La Galleria d’Arte Moderna di Torino dona un nuovo allestimento alle opere della Pop Art italiana presenti nelle proprie collezioni e presenta Vero Amore, a cura di Riccardo Pasoni, fino al 26 febbraio 2018. Un percorso -il cui titolo riprende quello di una tela del 1962 di Mario Schifano- composto da circa sessanta opere tra dipinti, sculture e video il cui scopo è quello di riflettere sulla vicenda della Pop Art e sui suoi risvolti nel territorio italiano.
Nata tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta in Inghilterra per poi esplodere ed avere i suoi massimi rappresentanti negli Stati Uniti, la Popular Art nasce come reazione degli artisti -in particolare pittori- alla neonata società dei consumi, basata su un vero e proprio bombardamento visivo tramite la pubblicità.
Lasciate alle spalle le correnti dell’informale e dell’espressionismo astratto, questi artisti si focalizzano sugli oggetti, i miti e i linguaggi della società consumistica e li inseriscono nelle loro opere, dissacrandoli e decontestualizzandoli, sulla scia dell’azione Dadaista.
Anche in Italia si sviluppano correnti parallele e la ricerca critica degli ultimi anni ha collegato l’esplosione del fenomeno della Pop Art sul suolo italiano alla Biennale di Venezia del 1964 e dall’altra ha studiato la provenienza degli artisti, evidenziandone similitudini e differenze rispetto a quelli internazionali.
Vero Amore offre una panoramica sulle varie declinazioni che l’arte pop ha avuto in Italia spaziando tra artisti come Franco Angeli, Mario Ceroli, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Sergio Lombardo, Fabio Mauri, Pino Pascali, Salvatore Scarpitta e Mario Schifano. Importante anche la presenza di artisti Piemontesi come Antonio Carena, Piero Gilardi, Aldo Mondino, Ugo Nespolo e Michelangelo Pistoletto.
Importante anche la presenza delle ricerche collaterali e pioneristiche di Mimmo Rotella e di Enrico Baj, artisti non dichiaratamente Pop ma contestualizzabili nello stesso spirito e ricerca con i loro lavori.
In occasione della presentazione del nuovo percorso espositivo verrà esposta per la prima volta l’opera Simboli del Concilio (1965) di Ezio Gribaudo (Torino, 1929) –inserita nel periodo Pop dell’artista- che il torinese ha donato alla GAM quest’anno su proposta del Direttore Carolyn Christov-Bakargiev.
Informazioni utili
VERO AMORE
GAM-GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Fino al 26 febbraio 2018
Torino, Via Magenta 31
Orari
Da Martedì a Domenica: 10.00 – 18.00
Lunedì chiuso
La biglietteria chiude un’ora prima