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L’agenda rossa di Paolo Borsellino

L'agenda ritrovata, Feltrinelli

L'agenda ritrovata, Feltrinelli

«Il 19 luglio del 2017, mi spiegarono, sono venticinque anni dalla morte di Paolo Borsellino. Vogliamo fare qualcosa per rendere onore a lui e a Falcone, vogliamo che non si perda la memoria di un fatto così importante, di una tragedia così determinante per tutti noi. Li ascoltavo e pensavo: ecco. Ecco cos’è la cultura che nasce dal basso, ecco cos’è la società civile. Ecco cos’è la cultura del (nel) territorio. Vogliamo commemorarlo, mi spiegarono, attraversando l’Italia da Nord a Sud, in bicicletta. Da Milano a Palermo. Vogliamo partire il 25 giugno – giorno dell’ultimo discorso pubblico di Borsellino, come poi abbiamo scoperto: le date non sono mai casuali – per giungere, dopo una estenuante ciclostaffetta, a Palermo, in via D’Amelio, il 19 luglio. Ci porteremo dietro un’agenda rossa, la riempiremo lungo la strada di testimonianze, esortazioni, ricordi, imprecazioni. Tappa dopo tappa, paese dopo paese. E per ogni tappa, se qualcuno vorrà aiutarci (perché lo sai, soldi non ne abbiamo), vorremmo organizzare incontri, dibattiti, concerti, letture. Vorremmo consegnare nelle mani del fratello Salvatore quell’agenda rossa scomparsa durante i concitati momenti successivi alla strage. Scomparsa non per mano della mafia; ed è questa la cosa che, se è possibile, più ci addolora. (Li guardavo e pensavo: ecco l’ennesima prova di quel sospetto nei confronti delle istituzioni che mi fa camminare a testa bassa quando passo davanti ai militari in piazza.) Vorremmo idealmente risarcire la famiglia Borsellino di quel documento prezioso che l’antistato gli ha sottratto. “Voi siete completamente pazzi,” dissi loro, bevendo una birra ghiacciata. “È un’idea assurda, complicatissima, irrealizzabile. Ci vuole un sacco di gente per organizzare una cosa del genere. Ci vuole una radio che vi segua, se non addirittura un canale televisivo, qualcuno che documenti tutto sui social, ci vogliono persone e associazioni sui territori da coinvolgere. E non avete un euro, una struttura, uno sponsor, un appoggio politico, un santo in paradiso. Niente di niente.” Questa mia piazzata li lasciò di stucco.

“Quindi dobbiamo lasciar perdere?” mi chiesero, mesti.
“È un’idea folle,” ripresi, dopo un altro sorso di birra.
Poi sorrisi: “Quindi ci sto!”».

Gianni Biondillo

© Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano

Informazioni utili

L’agenda ritrovata. Sette racconti per Paolo Borsellino

Helena Janeczek, Carlo Lucarelli, Vanni Santoni, Alessandro Leogrande, Diego De Silva, Gioacchino Criaco, Evelina Santangelo. A cura di Marco Balzano e Gianni Biondillo.

Editore: Feltrinelli
€ 15,00

www.lafeltrinelli.it

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