta dell’abitudine. Non potrà perché la Galleria Borghese non è stata costruita come edificio pratico, ma per provocare e contenere l’arte. Dunque non potrà adagiarsi sull’assestamento di una funzione. […] “Abbiamo deciso di non presentare una mostra concreta. Anche per evitare di accostare i capolavori dell’ Arte antica con l’ Arte contemporanea , un confronto sbagliato che svilisce molto l’Arte Contemporanea. L’Arte non ha bisogno di essere giustificata o avvalorata da confronti con il passato” . Si è scelto dunque Daniele Puppi e gli si è data mano libera nel fare quello che riteneva più adatto al luogo e alle finalità di Committenze Contemporanee (commissione d’arte contemporanea appositamente concepita per i suoi spazi). Secondo la Coliva, Puppi lo ha capito profondamente nel momento in cui ha ripristinato nella sua opera l’effetto profondamente sovversivo che da l’esperienza artistica.
In effetti, tra selfie social, app, audio guide sempre più interattive, il rischio di privarsi dell’autentica alterazione emotiva che accompagna la contemplazione dell’arte è più che mai possibile. I nostri distratti occhi contemporanei rischiano di non cogliere l’essenza della bellezza assoluta di certi capolavori come avveniva centinaia di anni fa. Del resto, la nostra stessa cultura e la didattica sono una sorta di difesa che cerca di razionalizzare quell’impatto, a volte anche violento, con l’opera d’arte. Ecco dunque che Puppi da voce a questo impatto , al sublime, l’aspetto più sconvolgente dell’arte. Un’esperienza prettamente intima e individuale secondo la sensibilità e il vissuto di ognuno di noi.
A questo punto sarete curiosi di sapere in cosa consiste quest’opera immateriale. Si tratta di un progetto sonoro site specif che da voce a quell’emozione profonda che proviamo di fronte un capolavoro, attraverso un respiro che si percepisce, sempre più intenso, visitando le sale incantate della Galleria Borghese. E’ come porre un microfono sulla nostra anima. L’assenza di fili visibili rende il tutto estremamente reale nonostante la sua inconsistenza. In effetti, dopo un’iniziale diffidenza , abbiamo constatato come il percorso in questo modo è emotivamente più coinvolgente. E’ strano come per mezzo di un suono quella che viene amplificata in realtà è la vista: risalta lo splendore del marmo, i colori dei dipinti sono più brillanti, le statue sembrano prendere vita. Una sorta di viaggio interiore a tratti psichedelico che aumenta di intensità fino a sfociare in una sorta di ululato liberatorio che si riverbera all’esterno della Galleria e che il giorno dell’anteprima stampa ha non poco spaventato gli ignari frequentatori di Villa Borghese, con tanto di visita e verbale della Polizia . Questa non è una novità per l’artista che in passato aveva già attirato le attenzioni delle forze dell’ordine durante la proiezione del suo video d’autore “Happy Moms” al Macro di Roma.
A questo punto ci chiediamo se sarà possibile provare le stesse vibrazioni quando le sale della Galleria saranno gremite di visitatori. Probabilmente la risposta non la conoscono nemmeno gli organizzatori della mostra che , come abbiamo già accennato, ha una forte connotazione sperimentale. Ce lo conferma anche Maria Silvia Farci, curatrice di “Respira”: “E’ una mostra che sonda e verifica la possibilità di capire che modalità ha il contemporaneo per nominarsi Arte. Lo straordinario regalo che ci ha fatto la direttrice Anna Coliva nel capire la potenzialità del progetto è stato quello di farlo nel luogo dove il canone estetico voluto da Scipione Borghese raggiunge l’apice” .
Come possiamo classificare questo lavoro “immateriale”?
“Mi interessa chiarire che questa non è una installazione. E’ – anche relativamente – un site specific , una mostra vera e propria che – nelle intenzioni dell’ artista – usa i marmi, le statue, l’architettura, come parte del suo lavoro che ricongiungendosi al respiro prendono una nuova vita. Daniele deve ringraziare Scipione Borghese perché gli ha innescato questa volontà competitiva di far sgretolare questa meraviglia rivivificandola attraverso la potenza tangibile di un semplice respiro, che è vita.”
E come possiamo definire l’artista Daniele Puppi?
“Daniele è un artista ‘fuorilegge’, fuori canone , fuori vocabolario, fuori commercio . Come un Sisifo che tenta disperatamente sin da piccolo di cercare la poesia. “
Una poesia- aggiungiamo noi- che cerca di raggiungere attraverso l’uso della tecnologia che per l’artista è solo un necessario mezzo di comunicazione contemporaneo e non di certo un fine. Gli chiediamo cosa ha provato durante i tre mesi di lavorazione durante il progetto.
Con Respira hai riportato in vita questo luogo ma cosa hai ricevuto in cambio?
“Per me è stata una sorta di trasmutazione . Ancora una volta sono riuscito, attraverso una sintesi molto azzardata, a far rinascere questo luogo attraverso il linguaggio della contemporaneità. Un luogo perfetto ma come cristallizzato nel tempo. La sensazione che ho provato è una riconciliazione con il luogo ma anche con me stesso”.
INFORMAZIONI UTILI
RESPIRA –Daniele Puppi per la Galleria Borghese
Aperto al pubblico: da martedì 27 giugno a XX settembre, 2017
GALLERIA BORGHESE –Piazzale Scipione Borghese, 5 – 00197 Roma, Italia
Orario di apertura: dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle ore 17.00). Chiuso il lunedì.
Prenotazione obbligatoria singoli e gruppi: +39 06 32810 | info@tosc.it
(Attivo dal lunedì al venerdì 9.00-18.00 e sabato 9.00-13.00 )
Visite guidate per gruppi e scuole : +39 06 32810 | info@tosc.it
Turni di visita di Galleria Borghese : I turni di visita sono di due ore per un massimo di 360 persone e si effettuano nei seguenti orari 09.00-11.00 / 11.00-13.00 / 13.00-15.00 /15.00-17.00 / 17.00-19.00
Turni di visita dei depositi : I turni di visita sono di un’ora per un massimo di 18 persone e si effettuano nei seguenti orari tutti i giorni, tranne il lunedì, alle 15.00 e alle 16.00
Biglietti :
INTERO
€ 13,00 + € 2,00 di prenotazione obbligatoria
RIDOTTO*
€ 6,50 + € 2,00 di prenotazione obbligatoria
*informazioni dettagliate sul sito www.galleriaborghese.beniculturali.it
Orari della biglietteria: Dalle ore 8.30 alle ore 18.30. La biglietteria è ubicata al piano seminterrato