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L’Essenzialismo di Gerardo Masini, una ricerca delle forme visibili come evocazione del reale

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Quaranta dipinti di Gerardo Masini (Borgomanero, Novara, 1920 – Punta San Vigilio, Verona, 2004) sbarcano a Il Frantoio di Capalbio. Una personale -a cura di Davide Sarchioni- che fa luce su una figura trasversale del panorama italiano del Novecento. L’artista cresciuto a Ferrara, socialmente impegnato dagli anni Cinquanta agli Ottanta dapprima tra l’Italia e la Francia e successivamente tra il Sud America e il Senegal, si è dedicato tanto all’esercizio della pittura quanto all’ideazione e alla realizzazione di importanti progetti socio-culturali catalizzando sinergie, gemellaggi e sodalizi, che hanno messo in luce la sua peculiare attitudine relazionale, già all’epoca in qualche modo anticipatrice di certe pratiche artistiche partecipative.

Veduta-mostra_Gerardo-Masini_Il-Frantoio_2017_foto-Dimitri-Angelini
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Grazie all’impegno del figlio Massimo, che ha pazientemente raccolto e fatto restaurare numerose opere, la mostra costituisce la prima tappa di un progetto espositivo più ampio che intende ripercorrere le sperimentazioni e gli approdi di Gerardo Masini pittore, dagli esordi fino all’Essenzialismo, il movimento artistico, filosofico e culturale, a cui ha dato vita a Parigi assieme al poeta Giuseppe Ungaretti, al pittore Virgilio Guidi, all’amico artista Georges Lucchesi e al curatore del dipartimento di pittura del Museo del Louvre René Huyghe. Partendo da un’attenta osservazione della natura e dei suoi paesaggi, l’Essenzialismo vede una ricerca per immagini dell’essenza delle cose e delle forme visibili come evocazione del reale trasfigurato attraverso la forza del sentimento, ma in cui razionalità e trasporto emotivo trovano il giusto equilibrio e un’intrinseca armonia. Masini ha esposto al Museo d’Arte Moderna e al Museo di Montmartre di Parigi, al Museo di Vevey, alla Fondazione Cini di Venezia e alla Galleria d’Arte Moderna di Dakar. Dopo aver vissuto diversi anni nella capitale francese, dove conobbe anche il filosofo pacifista Bertrand Russell, è stato per un lustro coordinatore artistico della Biennale Internazionale dell’Affresco di Dozza e, in seguito alla visita nel borgo medievale del muralista messicano David Alfaro Siqueiros, decise di trasferirsi per un lungo periodo in America Latina dedicandosi alla pittura di murales.

A Rio frequentò il pittore Toni Fertonani, mentre a Buenos Aires lo scrittore Jorge Luis Borges e il poeta Manrique Zago. Negli anni Novanta, invece, assieme al senatore e traduttore Mario Roffi, organizzò i “Rallyes de la Culture” tra Parigi, Ferrara e Dakar. A Parigi nel 1969 sulla scorta degli scambi con René Huyghe, curatore del dipartimento di pittura del Museo del Louvre, frutto di una convergenza di idee tra Gerardo Masini, Georges Lucchesi, il poeta Giuseppe Ungaretti, il pittore Virgilio Guidi nasce l’Essenzialismo.

Essenzialismo come evocazione del reale, che risulta però trasfigurato e sublimato dal pensiero nello spirito, massimo strumento di conoscenza dell’uomo. Accompagna il progetto espositivo la pubblicazione “Gerardo Masini I”, con testi di Eva Beccati e Davide Sarchioni (Tipografia Ceccarelli Editrice, Acquapendente, Viterbo, 2017). Nel corso degli anni lo spazio espositivo dell’associazione culturale Il Frantoio – annesso all’omonimo ristorante di Capalbio, che nel 2017 celebra il ventennale -, ha visto il susseguirsi di progetti realizzati con importanti artisti italiani. All’interno dell’antico frantoio si trovano, inoltre, una libreria e una piccola boutique. La mostra è prodotta da La Vigna sul Mare. L’azienda vinicola capalbiese creata da Massimo Masini e votata alla produzione di vini pregiati, supporta progetti d’arte.

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Informazioni utili

Gerardo Masini

A cura di Davide Sarchioni

Il Frantoio Capalbio (Grossetto)

dal 26 agosto al 2 ottobre 2017 Piazza della Provvidenza 10

Orario galleria: 19.00 – 23.00 o su appuntamento; chiuso il martedì Info: info@lavignasulmare.it / mc.monaci@gmail.com / +39 335 7504436 www.frantoiocapalbio.com / www.gerardomasini.it

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