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Mangasia: Wonderlands of Asian Comics, il fumetto asiatico per comprendere il mondo

Star Punch Girl © Sphinx Scribble-min Star Punch Girl © Sphinx Scribble-min
Star Punch Girl © Sphinx Scribble-min
Star Punch Girl © Sphinx Scribble-min

“Mangasia è per metà Manga, fumetti del Giappone, e per l’altra metà fumetti di altre parti dell’Asia”

Così Paul Gravett ci presenta Mangasia: Wonderlands of Asian Comics primo progetto espositivo, iniziato nel 2014 e destinato a girare per il mondo nei prossimi 5 anni, a porsi come obiettivo quello di presentare una vasta e importante selezione di tavole originali e volumi di fumetti asiatici, molti dei quali esposti di rado persino nei paesi d’origine. Protagonista assoluto della mostra è infatti il fumetto narrativo prodotto in Asia Orientale, sud-orientale e meridionale che diventa espressione delle diverse culture storiche, politiche, spirituali ed artistiche e del modo in cui vengono declinate.

Allestimento (Foto Paolo Darra)
Allestimento (Foto Paolo Darra)

Il punto di inizio di questo viaggio nella cultura comics asiatica è proprio il manga, letteralmente “immagini derisorie”, identificatocome il genere di fumetto asiatico per eccellenza. Nato in Giappone, il termine è di origine cinese e venne riutilizzato nel 1814 da Hokusai per indicare i suoi schizzi vivaci in cui abbinava una serie di testi scritti alle proprie xilografie. Una storia lunga due secoli che nel continente asiatico, come in quello europeo, ha portato autori e lettori a rinnovarsi costantemente nel modo di leggere e scrivere queste “storie illustrate”.

Il manga infatti, ha avuto un indiscutibile effetto sullo sviluppo del fumetto in gran parte dell’Asia che ha portato alla nascita del “lianhuanhua” cinese agli inizi del Novecento, del manhwa coreano o, ancora, del komiks filippino sviluppatosi tra gli anni cinquanta e sessanta. Seppur diversi nelle modalità di realizzazione, ciò che accumuna questi diversi generi è sicuramente il loro carattere seriale ovvero la pubblicazione delle storie ad episodi in un’ampia varietà di antologie, ciascuna rivolta ad una fascia di età e ad un pubblico specifico.

The Mythology Class by Arnold Arre(Filippine 1999)
The Mythology Class by Arnold Arre(Filippine 1999)

Il fumetto asiatico diventa quindi uno strumento universale per comprendere il mondo: prima fonte di conoscenza delle figure chiave dell’induismo e del buddismo, ha avuto un ruolo fondamentale nel tramandare le favole ed i racconti popolari del loro paese. Ma non si tratta solo di questo: i miti ed i mostri che li popolano diventano un pretesto per parlare dei problemi che affliggono la società, come nel caso degli yōkai, strane creature imprevedibili che fanno parte della tradizione dei kami giapponesi, spesso usati per mettere in luce questioni legate alle radiazioni atomiche o all’inquinamento dei mari.

Mangasia quindi non rappresenta solo un percorso espositivo nel mondo del fumetto ma un vero e proprio continente creativo a cui collaborano artisti ed opere provenienti da Giappone, Corea del Nord e Corea del Sud, India, Cina, Taiwan, Hong Kong, Indonesia, Malesia, Filippine e Singapore, e da culture del fumetto emergenti come Bhutan, Cambogia, Timor Est, Mongolia e Vietnam.

Leiji Family © Leiji Matsumoto-min
Leiji Family © Leiji Matsumoto-min
Allestimento (Foto Paolo Darra)
Allestimento (Foto Paolo Darra)

La sua stessa articolazione in sei percorsi tematici, esprime la volontà del curatore Paul Gravett di volerci guidare in un vero e proprio universo parallelo, in cui la finzione diventa specchio di una realtà a tratti troppo difficile da comprendere. Questo rapporto ambiguo tra realtà e finzione diventa particolarmente esplicito nell’ultima sezione della mostra dedicata ai manga multimediali dove è presente un’installazione realizzata da Shōji Kawamori, mecha designer di successo celebre per il suo lavoro in Macross e per il cane robot AIBO della Sony, commissionata appositamente dal Barbican Centre che consentirà ai visitatori di pilotare un gigantesco mecha utilizzando la tecnologia del body tracking.

Hokusai-HouseOfBrokenPlates from GhostTales
Hokusai-House Of Broken Plates from Ghost Tales
Allestimento (Foto Paolo Darra)
Allestimento (Foto Paolo Darra)

Informazioni utili

Mangasia: Wonderlands of Asian Comics

https://www.palazzoesposizioni.it/mostra/mangasia-wonderlands-of-asian-comics

https://www.barbican.org.uk/hire/exhibition-hire-bie/mangasia

A cura di Paul Gravett

Mostra creata da The Barbican Centre

Dal 7.10.17 al 21.1.18

Palazzo delle Esposizioni

Roma, Via Nazionale 194

Domenica, martedì, mercoledì e giovedì dalle 10:00 alle 20:00

Venerdì e sabato dalle 10:00 alle 22:30 – lunedì chiuso

L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura

Intero € 12,50

Ridotto € 10,00

Ragazzi dai 7 ai 18 anni € 6,00

Bambini fino a 6 anni gratuito

Biglietto open € 15,00

BIGLIETTO INTEGRATO Mangasia: Wonderlands of Asian Comics + Digitalife 2017

Intero € 18,00

Ridotto € 15,00

Ragazzi dai 7 ai 18 anni € 9,50

Biglietto open €21,00

mostra mangasia
mostra mangasia

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