Wannenes registra i risultati delle vendite di Importanti Gioielli del 28 novembre e dei Dipinti Antichi e del XIX secolo del 29 novembre, che hanno totalizzato complessivamente 2.687.079 euro.
La vendita di gioielli e orologi ha raggiunto 1.143.134 euro con una percentuale di venduto per lotto del 57.1% e per valore del 93.9%: top lot una demi parure composta da collana e bracciale in oro, smeraldi e diamanti a taglio brillante e baguette, battuta a 68.200 euro (lotto 360).
Un paio di orecchini in oro e diamanti sono stati aggiudicati a 55.800 euro (lotto 419) mentre una collana in platino in diamanti firmata Chaumet del 1950 circa è stata esitata a 47.120 euro (lotto 425).
Da segnalare inoltre un anello in oro e diamanti taglio vecchio di cts 8.58 (lotto 362) e una collana con anello in oro, calcedonio e corallo firmati Van Cleef & Arpels anni ‘70 (lotto 376) aggiudicati entrambi a 39.680 euro.
Tra gli altri risultati interessanti: un anello in platino e perla naturale affiancata da due diamanti taglio baguette battuto a 29.760 euro (lotto 386), una spilla “Ballerina” in oro e diamanti di Van Cleef & Arpels anni ’70 venduta a 27.280 euro (lotto 369), una spilla in oro, smeraldi e diamanti del 1870 circa a 22.320 euro (lotto 212) e infine un anello in platino e diamanti Bulgari aggiudicato a 18.600 euro (lotto 416).
Tra gli orologi, importante il risultato di un Rolex Chrono da polso in acciaio, ref. 4048 del 1940 circa, cassa Oyster in acciaio, n. 206277 e firmato Rolex Oyster Chronographe Antimagnetique, aggiudicato a 24.800 euro (lotto 427).
Benedetta Romanini e Teresa Scarlata così commentano l’esito della serata: “Il mercato è estremamente attivo e ricettivo sulle grandi firme dell’alta gioielleria, sui diamanti e le perle naturali di buona qualità. Pezzi di grande impatto come la collana ed anello in oro, calcedonio e corallo firmati Van Cleef & Arpels degli anni ’70, l’anello in platino e perla naturale e il Rolex Chrono in acciaio anni ’40 attraggono un pubblico internazionale (egualmente diviso tra Europa, Stati Uniti, Russia, Cina, India) esigente e preparato che coglie la qualità della fattura”.
Molto soddisfacenti anche i risultati del catalogo del 29 novembre, dedicato alle tre tornate di dipinti antichi e del XIX secolo, che ha spuntato un aggiudicato complessivo di 1.543.945,20 con una percentuale di venduto per lotto del 74% e per valore del 109.1%.
Le prime due sessioni, dedicate ai dipinti antichi, hanno avuto una percentuale di venduto per lotto del 79% e del 130% per valore.
Due tavole raffiguranti L’Orazione nell’orto (lotto 928) e la Salita al Golgota (lotto 929), di un pittore del XV-XVI secolo da identificare a Bartolomé de Cárdenas (Cordova, 1440 – Barcellona, 1498), meglio conosciuto come Bartolomeo Bermejo, sono state vendute come lotto singolo a 148.800 euro, mentre un Trittico con la Crocefissione e Santi (commissionato ad Aimo e Balzarino Volpi nel 1504 da Bartolomeo de Ferretis di Montemagno ed originariamente destinato alla chiesa di Santa Maria degli Angeli a Casale Monferrato; lotto 748) è stato battuto a 124.000 euro.
Una Adorazione del Magi di Simone Barabino, uno dei protagonisti del Seicento, è stata aggiudicata a 32.240 euro (lotto 805). Una Natura morta di pesci e frutti di mare di Giuseppe Recco, databile alla fine del quinto decennio del ‘600 (lotto 754), ha ottenuto 27.280 euro, mentre una Maddalena penitente di Giovanni Baglione (lotto 752), databile alla fine del secondo decennio del Seicento, molto interessante per l’essenzialità dell’impianto compositivo e del registro cromatico, è stata invece battuta a 24.800 euro.
Antonio Gesino, responsabile del dipartimento, sottolinea che: “Questa vendita dimostra come esistano scuole ed artisti italiani di grande interesse che aspettano di essere rivalutati da un mercato che dovrà quanto prima confrontarsi con i valori che hanno governato lo studio e la conoscenza della storia dell’arte. Sono esiti rassicuranti, perché dimostrano che la qualità non è solo nel capolavoro assoluto e museale, ma anche e soprattutto nei percorsi di artisti che nulla hanno da invidiare per creatività ai maestri più celebrati”.
Nella sezione dedicata ai dipinti del XIX secolo è spiccato l’appassionato naturalismo del fiorentino Niccolò Cannicci, la cui tela Nei campi (lotto 957) è stata aggiudicata a 39.680 euro, mentre il tramonto della Città Eterna dei Cardinali sulla terrazza del Pincio di Hermann Corrodi ha trovato un compratore a 17.360 euro (lotto 976), cifra interessante per una tela dove viene esaltata la fantasia e il colore in una composizione prospettica che pare anticipare quelle inquadrature a campo lungo tanto amate dal cinema hollywoodiano.