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I semestre 2017: +12,8% per l’Italia. 5,7 mld $ per Christie’s e Sotheby’s international

sothebys-basquiat-2017

Alla soglia della pausa estiva, è il momento di fare un bilancio sull’andamento del mercato dell’arte in Italia e nel mondo. Nel Bel Paese si è registrato un +12,8%. Parlano chiaro gli incassi delle maggiori case d’aste italiane interpellate per realizzare questo report: il fatturato del I semestre 2017 è stato di 151 milioni di euro, in crescita rispetto ai 134,5 milioni del I semestre 2016.

A livello internazionale le due major Christie’s e Sotheby’s hanno realizzato 5,7 miliardi di dollari. La maison di Pinault ne ha incassati 3, con una crescita del 14% sul I semestre 2016. Ha registrato un aumento del numero di opere vendute oltre i 10 milioni di sterline, un incremento notevole dei clienti online e di buyer asiatici (35% della spesa globale). Non a caso è significativa la presenza nella  top ten della casa d’aste di tre opere cinesi, insieme a quelle dei dipartimenti di arte impressionista e moderna e di arte contemporanea e del dopoguerra. Al primo posto una scultura di Brancusi, seguita da due opere degli anni Sessanta. Si posiziona quarto Chen Rong, artista cinese del XIII secolo. Un suo rotolo raffigurante sei draghi è stato venduto durante l’“Asia Week New York” dello scorso marzo, la settimana dell’arte asiatica newyorkese più di successo di sempre, che ha totalizzato vendite per $423 milioni. Di questi 262,84 milioni sono stati realizzati dalla sola vendita “Important Chinese Art From the Fujita Museum” (un museo di Osaka, in Giappone). E il rotolo di Rong è stato battuto a $48.97 milioni, oltre 40 volte la stima più bassa. Probabilmente l’illustre provenienza ha contribuito a questa crescita vertiginosa dei prezzi: anche gli altri due lotti che sono rientrati nella classifica generale (due vasi rituali, ottavo e decimo posto) provengono anch’essi da questa magica asta.

 

La top ten di Christie’s 

 

Sotheby’s, che ha totalizzato oltre 2,6 miliardi in crescita sui 2,4 del I semestre 2016, ha avuto una top ten  variegata (abbiamo esteso ai primi di luglio per inserire anche le importanti vendite Old Master che chiudono simbolicamente la stagione prima della pausa estiva), con due diamanti (al secondo e al quarto posto), una porcellana cinese dell’imperatore Xuande (al settimo) e una veduta del 1835 di Turner (ultima posizione). Combinando le due classifiche, risulta subito chiaro che la maison americana si è conquistata l’intero podio. 

Medaglia d’oro per l’opera più costosa in assoluto del primo semestre: l’”Untitled” del 1982 di Jean-Michel Basquiat battuto al prezzo record per l’artista di oltre 110 milioni di dollari lo scorso maggio.  Al secondo posto un diamante. Già nella classifica delle dieci opere più care di tutto il 2016 un altro diamante, “The Oppenheimer Blue”, si posizionava quinto: era blu, di 14,62 carati ed era stato venduto per 58 milioni di dollari. Nell’elenco di questo I semestre 2017 il diamante è rosa, i carati sono 59,60 e il prezzo è stato di 71,2 milioni di dollari. Venduto a Hong Kong ad aprile, ha realizzato il nuovo record mondiale per un diamante e per un gioiello in asta. Nel novembre del 2013 era già stato battuto a Ginevra (sempre da Sotheby’s) per 83 milioni di dollari. Ma il compratore di allora non aveva saldato l’astronomica cifra. Terzo posto sul podio per il luminoso “Bauerngarten” ($ 59,3 milioni) che Gustav Klimt ha realizzato nello stesso periodo dei suoi dipinti d’oro e in particolare del famoso ritratto dorato di Adele Bloch-Bauer I.

La top ten di Sotheby’s

 

 


 

Michelangelo Pistoletto
Michelangelo Pistoletto, Stracci d’Italia (2007)

Ma torniamo alla piazza italiana. Spesso considerata come la Cenerentola del mercato dell’arte, si sta dimostrando in realtà sempre più forte e in crescita. Come accennato all’inizio dell’articolo, analizzando i risultati delle principali case d’aste nostrane è stato riscontrato un +12,8% sullo stesso periodo del 2016, con 151,8 milioni di euro di fatturato.

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Al primo posto c’è la maison di Vercelli Meeting Art, che continua a mantenere la corona come nel 2016, quando si era posizionata al primo posto. La cifra dichiarata per questi primi sei mesi è di 21.250.000 (+18,6% sul 2016) con l’aggiunta delle private sales. Il dipartimento che ha visto le performance migliori è stato quello di Arte moderna e contemporanea con 13.577.947 euro e un +6,64% sul I semestre 2016, anche se la vera sorpresa sono stati i Dipinti del XIX e XX secolo cresciuti ben del 65,91% con un totale di € 1.023.827. I top three del semestre  rimangono comunque appannaggio della Contemporary, con una Superficie Bianca di Enrico Castellani del 1988 aggiudicata a 184.000 euro al primo posto e  due tele estroflesse di Agostino Bonalumi vendute per  73.800 e  63.960 euro.

 

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Enrico Castellani. Superficie bianca, 1988 acrilico su tela (13 maggio 2017, asta 826)
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Agostino Bonalumi. Bianco 1986, tempera vinilica su tela estroflessa (11 marzo 2017, asta 823)
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Agostino Bonalumi. Estroflesso giallo, 1979(17 giugno 2017, asta 829)

Segue, lontana di una manciata di euro, Cambi Casa d’Aste con 21.174.000 euro e una crescita sul I semestre 2016 di ben il 67%. Il dipartimento che ha visto la performance migliore è stato quello dell’antiquariato, cresciuto di ben il 116% con un totale di 3.623.000 €  grazie anche alla presenza di selezionate collezioni private ma l’incremento più forte è stato sicuramente per l’arte orientale, storicamente un settore nel quale Cambi si è sempre contraddistinta, con un +463 % e un risultato di 5.842.000 €. Proprio i clienti cinesi si sono imposti con un solido 40% nella suddivisione dei buyer stranieri. Lo stesso top lot è stato proprio venduto nell’asta “Fine Chinese Works of Art” (Milano, 23 maggio 2017): una grande e rara figura di Amitayus eretto su fiore di loto in bronzo dorato con aura (Zanabazar, Mongolia, terzo quarto del XVII secolo, h cm 68,5) proveniente dalla collezione dell’ambasciatore Vittorio Cerruti da una stima di 200.000-300.000 € è stata aggiudicata a ben 4.735.000 €.

1)Asta 310 - Fine Chinese Works of Art – 23 maggio 2017 – Milano Lotto 94 (164749)  Grande e rarissima figura di Amitayus eretto su fiore di loto in bronzo dorato con aura, Zanabazar, Mongolia, terzo quarto del XVII secolo altezza cm 68,5 Provenienza: Ambasciatore Vittorio Cerruti L’espressione del volto è al contempo distesa e forte: le sopracciglia arcuate si incontrano all’estremità del naso ad incorniciare gli occhi elegantemente incurvati in profonda meditazione. Il corpo è proporzionato secondo gli standard dell’iconografia tibetana, lasciando trasparire un senso di naturalezza. Parte dei suoi lunghi capelli neri è raccolta in uno chignon alto e parte scende fino ai piedi. Indossa i tredici ornamenti di un principesco bodhisattva: la corona a cinque punte, orecchini pesanti, diverse collane, fasce sulle braccia, braccialetti, fili di perle, cintura e cavigliere. Sta eretto su un piedistallo di fiori di loto completamente sbocciati e tra le mani regge una coppa atra. Stima: € 200.000 – 300.000 Venduto a € 4.735.000
Asta 310 – Fine Chinese Works of Art – 23 maggio 2017 – Milano
Lotto 94 (164749)
Grande e rarissima figura di Amitayus eretto su fiore di loto in bronzo dorato con aura, Zanabazar, Mongolia, terzo quarto del XVII secolo altezza cm 68,5
Provenienza: Ambasciatore Vittorio Cerruti
L’espressione del volto è al contempo distesa e forte: le sopracciglia arcuate si incontrano all’estremità del naso ad incorniciare gli occhi elegantemente incurvati in profonda meditazione. Il corpo è proporzionato secondo gli standard dell’iconografia tibetana, lasciando trasparire un senso di naturalezza. Parte dei suoi lunghi capelli neri è raccolta in uno chignon alto e parte scende fino ai piedi. Indossa i tredici ornamenti di un principesco bodhisattva: la corona a cinque punte, orecchini pesanti, diverse collane, fasce sulle braccia, braccialetti, fili di perle, cintura e cavigliere. Sta eretto su un piedistallo di fiori di loto completamente sbocciati e tra le mani regge una coppa atra.
Stima: € 200.000 – 300.000
Venduto a € 4.735.000

Matteo Cambi, titolare di Cambi Casa d’Aste, ha commentato: «Il primo semestre 2017 di Cambi è stato da record, il più alto fatturato di sempre. Grande soddisfazione per la nostra casa d’aste che dopo 20 anni di attività si conferma in continua ascesa grazie ad un miglioramento continuo e a cataloghi sempre più curati e ben selezionati»

2)Asta 294 - Murano XX secolo – 21 febbraio 2017 – Milano Lotto 25 (154174)  Fulvio Bianconi Venini, Murano, 1954 ca Vaso serie Scozzesi Rarissimo vaso rettangolare con sezione a clessidra asimmetrica decorato con fasce in diagonale policrome. cm 15x10, altezza cm 28,5 Firmato all'acido Venini Murano Italia  Reca vecchio bollino di fabbrica Stima: € 100.000 – 120.000 Venduto a € 275.000
Asta 294 – Murano XX secolo – 21 febbraio 2017 – Milano
Lotto 25
Fulvio Bianconi
Venini, Murano, 1954 ca
Vaso serie Scozzesi
Rarissimo vaso rettangolare con sezione a clessidra asimmetrica decorato con fasce in diagonale policrome. cm 15×10, altezza cm 28,5
Firmato all’acido Venini Murano Italia Reca vecchio bollino di fabbrica
Stima: € 100.000 – 120.000
Venduto a € 275.000
3)Asta 287 - Argenti da Collezione – 18 maggio 2017 – Genova Lotto 120 (160372)  Coppa in argento fuso, sbalzato, cesellato e dorato, Germania probabile XVI secolo corpo troncoconico svasato poggiante su piede circolare gradinato. Sul bordo e sulla base decoro ad intreccio ed elegante presa a foggia di fiore gr. 510, altezza cm 28 Stima: € 2.500 – 2.800
Asta 287 – Argenti da Collezione – 18 maggio 2017 – Genova
Lotto 120 (160372)
Coppa in argento fuso, sbalzato, cesellato e dorato, Germania probabile XVI secolo
corpo troncoconico svasato poggiante su piede circolare gradinato. Sul bordo e sulla base decoro ad intreccio ed elegante presa a foggia di fiore
gr. 510, altezza cm 28
Stima: € 2.500 – 2.800
Venduto a € 256.250

 

Al terzo posto la milanese Il Ponte con 15 milioni. Sono in continua crescita i dipartimenti di Arte Contemporanea (5.670.000 €) e Gioielli (3.433.475 €), ai quali si affiancano il dipartimento di Arti Decorative del ‘900 e Design e il neonato dipartimento di Libri Manoscritti e Incisioni. Anche a Palazzo Crivelli ha ottenuto un ottimo risultato l’Arte Orientale: la vendita (per 243.750 €) di un grande Guanyin ha quadruplicato la valutazione facendolo classificare quarto, alla pari con Christo,  tra le migliori aggiudicazione del semestre. Il top price è stato per una “Natura Morta ” del 1961 di Giorgio Morandi stimata 200-250 mila € e venduta per 562.500,00 €. Secondo posto per una coppia di anelli gemelli in oro con diamanti e zaffiri e terzo posto per un collier

Giorgio Morandi  - "Natura Morta " 1961 Valutazione:  200.000,00 /  250.000,00 € Venduto:  562.500,00 €
Giorgio Morandi – “Natura Morta ” 1961
Valutazione: 200.000,00 / 250.000,00 €
Venduto: 562.500,00 €
Coppia di anelli gemelli in oro con diamanti e zaffiri     Valutazione: 160.000,00 /  220.000,00 € Venduto: 300.000,00 €
Coppia di anelli gemelli in oro con diamanti e zaffiri
Valutazione: 160.000,00 / 220.000,00 €
Venduto: 300.000,00 €
Collier in platino e diamanti con tre perle bianche naturali a goccia Valutazione:  28.000,00 / 36.000,00 € Venduto: 262.500,00 €
Collier in platino e diamanti con tre perle bianche naturali a goccia
Valutazione: 28.000,00 / 36.000,00 €
Venduto: 262.500,00 €
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Grande Guanyin in bronzo dorato Valutazione: 60.000,00 / 80.000,00 € Venduto: 243.750,00 €
Christo - " Store Front Project" 1964 Valutazione: 100.000,00 /  150.000,00 € Venduto: 243.750,00 €
Christo – ” Store Front Project” 1964
Valutazione: 100.000,00 / 150.000,00 €
Venduto: 243.750,00 €

 

La fiorentina Pandolfini ha incassato 14,5 milioni (+20,3%), il miglior risultato di sempre relativo al I semestre dell’anno. Tra le migliori aggiudicazioni un anello in platino con al centro un diamante taglio marquise di ct 5.16,  affiancato da due diamanti taglio baguette tapered per ct 1.00 circa, venduto per 216.500 euro (30 maggio 2017), un grande olio di Giovanni Martinelli (Montevarchi 1600-Firenze 1659) “La morte al tavolo dell’avaro” aggiudicato per 186 mila euro (16 maggio) e “Spazio elastico” di Gianni Colombo  battuto a 149.400 (Milano, 12 giugno).

ANELLO IN PLATINO E DIAMANTI al centro un diamante taglio marquise di ct 5.16, colore D, purezza IF affiancato da due diamanti taglio baguette tapered per ct 1.00 circa, punzone 950 PT, g 8 corredato di certificato GIA Gem Trade Laboratory n. 7169116 datato 10/01/1990 che attesta le caratteristiche del diamante di ct 5.16
ANELLO IN PLATINO E DIAMANTI
al centro un diamante taglio marquise di ct 5.16, colore D, purezza IF affiancato da due diamanti taglio baguette tapered per ct 1.00 circa, punzone 950 PT, g 8
corredato di certificato GIA Gem Trade Laboratory n. 7169116 datato 10/01/1990 che attesta le caratteristiche del diamante di ct 5.16
Giovanni Martinelli (Montevarchi 1600- Firenze 1659) LA MORTE AL TAVOLO DELL'AVARO olio su tela, cm 102x126
Giovanni Martinelli
(Montevarchi 1600- Firenze 1659)
LA MORTE AL TAVOLO DELL’AVARO
olio su tela, cm 102×126
GIANNI COLOMBO (Milano 1937 - Melzo 1993) Spazio elastico molle, elastici, chiodi, spago e smalto su tavola, cm 124x127 eseguito nel 1975/1976 L’opera è accompagnata da certificato dell’Archivio Gianni Colombo con il n. 1264
GIANNI COLOMBO
(Milano 1937 – Melzo 1993)
Spazio elastico
molle, elastici, chiodi, spago e smalto su tavola, cm 124×127
eseguito nel 1975/1976
L’opera è accompagnata da certificato dell’Archivio Gianni Colombo con il n. 1264

A metà classifica le sedi italiane delle due major internazionali, che propongono ogni anno un’asta primaverile: quinto e sesto posto per Sotheby’s in crescita del 3,2 % con 14,1 milioni e Christie’s con 13,3 milioni, in calo sul 2016 del -12% (per leggere i report delle due aste clicca sui link).

La torinese Bolaffi è cresciuta del +23,5%. Il settore a più alto aggiudicato è stato quello dedicato numismatica,  con un realizzo totale di 4 milioni (nuovo record per il dipartimento) sugli 11 dell’intero periodo. Il top lot un gioiello, un anello con diamante taglio smeraldo (€ 430.000), seguito da un raro 50 Lire del 1864 di Vittorio Emanuele II, aggiudicato in sala per 146.400 euro. Terzo posto ancora per settore dei preziosi: orecchini in diamanti calderoni venduti per € 111.300.

1 2017 203 GIOIELLI Milano, 5 aprile 448 anello in diamante taglio smeraldo € 430.000,00
Asta GIOIELLI, Milano, 5 aprile
Lotto 448, anello in diamante taglio smeraldo, € 430.000,00
Asta NUMISMATICA Torino, 7/8 giugno 1596 50 Lire1864 di Vittorio Emanuele II € 146.400,00
Asta NUMISMATICATorino, 7/8 giugno
50 Lire1864 di Vittorio Emanuele II, € 146.400,00
Asta GIOIELLI, Milano, 5 aprile orecchini in diamanti calderoni, € 111.300,00
Asta GIOIELLI, Milano, 5 aprile
orecchini in diamanti calderoni, € 111.300,00

Farsetti a Prato ha incassato 10 milioni, circa il 25% in più sul 2016. La maison ha tenuto due vendite,  una dedicata all’antiquariato e l’altra ai moderni e contemporanei. Quest’ultimo catalogo ha raccolto da solo 9 milioni. Delicate tinte pastello per i primi tre top price del semestre: “La recherche de l’absolu” di René Magritte, una gouache su carta del 1948, venduta per 898.250 euro. Una “Natura morta” del 1956 di Giorgio Morandi aggiudicata a 790.250 e Lucio Fontana,  con un “Concetto spaziale, Attese” azzurro chiaro del 1964 passato di mano per 537.950 €.

670 René Magritte, La recherche de l’absolu, 1948, gouache su carta, cm 45,3x35 650/850.000 898.250
Lotto 670 René Magritte, La recherche de l’absolu, 1948, gouache su carta, cm 45,3×35 stima: 650/850.000, aggiudicato a 898.250
690 Giorgio Morandi, Natura morta, 1956, olio su tela, cm 30,7x36 480/680.000 790.250
Lotto 690 Giorgio Morandi, Natura morta, 1956, olio su tela, cm 30,7×36 stima: 480/680.000, aggiudicato a 790.250
679 Lucio Fontana, Concetto spaziale, Attese, 1964, idropittura su tela, cm 55,2x46,3 470/600.000 537.950
Lotto 679 Lucio Fontana, Concetto spaziale, Attese, 1964, idropittura su tela, cm 55,2×46,3 stima: 470/600.000, aggiudicato a 537.950

La genovese Wannenes è calata leggermente. Dagli 11,7 milioni del primo semestre 2016 quest’anno si è fermata a 10.000.968 euro. Il settore a più alto aggiudicato è stato quello dei “Dipinti Antichi e del XIX secolo” con  € 2.871.279 e appartiene a questo dipartimento il top price Ritrovamento di Mosè di Valerio Castello (Genova 1624-1657) aggiudicato a € 322.400, stessa cifra raggiunta da una scultura in marmi diversi, oro e argento, del XIX secolo raffigurante Minerva che condivide quindi il primo posto sul podio della Maison genovese. Segue una grande tela di Piero Dorazio del 1977 dal titolo Giallino, record mondiale per l’artista a 173.600 euro.

Asta 217 Genova, 8 marzo 2017 Lotto 749 Valerio Castello (Genova 1624-1657) Ritrovamento di Mosè Olio su tela, cm 227 x 278 Stima € 200.000 - 300.000 Aggiudicato a € 322.400
Asta 217
Genova, 8 marzo 2017
Lotto 749
Valerio Castello (Genova 1624-1657)
Ritrovamento di Mosè
Olio su tela, cm 227 x 278
Stima € 200.000 – 300.000
Aggiudicato a € 322.400
Asta 219-220 Genova, 15-16 maggio 2017 Lotto 771 Scultura in marmi diversi, oro e argento, XIX Secolo raffigurante Minerva Stima € 10.000 – 15.000 Aggiudicato a € 322.400
Asta 219-220
Genova, 15-16 maggio 2017
Lotto 771
Scultura in marmi diversi, oro e argento, XIX Secolo raffigurante Minerva
Stima € 10.000 – 15.000
Aggiudicato a € 322.400
Asta 222 Milano, 25 maggio 2017 Lotto 119 Piero Dorazio (Roma 1927 - Perugia 2005) Giallino, 1977 Olio su tela, cm 190 x 210 Stima € 90.000 - 110.000 Aggiudicato a € 173.600
Asta 222
Milano, 25 maggio 2017
Lotto 119
Piero Dorazio (Roma 1927 – Perugia 2005)
Giallino, 1977
Olio su tela, cm 190 x 210
Stima € 90.000 – 110.000
Aggiudicato a € 173.600

 

E’ cresciuta anche la fiorentina Maison Bibelot che ha incassato 2,1 milioni (+11,5%) e ha visto una forte espansione dei buyer stranieri, soprattutto dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti d’America, senza però dimenticare i tedeschi e i russi. Molto bene la gioielleria. Come nella classifica del 2016  aveva dominato  lo zaffiro Royal Blue del Kashmir battuto per 854.000 € (partito da 130.000 €), anche per questa lista parziale si è posizionato ai vertici un altro zaffiro. Un anello in platino realizzato da Bulgari nel 1934 con uno zaffiro Kashmir naturale non scaldato di 13 carati, dopo lunga gara tra sala, telefoni e per la prima volta per la Maison fiorentina via web attraverso la modalità Asta Live, è stato aggiudicato in sala per € 698.000 lo scorso giugno.

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