La patria della mitologia si tinge di rosso. L’artista italiana Allegra Betti van der Noot e l’artista ceca Ale Svatek hanno realizzato un intervento pittorico di arte pubblica a quattro mani, in occasione del festival culturale “The Yellow Days”, tenutosi dal 31 agosto al 3 settembre 2017 nell’isola greca di Leros.
Il festival, alla sua prima edizione, ha lo scopo di dare un palco a temi come la migrazione e i rifugiati, attraverso workshop incentrati su educazione, arte, musica e cibo. Ed è proprio nel cuore della manifestazione le due artiste hanno lavorato insieme all’opera “I didn’t know then”. L’idea da cui sono partite è l’esigenza di creare uno spazio condiviso, un luogo capace di raccontare le migrazioni come un’occasione unica d’incontri, speranze e spirito di arricchimento reciproco.
Nell’intervento pittorico convivono linguaggi e immaginari di entrambe le artiste. Allegra ha dipinto sul pavimento una sorta di tappeto di linee formato dalle trame di un vortice. Le linee rimandano agli esodi tormentati dei migranti. Ale Svatek, sul lungo muro che circonda l’area, ha raffigurato una serie di sedie vuote, rimandando a uno spazio che rafforza il senso d’incontro tra destini diversi.
Convivono nell’opera pubblica momenti di luce, di buio, di sangue – bianco, nero, grigio, rosso – colori che richiamano quelli della terra. L’opera nel suo insieme rimanda a un senso di familiarità, di casa, facendo riflettere sul senso più profondo e umano del termine accoglienza.
Per Allegra si tratta della tappa conclusiva del suo progetto itinerante “Retinal Roaming”, che l’ha vista impegnata in sei interventi outdoor in tutta la Grecia. Il tema portante di questo lavoro è stato il nomadismo, per Allegra solo tramite l’incontro con l’Altro nasce e si sviluppa il processo creativo.
Informazioni utili
I DIDN’T KNOW THEN
Allegra Betti Van Der Noot
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Ale Svatek:
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