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Giro giro tondo. In Triennale la magia del design per bambini (di tutte le età)

© Gianluca Di Ioia La Triennale © Gianluca Di Ioia La Triennale
© Gianluca Di Ioia La Triennale
© Gianluca Di Ioia La Triennale

L’evoluzione della pedagogia e della didattica per un mondo a misura di bambino. Ma anche il gioco come ispirazione di creazioni capaci di affascinare grandi e piccini. La lente d’ingrandimento della decima edizione del “Triennale Design Museum” (TDM) si posa sul mondo dell’infanzia, con “Giro Giro Tondo – Design for Children”.

Viaggio nel paese delle meraviglie.
“Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini” (Dante Alighieri)
Se i versi dei poeti traggono origine dal fascino dei cieli notturni e i pittori si lasciano ispirare dalle nuance dei prati in primavera; i designer volgono lo sguardo all’età dell’innocenza. Lo rivela la decima edizione del Triennale Design Museum, in corso al Palazzo dell’Arte fino al prossimo 18 febbraio. Si tratta di un viaggio in un caleidoscopico mondo delle meraviglie, fra balocchi dal sapore vintage e utensili didattici dell’ultima frontiera, arredi formato bebè e oggetti per adulti con la sindrome di Peter Pan.
Il percorso si apre col volto gigante di Quadratino e -attraversando la bocca dell’iconico fumetto- si approda in una stanza costituita da arredi fuori scala, dove impera un’atmosfera subacquea e a tratti spaesante. Una volta superato un morbido manto anti-trauma verde in stile parco giochi, le coordinate spazio-temporali sfumano in connotazioni squisitamente oniriche. Dai “Balli plastici” di Depero al cinema-balena ispirato alla favola di Pinocchio, dal banco progettato da Gio Ponti al cavallo a dondolo reinterpretato da Nendo per la linea Kids di Kartell.

© Gianluca Di Ioia La Triennale
© Gianluca Di Ioia La Triennale

Pedagogia creativa
Non solo creatività, “Giro Giro Tondo” è un racconto corale sull’età dello sviluppo, in cui le voci dei designer dialogano con quelle dei maestri della pedagogia e i focus sugli arredi al servizio del fanciullo sono completati da approfondimenti sull’evoluzione dei metodi educativi. Dall’apporto pionieristico di Maria Montessori –prima vera amica dei bambini- , all’ultima tendenza della “Scuola senza zaino”, per piccoli cittadini senza scogliosi, capaci di condividere il materiale col team di lavoro.
Un itinerario immersivo e coinvolgente, frutto di una selezione sistematica, che ha visto la direttrice del TDM Silvana Annicchiarico confrontarsi con i curatori delle cinque sezioni tematiche. Arredi, Giochi, Architetture, Segni e Maestri sono cinque continenti di un mondo fatto di fantasia genuina e audace curiosità.

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Piccoli visitatori per un mondo migliore
La Triennale, del resto, nutre da sempre un’attenzione particolare per i più piccoli: basti pensare al primo “Salone del bambino” realizzato nel 1959, alla nascita del mitico Zecchino D’Oro, all’avvento della sezione Educational nel 2010 e al continuo proliferare di progetti didattici volti a coinvolgere scuole e famiglie, con la consapevolezza che i piccoli visitatori di oggi saranno gli abitanti dei musei di domani e che il futuro si costruisce a partire dalla cultura.

Insomma, allacciate le cinture, per un viaggio capace di coinvolgere i bimbi di tutte le età, un’esperienza catartica per perdersi e ritrovarsi, divertirsi e riflettere.

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© Gianluca Di Ioia La Triennale
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Bruno Munari

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Giro Giro Tondo Design for Children

A cura di Silvana Annicchiarico
La Triennale di Milano
Viale Alemagna
Fino al 18 febbraio 2018
www.triennale.org

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