RUGGINE. Questo il titolo della mostra fotografica di Paolo Gotti inaugurata lo scorso 15 dicembre a Bologna -in via Santo Stefano 91- e aperta fino al 6 febbraio 2018.
Il nuovo progetto dell’artista bolognese, formatosi come architetto, si incentra su un tema particolare: lo scorrere del tempo.
>> Memorie, separazioni, assenze, rinunce, sogni infranti. Le sue emozionali fotografie raccontano quarant’anni di professione, spesi a viaggiare intorno al mondo e ad immortalare più di settanta paesi nei cinque continenti con la propria macchina analogica.
Uno sguardo malinconico, ma contemporaneamente molto intenso e sensibile, quello di Gotti, che ha cominciato dall’Africa, nel 1974, ad inquadrare persone, paesaggi e situazioni, per creare il proprio “atlante visivo”.
>> Immagini di una vecchia miniera di sale ai confini della Colombia e di una carriola arrugginita abbandonata in un Brasile non lontano dall’Oceano Atlantico. La carcassa di un’automobile nel deserto del Sahara, una finestra rotta di una vecchia fabbrica da qualche parte in Lettonia, un’abitazione corrosa dalla salsedine sul lungomare di Baracoa a Cuba, un relitto di ferro divorato dalla ruggine sugli scogli del Mediterraneo.
Alle due estremità di questo spettro cromatico dell’abbandono, le due facce della stessa medaglia: un carrarmato rimasto solo nel deserto dello Yemen, l’immagine di ciò che resta della guerra, e i resti della nave da crociera “Tropical Dreams” naufragata su una spiaggia delle Filippine, la rappresentazione di ciò che resta dei sogni.
Tutte le immagini della mostra sono accompagnate da brevi racconti della scrittrice e giornalista Natascia Ronchetti.
Informazioni utili
RUGGINE
Una mostra fotografica di Paolo Gotti
16 dicembre 2017 – 6 febbraio 2018
orari: da martedì a domenica, 10-13; 16-19
Via Santo Stefano 91/a, Bologna