Splendore a Shanghai, il nuovo romanzo di Gianfranco Manfredi: un canto d’amore per la musica, il cinema e la vitalità di un mondo perduto.
È uscito edito da Skira il nuovo romanzo di Gianfranco Manfredi: Splendore a Shanghai.
Fine anni ’20, il protagonista, che tutti chiamano Doremì, è un giovane pianista orfano, suona il piano durante le proiezioni dei film nel cinema della sua città natale, Senigallia (città natale anche di Manfredi). Un giorno proprio durante una proiezione fa due incontri che gli cambieranno la vita. Uno, sul grande schermo, con Anna May Wong, attrice della bellezza asiatica che mai aveva sognato potesse esistere. L’altro, nella realtà, con un misterioso conte che lo assolderà per suonare con lui. Inizia così per Doremì un incredibile viaggio verso l’estremo oriente, destinazione Shanghai.
Splendore a Shanghai è un libro dal ritmo frenetico, musicale e cinematografico al contempo. Costruisce attorno a un protagonista dal fascino sfuggente un grande racconto corale in cui la stessa città di Shanghai è un personaggio attivo, determinante – a volte un’alleata e a volte una nemica, mutevole e imprevedibile. Un romanzo che si rivela una scatola cinese di citazioni in cui personaggi realmente esistiti si mescolano sapientemente alle avventure dei personaggio usciti dalla penna di Gianfranco Manfredi.
Accanto al giovane Doremì, al misterioso Conte Paolini e alla bella e gelida Olga vediamo infatti sfilare e prendere (nuova) vita Valaida Snow (la versione femminile di Louis Amstrong), Mei Lanfang (attore famoso come la più bella donna della Cina), Yoshiko Kawashima (l’ultima principessa di Manciuria – soldato e spia giapponese) e sì, anche il primo amore cinematografico di Doremì: Anna May Wong.
Questa bizzarra compagine di persone va a creare una corpus di caratteri vitali e irresistibili, ognuno di loro rappresenta i diversi aspetti di quel mondo incredibilmente contraddittorio, in continuo fermento e in velocissima trasformazione che è stata Shanghai in quegli anni: una vera e propria metropoli sospesa tra passato e futuro.
Splendore a Shanghai è un romanzo affascinante, intriso di una serena malinconia, che descrive un mondo perduto, al suo tramonto in cui i protagonisti si muovono come prigionieri e come padroni. Ha il pregio di mettere a fuoco in maniera estremamente lucida le complessità e contraddizioni di quegli anni. A cavaliere tra i ’20 e i ’30 Shanghai sembra accentrare in se stessa tutte mode e le dinamiche di quel mondo in fase di profonda trasformazione. Assorbe le mode occidentali in un frenetico susseguirsi di novità e difende in maniera stoica le tradizioni locali.