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Da Pistoletto a Paolini: ‘Arte Povera’ protagonista da Sotheby’s nel 50° anniversario

Sotheby’s Milano Michelangelo Pistoletto IL FOTOGRAFO SIGNED, TITLED, INSCRIBED AND DATED 1975 ON THE REVERSE, SILKSCREEN ON STAINLESS STEEL THIS WORK IS ACCOMPANIED BY A PHOTO-CERTIFICATE SIGNED BY THE ARTIST Estimate 280,000 — 350,000 EUR
Alighiero Boetti
Alighiero Boetti
1940 – 1994
LO PSICONAUTA
SIGNED, TITLED, DEDICATED AND DATED 1982 ON THE REVERSE, BLUE BALLPOINT PEN ON PAPER LAID ON CANVAS, TWO ELEMENTS
firmato, intitolato, dedicato e datato 1982 sul retro
biro blu su cartoncino applicato su tela, 2 elementi
cm 98×140 (misure totali)

Per il 50° anniversario dell’ Arte Povera,  Sotheby’s Milano presenta un gruppo di opere storiche. L’asta è in programma per il 29 e il 30 novembre e offre oltre 110 lotti. L’esposizione della opere inizia domani, sabato 25 novembre, nelle sale di Palazzo Serbelloni e prosegue fino a mercoledì 29.

Per la copertina del catalogo si è scelto così un quadro specchiante del 1975, realizzato con tecnica serigrafica su acciaio inox lucidato a specchio, di Michelangelo Pistoletto Il Fotografo (cm 120×70) che stima  €280.000-350.000.  Questa è una particolare tecnica serigrafica, messa a punto da Pistoletto tra il 1971 e il 1973. L’artista la utilizza a partire da queste date per trasferire sulla lastra d’acciaio riflettente le immagini “fisse” che, insieme a quelle riflesse, interagiscono nei suoi quadri specchianti. L’opera in asta reca al verso un’iscrizione manoscritta dall’artista, in cui si evidenzia che il “vero fotografo” a cui Pistoletto fa riferimento è Paolo Mussat Sartor (1947-) celebre fotografo torinese, noto sia per la sua personale ricerca artistica, sia per la sua collaborazione con gli artisti dell’Arte Povera. La collaborazione di Mussat Sartor con Pistoletto inizia verso la fine degli anni Sessanta e riguarda non solo la documentazione fotografica delle mostre e delle performance, ma anche, e soprattutto, la realizzazione delle fotografie che Pistoletto utilizza per i suoi quadri specchianti anche se questo quadro specchiante non va tuttavia inteso come il “ritratto” di Mussat Sartor.

Michelangelo Pistoletto IL FOTOGRAFO SIGNED, TITLED, INSCRIBED AND DATED 1975 ON THE REVERSE, SILKSCREEN ON STAINLESS STEEL  THIS WORK IS ACCOMPANIED BY A PHOTO-CERTIFICATE SIGNED BY THE ARTIST Estimate   280,000 — 350,000  EUR
Michelangelo Pistoletto
IL FOTOGRAFO
SIGNED, TITLED, INSCRIBED AND DATED 1975 ON THE REVERSE, SILKSCREEN ON STAINLESS STEEL THIS WORK IS ACCOMPANIED BY A PHOTO-CERTIFICATE SIGNED BY THE ARTIST
Estimate 280,000 — 350,000 EUR

Infatti, a partire dai primi quadri specchianti del 1962, Pistoletto utilizza come soggetti, familiari, conoscenti, amici e artisti che frequentano il suo studio. I loro nomi non sono quasi mai indicati nei titoli delle opere, nei quali si fa invece riferimento, come nel nostro caso a Il Fotografo, oppure ad esempio, nel caso di un “Uomo appoggiato” (1966), oppure di un “Uomo che guarda un negativo” (1967), anche se i nomi delle persone fotografate sono noti, come appunto, Mussat Sartor, il gallerista Gian Enzo Sperone e Alighiero Boetti.

Dopo il record londinese di ottobre registrato per un arazzo di Alighiero Boetti (Addizione, 1982) venduto per oltre 2 milioni e mezzo di euro, ora saranno in vendita a Milano tra la Evening e la day sale ben 14 sue opere,  alcune di queste iconiche come “Alternando da uno a cento e viceversa” del 1977-78 arazzo che si colloca al centro del periodo di grande sperimentazione di Boetti (est €400.00-600.000) e “Senza titolo”, grande arazzo del 1988, stimato €250,000-350,000.

Alighiero Boetti
Alighiero Boetti
1940 – 1994
ALTERNANDO DA UNO A CENTO E VICEVERSA
EMBROIDERED TAPESTRY, EXECUTED IN 1977-78
arazzo
cm 126×126
Eseguito nel 1977-78
Alighiero Boetti
Alighiero Boetti
1940 – 1994
SENZA TITOLO
SIGNED AND DATED PESHAWAR 1988 ON THE OVERLAP, EMBROIDERY ON CANVAS THIS WORK IS REGISTERED IN THE ARCHIVIO ALIGHIERO BOETTI, ROME, UNDER N. 88 RL 104 AND IT IS ACCOMPANIED BY A PHOTO-CERTIFICATE ISSUED BY ARCHIVIO ALIGHIERO BOETTI, ROME
firmato e datato Peshawar 1988 sul risvolto
ricamo su tela
cm 118×115
 Giulio Paolini Sotheby's Milano Arte Povera

Giulio Paolini
GENESI (II 1-9)
PENCIL ON PRIMED CANVAS, ON REVERSED CANVAS AND ON WALL. EXECUTED IN 1998
Estimate 80,000 — 100,000 EUR

A dieci anni dalla scomparsa di Salvatore Scarpitta, sono incluse in catalogo due opere storiche: “Goal Tender”, già di collezione americana (est.€ 180.000-250.000) e “Gravity”, un’importante opera della serie bende del 1963 che oggi proviene da una collezione europea e fu già nella raccolta milanese di Beatrice Monti von Rezzori che aprì nel 1955 la galleria dell’Ariete, nevralgico punto milanese di incontri internazionali. “Gravity” ha una stima di € 450.000-600.000.

Salvatore Scarpitta
Salvatore Scarpitta
GRAVITY
SIGNED, TITLED, INSCRIBED AND DATED 1963 ON THE REVERSE, BANDAGES, OIL AND MIXED MEDIA THIS WORK IS REGISTERED IN THE ARCHIVIO SALVATORE SCARPITTA, MILAN, UNDER N. 323 A
Estimate 450,000 — 600,000 EUR

Un’altra nota caratteristica di questa prossima vendita milanese è la proposta di numerosi lavori acquistati direttamente agli artisti da collezionisti-amici, come “Il crocefisso” del 1953, un bronzo di Lucio Fontana (est.€ 150.000-250.000), la ceramica riflessata del 1965 sempre di Fontana (est.€ 120.000-180.000) , una  “Superficie bianca” del 1979-80 di Enrico Castellani (est.€ 450.000-650.000) e “La combustione plastica CP 8” del 1964 di Alberto Burri, stimata €280.000-350.000. Si ricorda il recente successo dell’artista di Città di Castello a  New York quando durante la Contemporary Art Evening Auction dell 16 novembre il suo Nero Plastica L.A., uno dei rari esemplari della serie Nero Plastica di grandi dimensioni e tra i capolavori in mostra nel 2016 al Solomon R. Guggenheim Museum, Alberto Burri: The Trauma of Painting  acquistato dal collezionista Samir Traboulsi per 10,953,500.

Alberto Burri
Alberto Burri
COMBUSTIONE PLASTICA CP 8
SIGNED, TITLED AND DATED 64 ON THE REVERSE, PLASTIC, VINAVIL AND COMBUSTION ON CELLOTEX
Estimate 280,000 — 350,000 EUR

La terracotta policroma smaltata (h cm 122) di Leoncillo del 1949  “Senza titolo (donna con bambino)” -che rappresenta la genesi di “Bombardamento Notturno” della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma-  è stimata €100.000-150.000. Mentre  “Il Vettore” del 1975 di Vincenzo Agnetti  (opera eseguita in due esemplari), quota €200.000 -250.000. Un Achrome, fibra artificiale del 1961-62, di Piero Manzoni stima €250.000-350.000.

Il top price dell’asta è come spesso accade per Lucio Fontana, un tre tagli giallo del 1962 (est. € 500.000-700.000),  un piccolo due tagli rosso del 1960 (est. €200.000-300.000) e un Concetto Spaziale del 1954 che l’artista chiamò affettuosamente “Panettone” che stima €280.000-350.000.

Lucio Fontana
Lucio Fontana
CONCETTO SPAZIALE, ATTESE
SIGNED, TITLED, INSCRIBED 1+1-47/32 ON THE REVERSE, WATERPAINT ON CANVAS. EXECUTED IN 1962
Estimate 500,000 — 700,000 EUR

Tra le sculture, per brevità, segnaliamo “Una storia d’amore” già esposta a Parma alla Pilotta nel 1976, ottone di Fausto Melotti, stimato €100.000-150.000 e “L’ora”, acciaio inox del 1971 dello stesso scultore, valutato €130.000-180.000. Proviene già dalla celebre collezione milanese di Emilio e Maria Jesi , “Paesaggio” del 1940 di Giorgio Morandi (est. € 280.000-350.000) dalla ricca vicenda espositiva. Ancora figurativa la tela del 1914 di Alberto Magnelli “Natura morta allo scaldino nero” valutata €100.000-150.000.


Da Pistoletto a Paolini: 50 anni di Arte Povera

 

Arte Moderna e Contemporanea

MILANO

  • SESSIONE 1: 29 NOV 2017 | 19:00  | LOTTI 1 – 48
  • SESSIONE 2: 30 NOV 2017 | 15:00  | LOTTI 101 – 165


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