La Grande Arte al Cinema: nuova stagione, la via dell’Arte come un ponte tra Oriente e Occidente. Un viaggio nei musei più importanti, alla scoperta degli artisti più amati.
Per gli appassionati di arte ormai è un appuntamento fisso al cinema. Il ciclo La Grande Arte al Cinema ha già portato in sala la magia e il fascino di molti artisti, e non si appresta a fermarsi.
Cosa ci aspetta per la nuova stagione cinematografica a partire da settembre? Con i nuovi titoli in arrivo potremo il British Museum di Londra con il più famoso pittore giapponese di tutti i tempi, Hokusai, il Prado di Madrid con i sogni e gli incubi di Bosch ed esplorare la Venezia di Canaletto. Ci potremo immergere tra le pennellate di Loving Vincent con la passione di Van Gogh per il Giappone e l’arte eclettica di Julian Schnabel.
>> Il prossimo autunno si prospetta insomma una stagione ricca di arte pronta ad approdare sul grande schermo.
Provate a immaginare di entrare in alcuni dei musei più conosciuti al mondo per una visita privata. Solo voi e le vostre guide d’eccezione. Niente fila, niente folla davanti alle opere, niente confusione. Proprio dal desiderio di offrire questa nuova esperienza di visione e scoperta è nata l’idea della Grande Arte al Cinema, un fenomeno sempre più amato che lo scorso anno ha portato in sala 190.000 spettatori solo in Italia.
Da settembre a dicembre 2017 Nexo Digital porterà nei cinema italiani un nuovo calendario di proiezioni evento che faranno vivere su grande schermo tutta la ricchezza delle mostre, degli artisti e dei musei più importanti del mondo.Si partirà col Paese del Sol Levante, il 25, 26 e 27 settembre, con Hokusai dal British Museum, un tour nella mostra del British Museum di Londra dedicata a Hokusai (1760-1849), l’artista che ha rivoluzionato l’arte occidentale folgorando moltissimi artisti, tra cui diversi impressionisti e lo stesso Van Gogh.
Un’indagine, con riprese in 8K, sul più famoso artista giapponese di tutti i tempi, autore di capolavori assoluti come la Grande Onda, xilografia della serie dedicata alle Vedute del monte Fuji.
Esplorazioni nelle città di Tokyo, prestiti dalle più importanti collezioni europee e giapponesi, libri illustrati, dipinti e incisioni raccontano, grazie agli interventi di esperti, la nascita e lo sviluppo dello stile ukiyo-e e del mito assoluto di Hokusai.
L’arte giapponese -e quella di Hokusai più di tutte- seppe ammaliare artisti, collezionisti e studiosi dell’Ottocento segnando la storia di un’epoca.
“Non è quasi una vera religione quella che ci insegnano questi giapponesi così semplici che vivono in mezzo alla natura come se fossero essi stessi dei fiori? Non è possibile studiare l’arte giapponese, credo, senza diventare molto più felici, senza tornare alla nostra natura nonostante la nostra educazione e il nostro lavoro nel mondo della convenzione”
Vincent Van Gogh al fratello Theo, 24 settembre 1888
Così il 16, 17, 18 ottobre si continuerà questo viaggio tornando in Europa con l’attesissimo Loving Vincent, il primo lungometraggio interamente dipinto su tela.
Realizzato elaborando le tele dipinte da un team di 40 artisti, il film è composto da migliaia di immagini, create nello stile di Vincent van Gogh, da pittori che hanno lavorato per mesi per arrivare a un risultato originale e di enorme impatto.
Quest’opera è stata realizzata dello studio Breakthru productions (vincitore dell’Oscar per il cortometraggio animato Pierino e il lupo) il film racconta, attraverso 120 quadri e 800 documenti epistolari, la vita dell’artista olandese fino alla morte misteriosa, avvenuta a soli 37 anni e archiviata come caso di suicidio.
Il 7 e 8 novembre sarà la volta di un pittore enigmatico, misterioso e affascinante: Bosch. Il giardino dei sogni. Il film ci condurrà tra le sale del Museo del Prado per un’indagine straordinaria sulle visioni surreali e strazianti del genio del rinascimento olandese e sul suo capolavoro: il Giardino delle Delizie.
Il documentario, accompagnato dalle musiche di Elvis Costello e Lana Del Rey, proporrà gli interventi di Ludovico Einaudi, Orhan Pamuk, Salman Rushdie, Cees Nooteboom… Artisti, scrittori, filosofi, musicisti e scienziati contemporanei discuteranno così sui significati del dipinto di Bosch.
Il 27, 28 e 29 novembre l’esplorazione nel mondo dell’arte ci porterà invece nella città più bella del mondo per antonomasia, Venezia: storico crocevia fra Oriente e Occidente. In Canaletto a Venezia, infatti, il racconto che il celebre pittore fece di Venezia viene percorso attraverso le opere conservate al Windsor Castle e a Buckingham Palace e grazie a uno splendido tour cinematografico.
La storia della vita di Canaletto si snoderà così tra calli, piazze e canali che l’artista seppe immortalare come nessun altro pittore al mondo.
Grazie ai commenti e agli approfondimenti dei curatori del Royal Collection, il film spiegherà anche come le opere di Canaletto siano giunte da Venezia sino alle collezioni reali inglesi.L’ultimo appuntamento della stagione sarà invece con l’arte contemporanea. Dalla Venezia di Canaletto, infatti, ci sposteremo ai tempi moderni con Julian Schnabel.
In calendario per il 12 e 13 dicembre, con Julian Schnabel. A Private Portrait scopriremo la vita e le opere di un uomo che è diventato uno dei più influenti artisti e registi della sua generazione, firmando capolavori cinematografici come Prima che sia notte (Leone d’argento al Festival di Venezia) e Lo scafandro e la farfalla (miglior regia al Festival di Cannes, due Golden Globe e la nomination come miglior regista agli Oscar).
In un mix di video privati, aneddoti familiari e testimonianze degli amici (Jeff Koons, Al Pacino, Bono, Willem Dafoe…), il regista Pappi Corsicato (I buchi neri, Il volto di un’altra) traccia un profilo intimo e originale di Schnabel regalando allo spettatore un accesso esclusivo alla vita privata e artistica di una delle figure più complesse e affascinanti del nostro tempo.