Un albero solitario. Lirico. Sospeso tra terra e cielo. Colori pastosi, lembi di terra che delimitano poesia, un immensa luce che penetra la densità materica. Una pittura sinestetica che riesce a catturare profumi, materia, atmosfera. Una materia in grado di farsi carico di forti suggestioni letterarie, derivate dalla conoscenza e dalla frequentazione di poeti e letterati come Luzi, Bertolucci, Testori e Garboli. Una tempesta di luce che si abbatte sulle cromie dai colori terrosi e bui o -all’opposto- chiarissimi e impalpabili. Nelle sale espositive del mirabolante Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci a Fontanellato (Parma) va in scena un’esaustiva e doverosa retrospettiva sul grande Carlo Mattioli (1911-1994), modenese di nascita, parmigiano d’adozione. Un grande maestro del Novecento dalla caratura internazionale seppur confinato nella provincia italiana. Un artista essenziale, contemplativo, affascinante nella sua sobrietà.
Il percorso espositivo si snoda attraverso una sessantina di opere, molte delle quali inedite, accuratamente scelte nella vasta produzione del pittore da Sandro Parmiggiani e Anna Zaniboni Mattioli, nipote dell’artista e responsabile dell’Archivio. Trent’anni dell’opera del Maestro -dal 1961 al 1993- rappresentati dai dipinti più rappresentativi dei cicli che hanno reso noto Mattioli: dagli intensi Nudi alle materiche Nature morte, dai rivisitati Cestini del Caravaggio ai poetici, magici e inconfondibili Alberi -stagliati su orizzonti di colore imponente che spesso si cola e scioglie- ai personalissimi Ritratti –intimi e sublimi, a quali è stato dedicato un ampio spazio: ne fanno parte i ritratti dedicati a De Chirico, Guttuso, Manzù, Carrà, Longhi, Rosai, insieme a quattro ritratti di Giorgio Morandi del 1969 per la prima volta affiancati. Ritratti meditati e su cui Mattioli ha molto lavorato, restituendoci nei tratti e nei colori l’anima dell’artista rappresentato. Non mancano -e anzi, si fanno ampiamente sentire- i densi Paesaggi, una eterna luminosità, una matericità dai colori intensi, dove si sente forte l’amore di Mattioli per la natura e il suo perdersi dentro alcuni di questi bellissimi squarci: i Campi di papaveri, i Boschi, le Ginestre, le Lavande e le Aigues Mortes. Come racconta Anna Mattioli: “Una meditazione ininterrotta sull’essenza del dipingere. Mattioli interviene sopra superfici segnate da una vita precedente, come se questa fosse rimasta a permeare muri, tavole, tele, carte, lasciandovi labili tracce di sé che una memoria immaginativa ora finalmente riconosce, mentre alla pittura è affidato il compito di estrarre l’anima segreta di materiali che allo sguardo comune sembrano inerti”.
Grazie all’impegno delle Istituzioni di Parma e dell’Archivio Mattioli, è in programma anche una mostra collaterale, Nella pagina e nello spazio. Mattioli illustratore e scenografo, alla Biblioteca Palatina di Parma (27 maggio – 22 settembre).Profondo conoscitore della letteratura italiana ed europea Mattioli, negli anni Quaranta e Cinquanta, ha collaborato con l’amico Ugo Guanda alla veste grafica dei volumi agli esordi della Casa Editrice per poi dedicarsi, negli anni Sessanta all’illustrazione vera e propria di capolavori classici (Divina Commedia, Decameron, Canzoniere del Petrarca, Belfagor di Machiavelli, Orlando Furioso, Novelle del Sermini, Venexiana, Ragionamenti dell’Aretino) e moderni (Stendhal, Hofmannsthal, Gustavo Adolfo Bécquer, Garcia Lorca, Balzac, Leopardi). In mostra saranno esposti i libri, vere edizioni d’arte, affiancate dai disegni originali. Nella seconda sezione della mostra invece usciranno per la prima volta dallo studio dell’artista i bozzetti di scene e costumi di un inedito Mattioli artista per il teatro, attivo come costumista e scenografo nei primi anni Cinquanta per opere di lirica e prosa (Trovatore di Verdi, Medea di Jeffers, Nozze di sangue di Garcia Lorca, Incendio al teatro dell’opera di Georg Kaiser, L’importanza di chiamarsi Ernesto di O. Wilde).
Lo Studio del pittore nel Secentesco Palazzo Smeraldi accanto al Duomo di Parma sarà visitabile su appuntamento (per prenotazioni info@carlomattioli.ittel. 0521 231076 almattino). L’atelier è stato conservato nello spirito e nell’atmosfera originale così come l’artista lo ha lasciato: ecco davanti a noi, come se Mattioli ne fosse appena uscito, le tavolozze, i pennelli, la giacca imbrattata di mille colori, i tubetti ancora aperti e le opere compiute ed incompiute. Le grandi stanze, vibranti di memorie, visitate dai più grandi intellettuali del Novecento, trasmettono ancora il soffio vitale della sua carismatica personalità.
In mostra sarà anche visibile il video Viaggio terrestre e celeste nella pittura, coprodotto da Archivio Carlo Mattioli e Solares Fondazione delle Arti, un viaggio di 30 minuti nella pittura del grande artista emiliano. Un racconto che parte dai luoghi dell’infanzia e dalle esperienze formative, dalle amicizie, dalle relazioni interpersonali, linfa vitale alla creatività e alla produzione artistica di Mattioli. Una biografia con immagini di repertorio ed interviste a critici e storici dell’arte quali Maurizio Calvesi, Gianfranco Maraniello, Simona Tosini Pizzetti e Arturo Carlo Quintavalle,e testimonianze di intellettuali come Mario Luzi, Maurizio Chierici, Attilio Bertolucci, Federico Fellini, Enzo Biagi.
CARLO MATTIOLI
Mostra a cura di Fondazione Franco Maria Ricci e Archivio Mattioli
27 maggio- 24 settembre 2017 al Labirinto della Masone
Curatori
Anna Zaniboni Mattioli, Sandro Parmiggiani
Produzione e organizzazione
Archivio Mattioli, Fondazione Franco Maria Ricci
Orari di apertura
tutti i giorni dalle 10.30 alle 19,
ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
Chiuso il martedì
Biglietto
L’accesso alla mostra è incluso nel biglietto di ingresso al Labirinto della Masone e consente di visitare anche le collezioni permanenti e il parco.
Adulti: € 18
Bambini da 6 a 12 anni: € 10
Bambini sotto i 6 anni: gratuito
Gruppi (superiori alle 15 persone): € 15
Soci FAI, TCI, ICOM: € 15
Prenotazioni gruppi
gruppi@francomariaricci.com
0521827081
Scuole
didattica@francomariaricci.com
0521827081
Informazioni
labirinto@francomariaricci.com
0521827081
Siti internet
www.labirintodifrancomariaricci.it
Uffici stampa
Ufficio Stampa Labirinto della Masone
Orsola Bontempi: 0521 827081 press@francomariaricci.com
Ufficio Stampa Mara Vitali Comunicazione
tel. 02 70108230
Mara Vitali, mara@mavico.it – Lisa Oldani, lisa@mavico.it – tel. 349 4788358,
Federica Spinelli, federica@mavico.it –
tel. 340 6670568
Ufficio Stampa Archivio Mattioli
Lucia Crespi, tel. 02 89415532 – 02 89401645, lucia@luciacrespi.it
Catalogo
Franco Maria Ricci