È morto Hugh Hefner, il papà di Playboy. Aveva 91 anni. È morto mercoledì nella sua casa, la Playboy Mansion a Beverly Hills.
È morto Hugh Hefner, l’uomo che ha creato e lanciato verso il successo Playboy, la storica rivista sexy che ha visto susseguirsi sulle sue copertine le donne più sexy e desiderate al mondo. Nel 1989 anche una copertina creata ad hoc da Andy Warhol. La sua morte è stata annunciata da Playboy Enterprises.
Hefner e Playboy, l’uomo e il marchio sono diventati nel tempo un connubio inscindibile, emblemi della rivoluzione sessuale, una fuga dalla prigionia della dabbenaggine americana. Entrambi nel corso degli anni sono stati derisi e additati come volgari, prima, e come anacronistici, dopo. Ma Playbpoy è stato un successo straordinario fin dalla sua nascita, all’inizio degli anni Cinquanta.
>> Il primo numero di Playboy è stato pubblicato nel 1953, quando Hefner aveva 27 anni. Il magazine ha raggiunto un milione di copie nel 1960, toccando il picco di circa sette milioni negli anni ’70.
Playboy, nonostante i tentativi di imitazione, è rimasta per decenni la rivista di uomini più riuscita del mondo diventando un vero e proprio brand, con produzioni cinematografiche e televisive, linee di abbigliamento, gioielli, club, resort e casinò.Hefner aveva consegnato il controllo creativo di Playboy solo l’anno scorso al figlio Cooper Hefner.
La filosofia di Playboy ha sostenuto la libertà di parola in tutti i suoi aspetti. Sulla rivista sono comparse interviste a Jimmy Carter, Bertrand Russell, Jean-Paul Sartre e Malcolm X. Hefner ha pubblicato Ray Bradbury (Playboy ha acquistato la sua “Fahrenheit 451” per $ 400), Herbert Gold e Budd Schulberg. Più tardi, tra gli altri, Vladimir Nabokov, Kurt Vonnegut, Saul Bellow, Bernard Malamud, James Baldwin, John Updike e Joyce Carol Oates.